E’ scontro aperto tra Vincenzo Ciampi e l’ex sindaco di Avellino, Paolo Foti

Il primo cittadino torna alla carica sulla sua pagina Facebook, chiedendo il sostegno dei fan, dopo che il suo predecessore aveva annunciato una querela per diffamazione nei suoi confronti. Dura presa di posizione del consigliere Pd, Livio Petitto.

Vincenzo Ciampi

E’ scontro aperto tra Ciampi e l’ex sindaco di Avellino, Paolo Foti. Dopo gli attacchi che l’attuale primo cittadino ha indirizzato al predecessore e alla sua giunta, dalla pagina Facebook, e l’annuncio di una querela da parte dell’interessato, la polemica continua a tenere banco sui social.

Questa mattina, il capo dell’amministrazione di Piazza del Popolo è infatti tornato alla carica con un nuovo post, dopo essere stato bacchettato da diversi consiglieri comunali di opposizione per le sue dichiarazioni, dal tono offensivo, considerate fuori luogo.

Ciampi quindi si è rivolto direttamente al popolo delle bacheche virtuali di fede grillina per chiedere sostegno: «Buongiorno amici! L’ex sindaco Foti e i suoi ex assessori minacciano querela nei miei confronti perché con il Movimento 5 Stelle ho iniziato l’operazione verità nei conti del Comune (…) Sosteneteci, noi non molliamo!»

Vengono poi spiegate quelle che sarebbero, secondo il sindaco, le motivazioni alla base dello scontro: «Conti bocciati dai revisori e mai votati dagli stessi consiglieri Pd. Per paura forse di certificare il male che è stato fatto ad Avellino? Non lo so. Mi vogliono querelare perché se trovo un potenziale buco di 17 milioni di euro non dico come gli altri “va tutto bene”? Non copro chi ha fatto i disastri. Vogliono bloccare il lavoro che con fatica stiamo facendo per la città con quattro spicci lasciati in cassa».

Ciampi ha poi nuovamente sollevato dubbi sulla trasparenza amministrativa della precedente gestione e sull’onestà dei protagonisti: «E questi soldi dove sono finiti? Sono forse spariti? Non so. Il commissario governativo, arrivato ad Avellino grazie alla revoca del vecchio bilancio operata dalla mia giunta, siamo sicuri saprà fare chiarezza».

Il post si conclude con un’ultima bordata all’indirizzo degli avversari e la chiamata in causa dei fan, secondo i dettami della più spigliata comunicazione di tendenza 3,5.0: «A questi signori, dai quali eredito questa imbarazzante situazione, auguro con tutto il cuore di ricostruirsi una reputazione politica, ma molto lontano dalla città di Avellino. Voi come li giudicate? Hanno lavorato bene per voi? Sosteneteci, noi non molliamo!».

Soltanto qualche ora prima il consigliere comunale del Pd ed ex presidente dell’assemblea cittadina, Livio Pettito, aveva espresso preoccupazione per quanto stava succedendo in Municipio e per il tenore delle dichiarazioni del sindaco, esprimendo la propria solidarietà a Foti: «Si continuano a calpestare tutte le più elementari regole democratiche con un linguaggio preoccupante e con atteggiamenti che il nostro paese si era messo alle spalle tantissimi anni fa. Un freno andava messo ed hanno fatto bene Paolo Foti e la sua giunta a sporgere querela e penso, sinceramente, che non sarà la sola».

«Avrei voluto parlare di politica – ha proseguito l’esponente dell’opposizione – e non di questioni giudiziarie, ma è del tutto evidente che in questa città una parte politica cerca continuamente di distogliere l’attenzione dai problemi della comunità con allarmismi e messaggi spot, che hanno il solo obbiettivo di riempire le pagine dei giornali e consentire a questi personaggi di crearsi inutili alibi per nascondere la loro inconsistenza politica e soprattutto amministrativa».

 

 

 

 

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