Salvagnini modello in Italia per l’Industria 4.0 che valorizza l’occupazione

INTERNET DELLE COSE E PROFESSIONISTI, ECCO LA "CIBER FABBRICA". L'azienda di Montefredane riconosciuta riferimento industriale per il suo stabilimento di Pianodardine, con l'incentivo all'innovazione tecnologica e alla formazione del personale

Industria 4.0 e occupazione, Salvagnini modello vincente in Italia

Lo stabilimento irpino della Salvagnini Industriale indicato come modello in Italia per un’industria 4.0 declinata per coniugare l’automazione dei processi produttivi alla valorizzazione dell’occupazione. Innovazione tecnologica e formazione continua caratterizzano il successo di una fabbrica leader nella movimentazione della lamiera. “Il sole 24 ore”, giornale economico vicino a Confindustria, celebra il metodo dell’azienda di Pianodardine, specializzata nelle macchine per lo stoccaggio e la movimentazione della lamiera, che dal 2011 ha scommesso su innovazione del processo produttivo e formazione dei dipendenti. L’azienda rappresenta l’esempio infatti di chi nel Mezzogiorno d’Italia e nella Campania interna – preda dell’abbandono e dello spopolamento – ha saputo rinnovarsi e rilanciare la produttività con l’innovazione. Oggi lo stabilimento irpino guidato dall’imprenditore Sergio Avallone vanta un fatturato da 20 milioni di euro e un portafoglio da 100 dipendenti circa.

Salvagnini e Industria 4.0. Le macchine sono interconnesse ed adattive, in grado di scambiare informazioni di alto livello tra loro e con l’ambiente esterno.

L’articolo de “Il Sole” testimonia come la controllata del gruppo vicentino Salvagnini sia riuscita a superare la grave crisi economica del 2011 grazie alla capacità di traguardare all’innovazione e al protocollo industriale 4.0. Un autentico miraggio per l’Irpinia che arranca. L’amministratore delegato Avallone ha preso spunto dal sistema organizzativo introdotto dalla Toyota, che ha escluso i tagli lineari ma si è concentrato sulla eliminazione degli sprechi, la riduzione dei tempi d’attesa per ottimizzare al meglio le risorse da investire, fra allocazione delle risorse, capitale umano e costi dei materiali. La filosofia del “miglioramento continuo” ha fatto sì che la formazione dei dipendenti fosse una priorità: “Competenze e modello organizzativo da adeguare al nuovo corso attraverso interventi sia sotto il profilo tecnico sia nel project management” si legge nell’articolo. La vera novità introdotta consiste anche nella partecipazione attiva di due partner dell’azienda irpina, ovvero “la Form&Atp come ente formatore e Fondimpresa, il fondo interprofessionale creato da Confidustria, Cgil, Cisl e Uil a cui le aziende possono destinare i contributi obbligatori per la formazione continua”.

Salvagnini Industriale, gli stabilimenti
Salvagnini Industriale, gli stabilimenti

Grazie a questo cambio di passo, gestito da manager provenienti da multinazionali, che hanno dirottato l’azienda verso cambiamenti determinanti, la Salvagnini irpina è passata dalla dotazione del 2011 di 6 tipologie di macchine, che ne producevano fino a 200; a quella odierna di 30 macchine che ne producono oltre 300. “Questo ha determinato un numero di configurazioni e di componenti da gestire sempre maggiore, che solo con un cambio di mentalità poteva essere affrontato” si legge ancora nel testo. “In questo intervallo di tempo il fatturato dello stabilimento di Montefredane, i cui clienti di riferimento sono la capogruppo Salvagnini Italia e l’austriaca Salvagnini Maschinenbau (che a livello di gruppo servono grandi multinazionali come Mitsubishi, Electrolux, Schindler, Otis, Rittal), è quasi raddoppiato arrivando a 22 milioni di euro nell’esercizio 2018-19 chiuso ad aprile e con esso anche i dipendenti, passati da 54 a un centinaio, con un ricambio estremamente ridotto, e selezionati grazie anche alla collaborazione con gli istituti tecnici e l’Università di Avellino”. L’ottimizzazione delle risorse, con investimenti mirati all’innovazione tecnologica e alla formazione specializzata degli operai ha consentito all’azienda di sopravvivere alla crisi e ripensare a se stessa nella nuova economia globale. Avallone ha spiegato infatti che “evolvendo la tecnologia, evolvono anche le macchine: ora le componenti elettro-meccaniche rappresentano il 50-60%. Oltre alla formazione obbligatoria, gli interventi realizzati alla Salvagnini Industriale – selezionata da Fondimpresa per il monitoraggio valutativo 2018 – sono in media di 200 ore annue e sono soprattutto focalizzate sull’evoluzione 4.0 degli impianti attraverso il ricorso ai sistemi ciber-fisici e alle tecnologie cloud, big data e internet delle cose”.

L’area industriale di Pianodardine immersa nella Valle del Sabato

La Salvagnini modello vincente in Italia è stata celebrata anche a Stoccarda in occasione del Blechexpo, dove gli stand dell’azienda hanno illustrato ai visitatori il metodo della “Social Industry” avanzato dall’azienda, capace di combinare le tecnologie digitali con i concetti di produzione, flusso di processo e Smart Manufacturing. Tutto recuperando la centralità dell’uomo, che non viene più considerato “una macchina fra le macchine”, ma l’anello determinante grazie alle sue competenze. “Sono le persone, con la loro passione e la loro professionalità, a rendere il Gruppo Salvagnini un esempio di innovazione seguito in tutto il mondo”, si legge sul sito istituzionale dell’azienda. Da ciò deriva una commistione di flessibilità tale da garantire una combinazione di processi adattivi, efficienti e automatici, interconnessi all’interno e all’esterno dall’azienda, rispettosi dell’uomo e dell’ambiente, in grado di comunicare tra loro, di eliminare i tempi morti di lavorazione, di massimizzare la produttività, e di effettuare una produzione personalizzata, minimizzando gli scarti e i consumi.


SALVAGNINI INDUSTRIALE, RIFERIMENTO NEL MONDO PER LA LAMIERA. (La presentazione aziendale) Salvagnini Industriale ha sede a Montefredane, in provincia di Avellino, è specializzata nella progettazione e costruzione dei dispositivi di manipolazione, trasferimento e stoccaggio della lamiera: dal progetto alla pianificazione, dagli acquisti alla produzione fino al collaudo e all’installazione. Più di 100 dipendenti, operanti in uno stabilimento di 21.000 mq, si occupano di mantenere costanti gli standard qualitativi per cui Salvagnini è divenuta una realtà industriale famosa in tutto il mondo, perfezionando i dispositivi automatici per la movimentazione della lamiera, installati a monte e a valle di ogni sistema. Industria 4.0 indica l’uso di sistemi ciberfisici (CPS)  e tecnologie digitali (cloud, IoT, Big Data) per migliorare le condizioni di lavoro e per aumentare la produttività e la qualità produttiva degli impianti creando collaborazione tra tutti gli attori coinvolti nel processo produttivo ovvero operatore, macchine e strumenti. Le macchine sono interconnesse ed adattive, in grado di scambiare informazioni di alto livello tra loro e con l’ambiente esterno.


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