Stazione dei Carabinieri di Altavilla Irpina intitolata al Maresciallo d’Alloggio Francesco Pepicelli

L’OPERA DI LUCA CALANDINI PER CELEBRARE IL SACRIFICIO E I VALORI DELL’ARMA. Alla presenza del familiari del Caduto, la cerimonia col Comandante della Legione Carabinieri Campania Generale di Divisione Canio Giuseppe La Gala

Stazione dei Carabinieri di Altavilla Irpina intitolata al Maresciallo d’Alloggio Francesco Pepicelli con l'omaggio artistico di Luca Calandini

Si è tenuta questa mattina la cerimonia di intitolazione della Stazione Carabinieri di Altavilla Irpina al Maresciallo d’Alloggio Medaglia d’Oro al Valor Militare “alla memoria” Francesco Pepicelli. L’evento, che si è svolto alla presenza del familiari del Caduto, del Comandante della Legione Carabinieri Campania Generale di Divisione Canio Giuseppe La Gala, del Comandante Provinciale dei Carabinieri di Avellino Colonnello Domenico Albanese, del Prefetto S.E. Rossana Riflesso, del Presidente della Provincia Rizieri Buonopane, nonché di altre Autorità civili, militari e religiose della provincia, impreziosito dalla presenza degli alunni del locale Istituto Comprensivo Statale “Cosimo Caruso” accompagnati dai loro insegnanti e dirigente scolastico, è stato allietato dalle note della Fanfara del 10° Reggimento Carabinieri Campania. La cerimonia ha reso omaggio alla figura del Maresciallo Pepicelli, il cui sacrificio è inciso nella storia della Resistenza. Nato a Sant’Angelo a Cupolo il 19 maggio 1906, si arruolò volontario nella Legione dei Reali Carabinieri di Roma nel 1926. Dopo aver frequentato la Scuola Allievi Sottufficiali di Firenze, prestò servizio in diverse Stazioni dell’Arma, distinguendosi per dedizione e professionalità. Nel 1935 partì volontario per la guerra d’Etiopia, meritando due Croci al Merito di Guerra. Dopo l’8 settembre 1943, aderì alla lotta clandestina contro l’occupazione nazista, operando con i gruppi partigiani. Catturato dalle SS il 18 marzo 1944, fu torturato nelle prigioni di via Tasso senza mai tradire i suoi compagni. Il 24 marzo 1944 venne assassinato nell’eccidio delle Fosse Ardeatine. Con Decreto Presidenziale del 26 dicembre 1951, gli è stata conferita la Medaglia d’Oro al Valor Militare “alla memoria”. La funzione è iniziata con un momento di raccoglimento in ricordo dei Caduti nell’adempimento del dovere, seguito dall’esecuzione del silenzio d’ordinanza e dall’alzabandiera con l’Inno Nazionale. Dopo la lettura della Preghiera del Carabiniere, la Sig.ra Donatella Tamborrini, nipote dell’insignito e madrina della manifestazione, accompagnata dal Comandante della Legione Carabinieri, ha scoperto la targa commemorativa. È seguita la lettura della motivazione della concessione della Medaglia d’Oro al Valor Militare: «Sottufficiale dei Carabinieri, appartenente al fronte della Resistenza, si prodigava senza soste nella dura lotta clandestina contro l’oppressore tedesco, portando brillantemente a compimento il difficile compito affidatogli. Arrestato dalle SS germaniche, sopportava stoicamente, durante la detenzione, le barbare torture, inutilmente inflittegli per strappargli i segreti dell’organizzazione cui apparteneva. Alle Fosse Ardeatine affrontava serenamente la fucilazione, pago di aver compiuto il suo dovere verso la Patria oppressa, con l’olocausto della vita. Roma, ottobre 1943 – marzo 1944». Dopo la benedizione della targa da parte di S.E. Mons. Felice Accrocca, Arcivescovo Metropolita di Benevento, la cerimonia si è conclusa con una visita ai locali della Caserma.

L’OPERA DI LUCA CALANDINI PER CELEBRARE IL SACRIFICIO E I VALORI DELL’ARMA. In occasione della cerimonia di intitolazione della Stazione Carabinieri di Altavilla Irpina al Maresciallo d’Alloggio Medaglia d’Oro al Valor Militare “alla memoria” Francesco Pepicelli, svoltasi ieri, insieme agli elaborati grafici dei giovani studenti dell’Istituto Comprensivo Statale “Cosimo Caruso”, è stata realizzata un’opera significativa che rende omaggio al sacrificio e ai valori fondanti dell’etica professionale dei Carabinieri. L’opera, realizzata da Luca Calandini, cittadino altavillese e Assistente Capo Tecnico della Polizia di Stato, in servizio presso la Questura di Avellino, è stata esposta nella sala d’attesa della Caserma. Eseguita in tecnica mista su supporto ligneo diviso in tre pannelli e dipinta con colori acrilici, l’opera misura complessivamente 185×100 cm. Ogni pannello rappresenta un aspetto essenziale dell’essere Carabiniere, sintetizzando il senso del dovere, la lealtà e l’integrità. Nel pannello di destra è raffigurato il Maresciallo d’Alloggio Francesco Pepicelli nelle tonalità seppia, richiamando l’effetto di una fotografia d’epoca. Sopra l’immagine campeggia la scritta “senso del dovere”, a sottolineare il sacrificio di Pepicelli e il principio che ha guidato il suo operato. Il pannello centrale mostra la bandiera italiana con i colori rosso e verde sgocciolati, un simbolo potente che richiama il sangue che scorre nelle vene di ogni Carabiniere e il profondo amore per la Patria. Su di essa sono riportate le parole “lealtà” e “onestà”, valori imprescindibili di chi indossa l’uniforme dell’Arma. Al centro, si staglia il fregio dei Carabinieri: la granata sormontata da una fiamma con tredici punte piegata dal vento, con il monogramma “R.I.”. Il pannello di sinistra è dedicato alla Virgo Fidelis, protettrice dei Carabinieri, accompagnata dalle parole “rispetto della legge” e “integrità”, valori cardine che ispirano quotidianamente l’operato degli uomini e delle donne in divisa.
Con questa opera, segno di profonda dedizione dall’artista, si è voluto rendere omaggio non solo alla memoria del Maresciallo d’Alloggio Francesco Pepicelli, ma a tutti i Carabinieri che, con sacrificio e onore, servono il Paese ogni giorno.


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Stazione dei Carabinieri di Altavilla Irpina intitolata al Maresciallo d’Alloggio Francesco Pepicelli

Stazione dei Carabinieri di Altavilla Irpina intitolata al Maresciallo d’Alloggio Francesco Pepicelli

Stazione dei Carabinieri di Altavilla Irpina intitolata al Maresciallo d’Alloggio Francesco Pepicelli

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