De Luca sfida Meloni e il Consiglio di Stato gli dà ragione: ora intesa nell’Unità nazionale

I giudici amministrativi hanno accolto il ricorso della Regione Campania per i Fondi di Coesione. Sono 45 i giorni che restano al Ministero per concludere il procedimento e trasferire 6,5 miliardi

Vincenzo De Luca. Presidente della Regione Campania

De Luca sfida Meloni e dopo il Tar anche il Consiglio di Stato gli dà ragione. Il Ministero per il Sud e per le politiche di coesione è obbligato dalla sentenza a definire l’accordo con la Campania per il trasferimento dei Fondi di Sviluppo e Coesione già assegnati alla Regione con delibera del Cipess – Comitato interministeriale per la programmazione economica. Sono 45 i giorni che restano al Ministero per concludere il procedimento.
DE LUCA: FONDI PER IL SUD, STRAORDINARIA VITTORIA AL CONSIGLIO DI STATO. Il Presidente Vincenzo De Luca ha commentato così la sentenza del Consiglio di Stato che ha accolto il ricorso della Regione Campania: “Il Consiglio di Stato ha confermato pienamente le tesi della Campania, ha censurato i ritardi, e stabilisce l’inaccettabilità delle procedure messe in campo dal Governo. E ha considerato pretestuosa la sopravvenienza dell’articolo 10 del Decreto coesione: smantellata la norma che surrettiziamente introduceva la vicenda Bagnoli nel Fondo FSC. Ci si augura che a questo punto sia terminata la lunga e vergognosa catena di pretesti, di dilazioni, di ritardi strumentali, che ha penalizzato e penalizza le imprese, le famiglie, i Comuni della Campania. Ci si augura di poter cominciare a lavorare nell’interesse delle nostre comunità. E’ il risultato della battaglia di civiltà e di dignità nella quale si sono impegnati in questi mesi centinaia di sindaci, amministratori, semplici cittadini. E’ un motivo di grande speranza e di grande soddisfazione per quanti hanno creduto nella giustizia amministrativa del nostro Paese”.
DE LUCA: FONDI FSC, ORA RAPIDA FIRMA DELL’INTESA IN UN CLIMA DI SOLIDARIETA’ NAZIONALE. A questo punto, ha aggiunto in serata De Luca, occorre superare lo scontro per il bene dei cittadini. “L’importante sentenza del Consiglio di Stato pone termine a una vicenda complessa e stabilisce la cornice entro la quale concludere l’iter amministrativo per stipulare l’accordo di coesione con la Campania e con le altre regioni del Sud che non lo hanno ancora sottoscritto. Lo stesso governo nazionale, in occasione del ‘Decreto coesione’ aveva annunciato l’orientamento di concludere entro giugno tali accordi. E questo ora è possibile in un contesto di chiarezza. Ora è il momento di mettersi al lavoro. Credo che avvertiamo tutti – governo nazionale e governo regionale – la responsabilità di corrispondere alle attese delle nostre comunità, delle imprese, degli amministratori. Credo sia nostro dovere arrivare a una rapida conclusione in un clima di solidarietà nazionale e di rispetto reciproco. Comprendiamo che di tutto hanno bisogno le nostre famiglie, meno che di tensioni e incertezze. Anche trasmettere serenità alla nostra gente è un dovere che deve accomunare tutti noi”.
SI RIPRISTINA QUANTO DECISO DAI GIUDICI DEL TAR. Il Governo aveva 45 giorni per sbloccare i fondi europei di coesione per evitare di essere commissariato, prima della sospensiva. Con sentenza n.1178, il TAR Campania aveva accolto il ricorso della Regione Campania avverso il Ministero per le Politiche di Coesione, e assegnando al Dipartimento per la Coesione il termine di 45 giorni per la definizione dell’istruttoria e la predisposizione dello schema di accordo da sottoscrivere con la Regione Campania, riservandosi la nomina di un commissario ad acta nell’ipotesi di elusione del termine stabilito. Il TAR Campania assegnò così al Dipartimento per le Politiche di Coesione un termine preciso e inderogabile per definire l’istruttoria. «Da un anno e mezzo, la Regione Campania ha risposto a tutte le richieste del Ministero, ma senza esiti positivi», sottolinea il Governo regionale in una nota. «L’attuale pronuncia del Tar pone un punto fermo rispetto a una procedura che non si può tenere bloccata a tempo indeterminato. E’ un modo per salvaguardare 12mila posti nel comparto della cultura e dello spettacolo, e per consentire di creare posti di lavoro senza ulteriori perdite di tempo». Di seguito la nota che De Luca diffuse dopo il primo giudizio del Tar.


IL GOVERNO MELONI ACCETTI IL CONFRONTO PUBBLICO

Dichiarazioni di Vincenzo De Luca | Presidente della Giunta Regionale della Campania

Il Governatore della Campania Vincenzo De Luca durante una videoconferenza stampa

Sono onorato e commosso per l’attenzione che mi dedica l’onorevole Meloni. Davvero non merito tanto. Ma stia sereno il premier! Davvero non ha motivo né di zelarsi né di preoccuparsi. Intanto, le rivolgo da subito un invito a un confronto pubblico, dove e come lei ritiene, sui problemi di merito, rispetto ai quali non viene data mai nessuna risposta.
1) Intanto, si informi la Meloni sui comportamenti che nei territori assumono i suoi allievi politici, fino ad azioni di vero e proprio sciacallaggio. Avrà modo di verificare quanto moderate e sobrie siano le mie conseguenti parole.
2) Risponda nel merito, il premier, sulle politiche del governo, senza lamentosità a vuoto. Sui fondi coesione il Governo ha accumulato un ritardo di un anno e mezzo, bloccando opere, cantieri, e occasioni di lavoro. Noi siamo per la burocrazia zero. I ritardi clamorosi del Governo faranno aprire i primi cantieri con tre anni di ritardo. Ho segnalato all’on. Meloni questo problema già da sei mesi in un rapido incontro avuto all’aeroporto di Capodichino (disturbati dalla sua invadente collaboratrice). Da allora, non si è mossa una foglia. Sono bloccati gli interventi per i Campi Flegrei, le opere stradali, la programmazione culturale, il recupero di beni storico-artistici. Inoltre, il blocco arbitrario dei fondi del programma complementare (un miliardo e 300 milioni che si aggiungono al blocco dei 6 miliardi di fondi per la coesione della Campania) rischia di mandare in dissesto oltre 200 Comuni ed enti territoriali che non hanno risorse per completare gli interventi Fesr del precedente programma. Vengono inventate procedure cervellotiche e arbitrarie per allungare i tempi di decisione. Vengono diffusi dati falsi, non aggiornati per motivare una vera e propria discriminazione politico-istituzionale. Un Governo serio avrebbe stipulato con la Campania il primo degli accordi di coesione. Da un anno e mezzo ci viene ripetuto che il ministro Fitto è alla ricerca delle “coerenze” universali fra tutti gli interventi che riguardano i territori e sui quali il ministro non ha nessuna competenza per intervenire. E questo, mentre si consuma il fallimento penoso della Zes Unica per il Sud, che doveva partire a gennaio, ed è bloccata completamente con le relative misure per la erogazione del credito di imposta.

Palazzo Chigi, sede del Consiglio dei Ministri e della Presidenza

3) Illustre Presidente, sappiamo io e lei quali sono i metodi democratici, “politicamente corretti”, per esercitare forme di discriminazione. Ma lei può immaginare davvero, insieme con il suo allievo Fitto, di prendere per i fondelli i suoi interlocutori? Con tutto il rispetto non è un cavallo per la sua coscia (come direbbe Montanelli!).
4) Non si finga turbata per qualche (più che meritata) sciabolata verbale. Io e lei siamo abbastanza animali politici! Ricordo di passaggio che lei non ha fatto una piega di fronte all’aggressione squadristica alla sede della Cgil, qualche tempo fa! La invito a sbloccare rapidamente risorse che appartengono al Sud. Stiamo assistendo a un paradosso insopportabile: mentre si parla di autonomia differenziata e di decentramento dei poteri, si mette poi in campo la più grande operazione di centralizzazione nelle mani del premier (Pnrr, Fondi di coesione, Zes unica, fondo di perequazione infrastrutturale, scioglimento dell’Agenzia per la Coesione), con la prospettiva di fare affondare il Paese (la “nazione”), in una palude burocratica mai vista!
5) A parte qualche mia parola da lei e dai suoi allievi ampiamente meritata, io non le ho mai fatto del male. Come le è venuto di evocare l’onorevole Schlein?
(Le rinnovo la richiesta di un incontro insieme con i rappresentanti dell’Anci Campania e del Sud, per venerdì 16, quando saremo a Roma per sollecitare risposte concrete per i nostri territori).


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Giorgia Meloni, Regione Campania, Vincenzo De Luca

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

De Luca sfida Meloni ad un confronto pubblico su Campania e Mezzogiorno

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