La legge regionale per un possibile terzo mandato presidenziale in Campania è stata dichiarata non legittima dalla Consulta. Il Governatore Vincenzo De Luca non potrà candidarsi come presidente al termine della legislatura in corso, ma potrà farlo come consigliere. La Corte Costituzionale ha accolto il ricorso che il Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli, aveva deliberato, chiedendo il pronunciamento sulla norma regionale della Campania n. 16 del 11/11/2024, recante “Disposizioni in materia di ineleggibilità alla carica di Presidente della Giunta regionale, in recepimento dell’articolo 2, comma 1, lettera f) della legge 2 luglio 2004, n. 165”, in quanto talune disposizioni in materia di ineleggibilità, ponendosi in contrasto con la normativa statale, violano l’articolo 122, primo comma, della Costituzione, nonché i principi di ragionevolezza e di uguaglianza nell’accesso alle cariche elettive fissati dagli artt. 3 e 51 della Costituzione
STRAORDINARIA PERFORMANCE GIURIDICA DELL’ALTA CORTE. “Accolta una tesi strampalata, progettata in udienza, che ha fatto inorridire autorevoli costituzionalisti”, ha dichiarato il Presidente Vincenzo De Luca: “La buona notizia è che ci sarà molto lavoro per gli imbianchini. Si dovrà infatti cancellare in tutte le sedi giudiziarie del Paese la scritta: la legge è uguale per tutti”.
LA LEGGE ERA STATA VOTATA IL 5 NOVEMBRE 2024. Con 34 voti favorevoli il Consiglio regionale della Campania ha approvato il 5 novembre scorso la Proposta di legge «Disposizioni in materia di ineleggibilità alla carica di Presidente della Giunta regionale, in recepimento dell’articolo 2, comma 1, lettera f) della legge 2 luglio 2004, n. 165» ora legge regionale. La norma consente al Governatore in carica Vincenzo De Luca di presentarsi alle elezioni per un terzo mandato. La maggioranza ha prevalso con 34 sì e 16 no, mentre si è registrato tra le fila del Pd un astenuto. Schieramenti sostanzialmente compatti in sede di votazione. Il Presidente De Luca ha ottenuto su questa regola la fiducia dei gruppi di Centrosinistra con l’aggiunta della consigliera Valeria Ciarambino, componente del gruppo misto. Contro si sono schierati i consiglieri del Centrodestra, del Movimento 5 Stelle, a cui si è aggiunta dal gruppo misto Maria Muscarà, mentre si è astenuta la consigliera Pd Bruna Fiola.
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