Scintille tra Pd e Centrodestra ad Avellino, Rotondi: il duello al Sud è con i 5s. Boccia: il Pnrr non si tocca

IL COMMISSARIO REGIONALE DEM INCORAGGIA MAURIZIO PETRACCA: «IL COLLEGIO DI AVELLINO SARÀ SUO». Botta e risposta tra Democratici e Fratelli d'Italia ad Avellino negli ultimi fuochi della campagna elettorale in vista del voto in programma domenica 25 settembre

Gianfranco Rotondi e Giulia Cosenza

Scintille tra Pd e Centrodestra ad Avellino, negli ultimi giorni di campagna elettorale. I candidati e e i dirigenti dei Democratici irpini e di Fratelli d’Italia hanno alzato i toni, rispetto ad un confronto finora abbastanza morbido.

Maurizio Petracca e Nello Pizza

PD: CENTRODESTRA NERVOSO. A Monteforte Irpino il commissario regionale Francesco Boccia ha rilanciato la sfida nel collegio camerale di Avellino, sottolineando che la vittoria è alla portata del candidato Maurizio Petracca. Intervenendo al fianco del consigliere regionale avellinese e degli altri candidati irpini Carlo Iannace, Rosetta D’Amelio e Caterina Lengua,  ha esortato il segretario provinciale Nello Pizza e il gruppo dirigente irpino del PD a compiere l’ultimo sforzo. Ospite del sindaco di Monteforte, Costantino Giordano, Boccia ha inquadrato la sfida in Irpinia con il Centrodestra nel contesto più generale del Mezzogiorno, “dove le Destre oggi mostrano nervosismo”. Boccia ha sottolineato che l’elettorato italiano alla fine valuterà saggiamente come votare, guardando alle prospettive in Europa dell’Italia. Il riferimento esplicito è andato a quanto sta accadendo in queste ore, alla spinta tedesca per il segretario nazionale Enrico Letta, a favore del quale il cancelliere Olaf Scholz e il presidente della Spd tedesca, Lars Klingbeil, si sono pronunciato in queste ore contro la leader di Fdi Meloni. Ma non solo. Boccia ha citato la compattezza del Centrosinistra a trazione Pd in Campania “a difesa degli interessi economici sociali del Mezzogiorno, minacciato da chi oggi vorrebbe ridiscutere il PNRR, che non si tocca”. Boccia ha annunciato battaglia per mantenere sui fondi europei straordinari e sul Reddito di Cittadinanza gli impegni finora portati avanti dal Governo Draghi e dal Partito Democratico, rimarcando l’intesa tra Enrico Letta, Dario Franceschini e Vincenzo De Luca, a sostegno del Patto per Napoli e per il Sud.

CENTRODESTRA: LA PARTITA È CONTRO IL M5S. Sull’altro fronte, Gianfranco Rotondi, candidato nel collegio camerale di Avellino per il Centrodestra, ha elogiato il profilo di Fratelli d’Italia, che ha descritto come forza moderata in grado di parlare a larghi strati dell’elettorato. “È il partito della nazione”, ha detto, intervenendo alla manifestazione promossa ad Avellino da Fdi, presenti Giovanni D’Ercole e i candidati Edmondo Cirielli al plurinominale della Camera, Domenico Matera al proporzionale del Senato e, soprattutto, Fabrizio Tatarella figlio del dirigente storico della Destra italiana, Pinuccio. Per Rotondi il Centrodestra guidato da Giorgia Meloni “è l’unica scelta possibile per un’Italia che ha bisogno di stabilità, programmi chiari e credibilità, contro le divisioni di un centrosinistra al voto in tre blocchi”. Scintille nel suo intervento, quando ha spiegato che la partita iniziale tra Pd e Centrodestra ora è con i Cinque Stelle ad Avellino. Contro Fdi vede un Terzo Polo ispirato da ex Pd, i Democratici e i Cinque Stelle già alleati di Letta. L’ex Ministro ha voluto precisare che l’avversario nel collegio della Camera ad Avellino sono i proprio i pentastellati.


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