A Gesualdo l’attesissimo Volo dell’Angelo

Si rinnova nella giornata dedicata alla festa di San Vincenzo Ferreri la sacra rappresentazione ultracentenaria nell’ultima domenica di agosto. Attesi anche per questa edizione migliaia di visitatori

Piazza della Neviera gremita a Gesualdo per il Volo dell'Angelo. Foto della Pro Loco di Gesualdo

A Gesualdo l’attesissimo Volo dell’Angelo domenica 25 agosto, come in ogni domenica d’agosto. Si rinnova nella giornata dedicata alla festa di San Vincenzo Ferreri la sacra rappresentazione ultracentenaria del volo dell’Angelo. Il rito prevede che in piazza Neviera la folla dei fedeli radunata per l’occasione assista al volo di un bambino che simboleggia l’angelo. Saldamente ancorato ad una fune d’acciaio, il bimbo per mezzo di adeguati supporti raggiunge dalla torre del Castello sospeso sul vuoto il campanile della Chiesa del Santissimo Rosario, mentre dal palco spunta un uomo travestito da diavolo. Il conflitto simbolico tra i due si risolve a favore del bene, quando il bimbo arriva al campanile. Il percorso inverso alla fine della serata conclude la antichissima rappresentazione.

IL PROGRAMMA SERALE DELLA VIGILIA E DI DOMENICA. In attesa della rievocazione, il programma civile propone stasera in piazza Umberto il concerto bandistico lirico/sinfonico “Città di Gravina in Puglia”. Domani Nello Daniele si esibirà in un concerto omaggio a Pino Daniele in serata, precedendo il finale musicale a cura del rapper partenopeo Lucariello.

Il Volo dell’Angelo. Foto della Pro Loco di Gesualdo

LA STORIA DI UN RITO ULTRASECOLARE.  Così la Pro Loco di Gesualdo ricorda per brevi cenni la storia del cosiddetto “Volo dell’Angelo di Gesualdo. “I primi solenni festeggiamenti in onore del Santo taumaturgo San Vincenzo Ferreri vengono fatti risalire all’anno 1822, visto il ritrovamento di un manifesto celebrativo del primo centenario dell’avvenimento datato appunto 1922. Le origini della manifestazione rimangono invece ancora non chiarite del tutto, infatti dagli archivi della Confraternita della Chiesa del SS. Rosario sono emersi pochi esaustivi elementi per una precisa ricostruzione storica. Il primo documento che ne fa esplicita menzione è datato 21 Agosto 1841 (Cfr: G.Fulcoli, “La tradizione popolare e la festa di san Vincenzo in La Chiesa e il Convento del SS.Rosario a Gesualdo, Avellino, De Angelis Editore 2002). Altre date significative sono: anno 1833, costituzione del primo Comitato-Festa e il 1876, anno in cui le cronache riportano l’infausto evento della rottura della fune (allora fatta di semplice canapa) e la caduta dell’angelo che – si racconta – si salvò cadendo nella fitta vegetazione che allora circondava la fortificazione del castello. Questo avvenimento suscitò una grande emozione nei presenti, tanto che molti gridando al miracolo alzarono inni e preghiere in onore del Santo. La tradizione racconta che la nuova fune che avrebbe dovuto sorreggere l’angelo, stavolta d’acciaio, venne donata da un gruppo di emigranti gesualdini a lavoro su un mercantile statunitense attraccato nel porto di Napoli”. Quanto al significato della manifestazione, la festa di San Vincenzo Ferreri “simboleggia la festa del raccolto, in un luogo prevalentemente agricolo, e il rituale è un modo per ringraziare il santo della abbondanza dei raccolti”, scrive ancorala Pro Loco, che ne sottolinea l’importanza per gli emigranti. “La festa è anche dei tanti emigranti, che in questo giorno, ritornano a Gesualdo a visitare case e parenti. Il significato antropologico della festa si materializza nella simbologia della figura del bambino-angelo, che vola al di sopra della gente con l’identità locale che si riconosce in un’unica persona: un santo guerriero che combatte da solo, a nome di tutti, piccolo ma coraggioso contro tutto ciò che rappresenta un’insidia o una minaccia. Il volo dell’Angelo è una rappresentazione che caratterizza diverse feste patronali soprattutto in Campania, in particolare nei comuni di Giugliano in Campania, Rutino e San Tammaro, nel Molise è documentato nel comune di Vastogirardi, ed inoltre si tengono rappresentazioni simili anche in Sicilia e in Basilicata”.


LEGGI ANCHE:

“Volo dell’Angelo”, a Gesualdo confronto sul “processo a Gesù”

La Princeton University alla corte del Principe Gesualdo

 

 

ARTICOLI CORRELATI