Vetrina delle sorgenti, ecco la stazione di Cassano

Il sindaco Salvatore Vecchia presenta il 'treno delle sorgenti' nell'ambito del workshop previsto per sabato 15 settembre alla presenza di Fulvio Bonavitacola, Rosetta D'Amelio, il pool internazionale degli architetti e gli studenti universitari della Federico II di Napoli

Architettura, sorgenti, borghi e treno storico: ecco il paradigma che definisce la cifra della Strategia Nazionale per le Aree interne declinata sull’Alta Irpinia. Lo conferma il sindaco Salvatore Vecchia che annuncia l’arrivo del “treno delle sorgenti” a Cassano Irpino. Una manifestazione che ha catturato l’attenzione del gruppo di lavoro degli studenti universitari impegnati nel Master Arint interessati alla Ri-costruzione dei piccoli paesi, e anche del numero due della giunta regionale della Campania, Fulvio Bonavitacola, che ha confermato la sua presenza al fianco della presidente del consiglio regionale Rosetta D’Amelio.

Cassano Irpino

Sabato 15 settembre, il piccolo borgo accende i riflettori sulle sorgenti e sul centro storico interamente riqualificato e valorizzato dai lavori di recupero, per rinnovare la sua proverbiale accoglienza e spalancare le porte a circa 150 ‘turisti’, fra passeggeri, studenti, istituzioni e curiosi di ogni genere.

L’idea di calendarizzare un viaggio del treno storico per la visita alle sorgenti e alla cassaforte idrica dell’Italia meridionale è stata suggerita al sindaco in occasione dell’ultimo incontro del coordinamento dei sindaci a Lioni per pianificare gli interventi di recupero delle stazioni ferroviarie dismesse che insistono lungo il tracciato ferrato. Detto, fatto.

Sarà l’occasione dunque, per portare all’attenzione dei vertici regionali alcuni nodi dirimenti che sono stati affrontati dagli amministratori sulle stazioni, ma anche sulla ciclovia; senza escludere un pronunciamento sulla politica di gestione idrica complessiva.

La stazione di Calitri

Sulle stazioni, la stessa presidente del Consiglio regionale aveva annunciato a Cairano la definizione da parte degli uffici competenti dei bandi per consentire ai Comuni, associazioni e stakeholders di recuperare finanziamenti tesi alla riqualificazione per ‘allestire vetrine enogastronomiche’ sulle tipicità.

 

Salvatore Vecchia, sindaco di Cassano Irpino

“Cassano è interessato da tempo al recupero e valorizzazione della stazione, che è stata distrutta dal sisma del 1980, e che è ubicata in prossimità del centro storico e a 200 metri dalle sorgenti” argomenta il sindaco Vecchia. “Il Comune ha dato l’incarico ad un architetto di ragionare sulla stazione, che è il punto di accesso ai borghi e alle comunità. La mia idea è che si dovrebbe definire una tematica comune a tutte le stazioni, per evitare duplicati, ma sopratutto per tratteggiare un filo conduttore del territorio nella sua interezza”. Nella rosa delle proposte insistono gli elementi naturali come l’acqua, i prodotti della terra; ma anche una specificità come quella delle castagne, o della mela.

La mappa delle stazioni e del percorso della linea storica Avellino-Rocchetta (elaborata e stampata dalla Soprintendenza dei beni culturali)

In attesa dei bandi di finanziamento licenziati dalla Regione, Vecchia pone la questione della proprietà delle stazioni, che ad oggi è in capo a Ferrovie dello Stato, e che da tempo ha offerto la cessione ad associazioni ed enti locali tramite un comodato d’uso gratuito. “Il Comune di Cassano ha presentato richiesta a Fs per ottenere la stazione già da tempo, ma non abbiamo ancora avuto risposta” sottolinea. “Ma se Ferrovie dello Stato concedesse ai comuni il comodato d’uso gratuito, i comuni non potrebbero aderire ai finanziamenti regionali perchè questa formula di cessione non è contemplata dai bandi pubblici”.

Altra questione dirimente è la realizzazione della ciclovia, che incrocia gli interessi turistici di Cassano, e che nel tratto Cassano- Caposele dovrà essere finanziata dalla Regione Campania. “La costruzione del tratto che aggancia Cassano a Caposele è un impegno della Regione. L’incontro di sabato sarà anche l’occasione per chiedere un impegno certo su questo fronte”.

Il treno Avellino- Rocchetta Sant’Antonio

La riapertura del treno storico intanto, rappresenta uno ‘strumento’ per accelerare il decollo delle politiche turistiche e il processo di coesione dei piccoli paesi che hanno aderito al perimetro dell’area pilota. Da solo però il treno non basta. “Amo ripetere le parole di Socrate: non c’è vento a favore per il marinaio che non sa dove andare” ribatte Vecchia. “Il treno è il coronamento di un processo più ampio: è ovvio che bisogna creare prima una occasione di interesse. Sostenere la vocazione agricola del territorio non significa coltivare le patate, così come sostenere quella industriale non significa accogliere l’indotto che arriva dai finanziamenti pubblici”.

Una riunione dei sindaci del progetto pilota

Il turismo, dunque, è all’anno zero. Mancano i grandi attrattori e una condotta politica e di marketing turistico che consenta di ragionare su larga scala e non come campanile. “Riqualificare la stazione di Cassano significa pianificare interventi e strategie con Montemarano, con Montella e altri, in un contesto di aggregazione più ampia” continua. “Il vero problema è lo spopolamento: negli ultimi quattro anni è cambiata molto la mia sensibilità verso questo problema perchè mi rendo conto che non ragioniamo sul crollo demografico, ma sulle partenze dei giovani che non faranno mai più ritorno” conclude.

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