Comune di Avellino, Picariello: “Sfiducia? Vedremo in aula se hanno i numeri”

M5S SFIDA LE OPPOSIZIONI. Il vicesindaco di Avellino non teme l'ipotesi della mozione di sfiducia annunciata dal Pd e dalle opposizioni, nei confronti del primo cittadino, Vincenzo Ciampi

Ferdinando Picariello

«No, non siamo affatto preoccupati della loro scelta. Se è ciò che vogliono, si torni pure al voto. Ma ho qualche dubbio che realmente andrà a finire in questo modo». Commenta così il vicesindaco di Avellino, Ferdinando Picariello, la decisione dei gruppi consiliari Pd e Davvero di dare seguito alla mozione di sfiducia (leggi l’articolo) annunciata nei confronti del primo cittadino, Vincenzo Ciampi.

Assessore, non ritiene che l’apertura di un confronto avrebbe potuto evitare questo epilogo?

«Credo che abbiamo fatto tutto il possibile. Siamo stati aperti e disponibili al confronto. Il sindaco ha chiesto la collaborazione di tutti i consiglieri ed i gruppi nell’elaborazione delle linee programmatiche di mandato, pronto a recepire le eventuali indicazioni che potessero essere utili. Qualcuno ha anche risposto. Ma non potevamo snaturare la linea dei Cinque Stelle e gli impegni assunti in campagna elettorale. Nessun accordo politico era possibile».

Siete stati accusati di immobilismo.

«Sono i fatti a smentire simili affermazioni. Siamo impegnati su tutti i fronti, nel tentativo di imprimere una svolta ad una amministrazione con gravi problemi, che vengono dalla precedenti gestioni: dall’operazione verità sui conti dell’ente, alla vivibilità quotidiana».

Ma adesso il percorso sembra giunto al capolinea.

«Non so se veramente sarà così. Ma non siamo attaccati alle poltrone. Saranno i cittadini a giudicare. Ognuno si assumerà le proprie responsabilità di fronte agli elettori. Bisogna chiedersi perché il Pd e le opposizioni non vogliono giocare fino in fondo la partita».

Si spieghi meglio…

«Temono che si faccia luce sulla difficile ed intricata situazione finanziaria del Comune?».

Dicono di essere pronti ad esaminare il bilancio prima di staccare la spina e vi invitano ad avanzare una proposta precisa per il piano di risanamento.

«Nei prossimi giorni verificheremo se è davvero così. Noi andiamo avanti per la nostra strada, continuando a lavorare e definendo una strategia finanziaria per il futuro. Si tratta di scelte importanti e delicate. Ci sono molte altre cose da fare. Il punto è se si ha come proprio orizzonte il bene comune o soltanto gli interessi di parte. Se c’è, insomma, la volontà di contribuire al rilancio di Avellino».

Se si dovesse effettivamente giungere ad una chiusura anticipata della consiliatura, ritiene che i vostri elettori possano valutare positivamente il lavoro sin qui svolto?

«Penso di sì. Abbiamo avuto un percorso coerente, cercando di dare forma al rinnovamento che i cittadini chiedono e che noi consideriamo una priorità. Non siamo che all’inizio di un percorso. Ma sono gli elettori a dover esprimere il giudizio. Noi siamo tranquilli».

 

 

 

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