Fotografia documentaria,
a Lacedonia Contest
nel segno di Frank Cancian

A Lacedonia seconda edizione del Contest internazionale di fotografia documentaria “1801 passaggi” dedicato all’americano Frank Carcian. Scadranno il prossimo 30 settembre a mezzanotte i termini per partecipare al concorso di fotografia documentaria “1801 passaggi”, quest’anno dedicato al tema “Un paese italiano, 2018”. Ispirato ai 1801 scatti realizzati nel 1957 a Lacedonia, in Alta Irpinia, dallo statunitense Frank Cancian, il Contest scadrà tra due settimane. L’iniziativa è stata promossa e realizzata dal MAVI, il Museo Antropologico Visivo Irpino e da LaPilart Aps. Il tema del concorso di quest’anno è “Un paese italiano, 2018”. «Il Contest è legato a uno straordinario fondo artistico del fotografo statunitense Frank Cancian (il sito del fotografo Frank Carcian) custodito proprio nel MAVI a Lacedonia, località dove è stato scoperto.

Sono stati resa nota la composizione della giuria. Si tratta di:

• Luciano Blasco: antropologo, fotografo, documentarista, scrittore; è direttore del Museo etnografico di Morigerati (Sa) e coordinatore della Rete dei musei demo-etno-antropologici del Cilento e della Campania;
• Mario Boccia: fotografo e giornalista indipendente, specializzato in reportage sociali e di attualità realizzati negli scenari di guerra o di alta tensione sociale in tutto il mondo; pubblica i propri lavori su testate giornalistiche italiane ed europee;
• Vincenzo Esposito: antropologo culturale, professore associato dell’Università di Salerno; è docente in numerosi corsi universitari, membro del Consiglio direttivo dell’Associazione Italiana per le scienze demo-etno-antropologiche e autore, tra le altre, di pubblicazioni scientifiche in tema di antropologia visuale;
• Lina Pallotta: fotografa, docente di fotografia e curatrice di mostre; come autrice sviluppa progetti con approccio personale sulla quotidianità in situazioni marginali, le donne e l’identità di genere e pubblica per riviste nazionali e internazionali.
Ogni anno, una serie di 20 foto di Frank Cancian scelte fra le 1801 scattate a Lacedonia nel 1957 costituisce la base del concorso, nel quale gli autori vengono chiamati a presentare proprie opere che propongano una libera reinterpretazione attualizzata delle immagini di Cancian selezionate. Dopo lo svolgimento del concorso, la mostra fotografica collettiva, allestita nel museo MAVI e poi in altre sedi,

I venti migliori scatti selezionati dalla giuria del concorso e le foto di Cancian scelte come base del concorso stesso saranno esposte a novembre, nell’ambito della mostra annuale, che viene inaugurata nell’ambito dell’evento “1801 passaggi”. Per il 2018 l’evento si terrà a Lacedonia dall’1 al 3 novembre. Il 3 novembre la giuria premierà le 3 fotografie vincitrici.

Per scaricare il bando di concorso e la scheda di partecipazione basta connettersi al sito del museo (MUSEO MAVI | INFO)

LE 1801 FOTOGRAFIE DI FRANK CANCIAN

Sono 1801 gli scatti realizzati a Lacedonia nel 1957, in circa 7 mesi, dal fotografo statunitense Frank Cancian quando, a 22 anni, grazie a una borsa di studio soggiornò nel borgo rurale irpino “per capire come le persone vivevano e per fotografarne la quotidianità”. Il lavoro fotografico del giovane Cancian – reso possibile dalla partecipazione alla vita quotidiana della comunità lacedoniese e caratterizzato da una sensibilità etnografica che, negli anni successivi, sarebbe stata alla base della sua scelta di dedicarsi alla ricerca e all’insegnamento dell’antropologia – esplora tutti gli ambiti di vita di una comunità rurale colta nel cruciale momento di passaggio nei tardi anni ‘50 del secolo scorso, allorché l’industrializzazione del paese, l’espansione dei consumi e l’abbandono delle campagne erano ormai avviati.
Questo patrimonio è stato riportato alla luce recentemente, dopo che Cancian – nel frattempo divenuto professore di Antropologia all’Università di Irvine, California – è andato in pensione ed ha cominciato a pubblicare sul web l’archivio fotografico personale. Le foto realizzate a Lacedonia restano ad oggi ancora sostanzialmente ignote anche alla letteratura specialistica, ma meritano di essere considerate come parte della grande eredità lasciata dagli autori di immagini fisse e in movimento che hanno raccontato il Sud italiano nel secondo dopoguerra: dai fotoreporter della Magnum, ai fotografi italiani che hanno lavorato sul campo con Ernesto De Martino, ai cosiddetti documentaristi “demartiniani”.

IL PROGETTO “1801 PASSAGGI”

Il progetto “1801 passaggi” affianca la creazione di un archivio delle foto lacedoniesi di Frank Cancian a un concorso-mostra. Esso intende realizzare un percorso/confronto tra passato e futuro che, proiettato negli anni a venire, si propone, coniugando lo sguardo etnografico con la fotografia e indagando l’evoluzione dell’essere umano, un duplice obiettivo: da una parte, divulgare il lavoro fotografico di Cancian come documento storico-etnografico relativo al passato di una comunità e, più in generale, delle forme di vita dei borghi rurali del Meridione italiano; al tempo stesso, mediante il concorso il MAVI acquisisce nuove immagini fotografiche, selezionate utilizzando le fotografie di Cancian come chiave di lettura di piccole realtà sociali nelle loro trasformazioni contemporanee, e per questa via accumula una testimonianza dinamica dei cambiamenti della persona e della società, e dell’evoluzione dello sguardo fotografico su di esse.

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