Oggi i Carabinieri hanno eseguito un’ordinanza di aggravamento a carico di un 52enne albanese arrestato a Mirabela Eclano, già sottoposto agli arresti domiciliari appena tre giorni fa. La più restrittiva misura cautelare della custodia in carcere – eseguita dai militari della locale Stazione e disposta dal G.I.P. presso il Tribunale di Benevento su richiesta della Procura – è stata emessa alla luce delle risultanze investigative fatte emergere dai militari dell’Arma. A carico dell’indagato, infatti, sono stati raccolti ulteriori e più gravi indizi di colpevolezza in ordine ai già contestati reati di stalking e lesioni personali aggravate, che hanno visto quale vittima designata l’ex moglie dell’arrestato. Secondo quanto riferisce la Procura, è emerso che l’uomo, già gravato da numerosi precedenti penali, aveva pedinato l’ex coniuge fino in Albania, senza mai perderla di vista anche durante il viaggio di ritorno. Durante l’esecuzione della misura degli arresti domiciliari di qualche giorno fa, inoltre, l’uomo non aveva avuto remore ad affermare agli stessi Carabinieri di essere disposto anche a scontare 20 o 30 anni di carcere, ma che in un modo o nell’altro avrebbe ucciso la donna. .

LE ACCUSE. Nel corso degli ultimi mesi, ha fatto sapere la Procura nei giorni scorsi, la vittima era stata più volte minacciata di morte, pedinata e seguita finanche all’estero, mentre le persone alla stessa vicine erano state più volte aggredite perché ritenute in qualche modo responsabili della separazione.
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Arrestato a Mirabella per atti persecutori e lesioni personali all’ex moglie
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