«Motori Fpt di Foggia a Fca Pratola Serra», Cisal: no alla guerra tra operai

APPELLO AL MINISTRO LUIGI DI MAIO: «SERVONO GARANZIE SULLA TENUTA OCCUPAZIONALE NELLE AREE INTERNE». Il monito del segretario Sergio Centrella: «Indebolire lo stabilimento pugliese per non risolvere comunque i problemi della fabbrica avellinese rappresenterebbe un errore strategico»

«Motori dall’Fpt di Foggia a Pratola Serra», Centrella: evitare una guerra tra operai Fca. Trasferire la produzione di 160mila motori da Foggia a Pratola Serra sarebbe per il segretario Cisal Metalmeccanici Sergio Centrella l’inizio di una guerra tra operai Fca. «No al trasferimento da Foggia a Pratola Serra», afferma in una nota il segretario del sindacato boccia l’ipotesi perché alimenterebbe solo la guerra tra lavoratori. «Il trasferimento della produzione di motori da uno stabilimento ad un altro della Fca non è affatto una soluzione né per i lavoratori, né per il rilancio produttivo dell’azienda». Da Foggia a Pratola Serra si sposterebbe solo il problema, aggravando la situazione di Avellino. Così Giovanni Centrella, coordinatore nazionale della Cisal Metalmeccanici, commenta l’annuncio da parte della Cnh, capofila del segmento “industrial” del gruppoFiat Chrysler Automobiles, di voler trasferire – a partire dal 2021 – la produzione di quasi 160 mila motori diesel dall’impianto Fpt di Foggia (ex Sofim) alla Fca di Pratola Serra (Avellino). «Riteniamo assolutamente inaccettabile e miope – continua il dirigente del sindacato autonomo – pensare che un problema di strategia industriale possa essere risolto semplicemente spostando una pedina sullo scacchiere. Così si alimenta soltanto una guerra tra lavoratori, senza però garantire a nessuno un futuro. Privare la Fpt di Foggia, realtà attiva da quarant’anni, che oggi è in grado di soddisfare commesse provenienti da tutto il mondo, di circa la metà della sua attuale produzione motoristica, significa comprometterne le prospettive ed aprire una nuova vertenza territoriale, per i 2000 addetti dello stabilimento, più i lavoratori dell’indotto. Sarebbe, quindi, sbagliato se da parte sindacale si registrasse accondiscendenza rispetto alle proposte avanzate dal gruppo Fca».

Gli stabilimenti FCA di Pratola Serra, nell’area industriale di Pianodardine, alle porte di Avellino

Per queste ragioni, «Cisal Metalmeccanici ritiene invece necessario, come sempre sostenuto, individuare una nuova missione produttiva per lo stabilimento di Pratola Serra, all’interno di una complessiva dettagliata ricalibratura del piano industriale, che punti sull’innovazione tecnologica degli impianti e sulla realizzazione di modelli rispondenti alle esigenze del mercato, nel rispetto degli impegni assunti da Fiat-Chrysler in termini di investimento. Quindi, è quanto mai opportuno che il ministro dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio convochi urgentemente un tavolo istituzionale, presso il Ministero dello Sviluppo economico, alla presenza dei vertici aziendali Fca e delle parti sociali, per affrontare con serietà e coerenza i delicati nodi sul tappeto».


LEGGI ANCHE:

Fismic: il Ducato salva la Fca di Pratola Serra

 

 

 

ARTICOLI CORRELATI