Treno Irpinia Express, ecco tutte le date. Riapre la stazione storica di Avellino

Conferenza stampa presso il Circolo della Stampa della Presidente del Consiglio regionale Rosetta D'Amelio: il pubblico ha premiato l'idea di un collegamento ferroviario con le bellezze della nostra terra, ecco un orario con appuntamenti annuale a cadenza mensile. Soddisfatti i rappresentanti degli Inlocomotivi anche per l'impegno assunto da Regione e Comune sul terminal storico. Mitrione: «Il commissario prefettizio ci dà ragione di una battaglia decennale per il rilancio della mobilità nazionale su ferro nella nostra città»

È stato presentato ad Avellino presso il Circolo della stampa il calendario annuale dei viaggi dell’Irpinia Express, lungo la linea ferroviaria storica Avellino-Rocchetta Sant’Antonio.

La linea storica si trasforma definitivamente nel corridoio ferroviario del turismo in un’Irpinia che offre le proprie tradizioni, le eccellenze dell’enogastronomia, i paesaggi, ma anche i suoi castelli medievali, i santuari e il suo patrimonio archeologico, artistico e architettonico alla fruizione di famiglie, giovani, studiosi o semplicemente amanti della bellezza. «A un anno dalla riapertura dell’intera tratta da parte di Regione Campania e Fondazione Fs, grazie alla collaborazione della Associazione ‘In_Loco_Motivi’, del Forum regionale dei Giovani e di numerose realtà associative, presentiamo un programma di ventisei corse che valorizza le produzioni enogastronomiche, le tradizioni e gli eventi della Valle del Calore e dell’Alta Irpinia», ha spiegato la presidente del Consiglio regionale Rosetta D’Amelio, promotrice dell’iniziativa.

Pronto il calendario annuale dei treni del turismo ‘Irpinia Express’.


Un sottopassaggio della stazione ferroviaria di Avellino

ECCO IL CALENDARIO 2019.

19 gennaio | Treno dei falò di Nusco
02-03 marzo | Treno dei tre carnevali
8 marzo | Treno speciale dell’8 marzo
19 marzo | treno didattico
3 / 8 / 11 e 24 maggio | Treni didattici
2 giugno | Treno speciale della mobilità dolce
16 giugno | Treno delle tre dogc
28 luglio | Treno della cavalcata di Sant’Anna
3 agosto | Treno Fiano Love Fest
17 agosto | Treno del concertone
23 e 24 agosto | Treno SponzFest
8 settembre | Treno delle 3 DocG del Vino irpino
21 settembre | Treno della macenata
19 / 20 ottobre | Treno della castagna di Bagnoli
2 / 3 novembre | Treno della castagna di Montella
10 novembre | Treno In cantina a san Martino
7 e 8 dicembre | Treno dei falò di Castelfranci e Lioni
22 dicembre | Treno delle luci di Natale

VIA A CINQUE TRENI DIDATTICI. «Del calendario fanno parte cinque treni didattici che, assieme a ulteriori quattro diretti da Avellino al Museo nazionale ferroviario di Pietrarsa, hanno una valenza particolare in quanto contribuiscono ad accrescere negli studenti irpini la conoscenza della loro terra e la consapevolezza delle sue potenzialità».

La slide con i treni didattici programmati per il 2019 in provincia di Avellino lungo la linea Avellino Rocchetta
La Presidente del Consiglio Regionale, Rosa D’Amelio

«D’AMELIO: IL TURISMO HA IL SUO TRENO TUTTO L’ANNO». Alla conferenza stampa sono intervenuti: la presidente del Consiglio regionale della Campania, Rosetta D’Amelio; il presidente del Forum regionale dei Giovani, Giuseppe Caruso; il commissario prefettizio al Comune di Avellino, Giuseppe Priolo; la presidente dell’associazione In_loco_motivi, Valentina Corvigno, presente anche il referente Pietro Mitrione. Con loro in sala amministratori e associazioni. Per la Presidente D’Amelio, impegnata sul rilancio in chiave turistica della ferrovia irpina dall’inizio del suo mandato regionale, «la ferrovia voluta e realizzata sotto l’egida di Francesco De Sanctis rappresenta una formidabile opportunità per la valle del Calore e dell’Alta Irpinia, che da Avellino possono ricevere visitatori tutto l’anno a beneficio delle tante eccellenze economiche, culturali e ambientali disponibili». D’Amelio ha ringraziato l’impegno fattivo delle Pro Loco, delle amministrazioni pubbliche e degli operatori economici privati, che tengono viva con le iniziative territoriali la tradizione e l’identità dell’Irpinia, così tanto apprezzata oggi.

L’intervento del Commissario Prefettizio Giuseppe Priolo durante la Festa delle Donne, l’8 marzo alla stazione di Avellino

IL COMMISSARIO PREFETTIZIO GIUSEPPE PRIOLO: VIA ALLA RIQUALIFICAZIONE DELLA PARTE STORICA DELLA STAZIONE DI AVELLINO. In rappresentanza del Comune di Avellino, il Commissario Prefettizio Giuseppe Priolo è stato particolarmente apprezzato per un intervento che ha rilevato una conoscenza approfondita delle questioni. Priolo ha annunciato l’impegno della sua amministrazione straordinaria per il completamento a breve dell’iter che porterà a realizzare i lavori di riqualificazione della parte storica della stazione ferroviaria di Avellino, che ha da poco compiuto 140 anni. L’operazione nell’ambito dell’Area Vasta di Avellino mediante un Accordo di programma con la Regione Campania, impegnata nel recupero delle stazioni storiche della linea Avellino Rocchetta Sant’Antonio, scali turistici della nuova Irpinia Express.

Il Commissario prefettizio del Comune di Avellino, Giuseppe Priolo con il Governatore della Campania, Vincenzo De Luca dopo la firma in calce all’Accordo di Programma per il Pics

DAL TURISMO AL TRASPORTO PUBBLICO SU SCALA NAZIONALE. Ma Priolo è andato oltre, sposando in pieno la visione che da anni si rilancia inascoltata nel dibattito politico della città e della provincia. In poche battute, ha inquadrato Avellino con il suo ultrasecolare terminal ferroviario come baricentro nel contesto delle zone interne delle relazioni di lavoro, di studio commerciali e d’affari tra Salerno, il montorese-solofrano, la Valle del Sabato e il Sannio. Grazie alla nuova tratta in cantiere da Salerno a Benevento, la stazione ad elevata automazione è una realtà moderna in grado di accogliere anche i convogli dell’alta velocità, gestendo una rilevante frequenza di traffico. Il nuovo terminal si presenta come una porta formidabile per collegare Avellino e le zone interne a Roma, a Milano e all’Europa, mediante più passaggi (Salerno, Napoli-Acerra e Benevento), ma anche come l’ingresso più comodo, sicuro e rapido per le Università salernitana e beneventana, grazie ad un percorso ferrato dedicato. Con l’alta velocità ormai a un passo, è la logistica la vera nuova vocazione di una Pianodardine che unisce Avellino all’Area Vasta, conurbandola con Atripalda, Manocalzati, Prata, Pratola Serra, Montefalcione, Montefredane, Aiello; collegandola al serinese-solofrano-montorese e alla Valle del Sabato; rendendola polo attrattore dell’area urbana tra il Partenio, il Mandamento e il comprensorio di Lauro e Nola, interfaccia per l’Alta Irpinia e le valli Caudina, Ufita e Calore. Il potenziale commerciale e terziario di questa vasta zona altamente urbanizzata, ma scarsamente utilizzata, benché in parte ritenuta inquinata (al netto delle bonifiche in corso nell’ex Isochimica, nel sito delle ecoballe o previste a ridosso dello Stir), appare una leva facile per sviluppare investimenti privati, occupazione e crescita.

I padiglioni dell’antica stazione ferroviaria di Avellino

IL TERMINAL RIENTRA NELLA STRATEGIA DI AREA VASTA SOSTENUTA DA 46 COMUNI. Sono cinque gli assi di intervento che ricalcano le direttrici strategiche del Por Campania 2014/2020 (Innovazione e sostegno alla competitività; Ambiente, patrimonio culturale e trasporti; Welfare; Sviluppo urbano sostenibile), con progetti quali il corridoio ecologico del Parco urbano intercomunale del Fenestrelle, i bacini del Sabato e dell’Alta Solofrana; il Sistema turistico-museale; gli interventi infrastrutturali e di sostituzione edilizia dei prefabbricati pesanti e l’attuazione dell’Agenda digitale, per circa 100 milioni di euro di finanziamenti da captare, ai quali avrebbero dovuti aggiungersi ed integrarsi ulteriori stanziamenti per progetti dei singoli Comuni aderenti. Il piano che si incrocia con gli investimenti di ammodernamento ed elettrificazione delle tratte ferroviarie irpine, in connessione con la rete regionale, e che aveva partecipato al fondo di rotazione della Regione, per l’avvio delle progettazioni esecutive.

Il nuovo treno Jazz nella stazione di Avellino accanto ai vettori tradizionali

LE OFFICINE IRPINE, PORTA D’INGRESSO ALLE ECCELLENZE TIPICHE DELL’INTERA PROVINCIA. Con padiglioni dedicati alle informazioni turistiche, alla biglietteria e allo spazio commerciale comprensivo di un punto ristoro, con una esposizione di ferrovie e treni in miniatura allestiti in una mostra permanente dal Museo Nazionale di Portici “Pietrarsa”, la galleria dei prodotti tipici completa la cittadella di una stazione che si presta ad ulteriori interventi già previsti dal Comune di Avellino, come gli incubatoi di impresa e spazi per insediare centri di ricerca collegabili all’Università di Salerno o alle attività industriali della vicina Pianodardine. Grazie al Pics, questa trama proseguirà risalendo il quartiere ferroviario del Borgo e via Francesco Tedesco, fino ad arrivare al centro storico e alla Dogana, luogo di scambio la cui traccia iniziale si perde all’inizio del primo millennio, al 1009.

Pietro Mitrione, referente della associazione In_loco_motivi di Avellino

MITRIONE: «FANNO BEN SPERARE LE PAROLE DEL COMMISSARIO PREFETTIZIO DI AVELLINO». Particolarmente soddisfatto al termine della conferenza il referente della Associazione In_loco_motivi, Pietro Mitrione, che ha apprezzato nell’occasione le parole del Commissario prefettizio Giuseppe Priolo. «L’attuale rappresentante del Comune di Avellino ha perfettamente inquadrato le straordinarie potenzialità del treno irpino e del ruolo che il Capoluogo può avere di centro assoluto di tutte le relazioni sull’asse Salerno-Benevento e verso l’Irpinia del Laceno, dei Castelli, del turismo legato al benessere, alla cultura, alla fede, ma anche al buon vivere e alla vocazione locale vitivinicola». Mitrione ricorda che «il terminal di Avellino è già adeguato agli standard dell’Alta Velocità ferroviaria» e che «il suo sistema di controllo automatizzato lo rende sicuro ed efficiente al pari di qualunque altra grande stazione italiana». A questo punto manca soltanto il salto di qualità, per entrare nel circuito europeo della mobilità ferroviaria. «Puntando al raccordo con l’Alta velocità, attraverso l’ormai noto snodo di Codola, Avellino potrebbe rientrare nel circuito nazionale di fatto già adesso», ha sottolineato. «L’allaccio è solo una questione di volontà politica», ricorda rivolgendo un auspicio indiretto ai sette candidati sindaci in corsa per la fascia tricolore proprio in queste settimane. «Spetta ai rappresentanti attuali del territorio irpino ottenere questo risultato facendo leva su Rfi, che ha già dato la propria disponibilità tecnica a realizzare il chilometro di bretella necessario a connettere la ferrovia elettrificata avellinese all’alta velocità».


LEGGI ANCHE:

La stazione di Avellino compie 140 anni. Con l’Alta velocità ritorna al futuro

ARTICOLI CORRELATI