Chi ha incastrato Maradona? L’inchiesta nel libro di Altamura

Presentato presso la Mondadori Book Show di Avellino il volume edito da Ponte alle Grazie. Sono intervenuti l'autore e i giornalisti Salvatore Biazzo e Titti Festa

Chi ha incastrato Maradona? Mondadori presenta il libro ad Avellino. Nella foto: Titti Festa, Salvatore Biazzo e Marcello Altamura

È stato presentato ieri pomeriggio ad Avellino il libro “L’idolo infranto – Chi ha incastrato Maradona?”, edito da Ponte alle Grazie (190 pagine, 14 euro), nelle librerie dallo scorso 28 ottobre. L’incontro, moderato dalla giornalista di Sport Channel 214, Titti Festa, ha visto la partecipazione dell’autore, Marcello Altamura, accanto al giornalista Rai e scrittore, Salvatore Biazzo.

Chi ha incastrato Maradona? Mondadori presenta il libro ad Avellino. Nella foto: Salavtore Biazzo e Marcello Altamura

IL DIBATTITO. Titti Festa ha chiesto ai presenti, tra le altre cose, le differenze tra Diego e Maradona, alludendo alla distinzione tra la persona e il campione del calcio e dello sport, sollecitando una opinione sul rapporto psicologico interiore tra queste due personalità nella stessa persona. «Maradona e Diego avevano in comune la passione per il calcio, ma il personaggio Maradona era un peso per tutti, persino per Diego», ha risposto Altamura. L’autore ha ricordato alcune ricostruzioni presenti nel libro anche sul contratto che aveva col Napoli e sulle frequentazioni dell’argentino, a sua insaputa, con i camorristi dell’epoca.

Chi ha incastrato Maradona? Mondadori presenta il libro ad Avellino. Nella foto: Salavtore Biazzo

Salvatore Biazzo ha regalato al pubblico presente diversi aneddoti molto interessanti legati al “Diez”, raccolti personalmente nelle sue esperienze da cronista importante di quegli anni. Tra i tanti, ha colpito tutti la ricostruzione del 1994, l’anno del mondiale di calcio americano. «La fine di Maradona ha molto avuto a che fare, purtroppo, con la sua solitudine. È stato incastrato, certo, ma senza complotto, che invece subì nel 1994, quando Blatter lo pregò di partecipare al Mondiale. Ero presente a Zurigo quando la Fifa decise che sarebbe dovuto andare al Siviglia e che avrebbe poi partecipato con la sua Argentina al Mondiale americano per attrarre sponsor e soldi. Il Napoli fu scippato pur avendo un contratto e infatti Ferlaino, da me incalzato, ammise che fu imposto il passaggio di Diego a Siviglia per 7.5 milioni di dollari. Maradona invece fu fregato poi, perchè dimagrì 14 chili, pur di partecipare alla rassegna iridata negli Usa, in un mese grazie anche all’efedrina, una sostanza che favoriva il metabolismo, sulla cui assunzione Blatter era concorde. E proprio per efedrina fu colto dall’antidoping, quando i potenti del calcio avevano capito che quel Mondiale lo avrebbe potuto vincere». Carlo Maria Todini, attore, autore e cantante, ha letto alcuni passaggi significativi del libro, accompagnato con poesia dalla chitarra di Enrico Armenante (in collaborazione con Arteteca Spettacoli).

L’idolo infranto – Chi ha incastrato Maradona?, libro di Marcello Altamura. La copertina

«L’IDOLO INFRANTO«, UN LIBRO-INCHIESTA. “L’idolo infranto- Chi ha incastrato Maradona?”, non è la “solita” biografia dell’argentino e neanche di un volume atto a scavare nelle parti “grigie” della sua esistenza. “L’idolo infranto” di Marcello Altamura è un libro-inchiesta che porta per mano il lettore nei misteri che hanno circondato la vicenda controversa, e ricca di ombre, dell’esame antidoping. Tra racconti e ricostruzioni delle difficoltà di Maradona di sottrarsi alla dipendenza della droga e di condurre una vita “normale”, sono analizzati – con diverse testimonianze e decine di indiscrezioni inedite –  in modo approfondito  i dubbi sul sorteggio, le perplessità sulle modalità delle controanalisi, effettuate in un laboratorio del Coni dell’Acquacetosa con un macchinario sporco di cocaina e condotte da uno staff che, pochi anni dopo, sarà coinvolto in un clamoroso scandalo sul doping, dando corpo alle ipotesi di complotto ai danni di Maradona. L’idolo infranto è un’inchiesta rigorosa, che però si legge con l’emozione del thriller e l’indignazione di chi, tifoso e no, vuole riscattare la memoria del più grande giocatore di ogni tempo.


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