L’Irpinia rischia di essere commissariata sui rifiuti. Legge contro i ritardi in arrivo

TAVOLO PERMANENTE PER RECUPERARE I RITARD SUL NUOVO CICLO AMBIENTALE. Confronto nel Polo dei giovani tra il vicepresidente della Campania Fulvio Bonavitacola e i rappresentanti di Ato, Comune e Provincia di Avellino

L’Irpinia rischia di essere commissariata sui rifiuti. Lo si è appreso nel pomeriggio ad Avellino, dove si è riunito il “tavolo istituzionale convocato dai consiglieri regionali irpini Maurizio Petracca, Vincenzo Alaia, Livio Petitto e Vincenzo Ciampi presso il Polo Giovani alla via Morelli e Silvati di Avellino.

Il Vicepresidente della Campania Fulvio Bonavitacola, Assessore Regionale all’Ambiente

Ai lavori ha partecipato il Vicepresidente della Campania, Fulvio Bonavitacola, che ha ribadito l’autonomia degli enti locali sul tema della riorganizzazione del servizio di raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti in provincia di Avellino. Tuttavia, il governo regionale interverrà con poteri sostitutivi perdurando l’attuale stallo. All’incontro con la Regione Campania hanno preso parte il presidente ed i componenti del Consiglio dell’Ato Rifiuti, il presidente della Provincia di Avellino, il sindaco di Avellino e alcuni sindaci del comprensorio irpino. .

LEGGE CONTRO I RITARDI IN ARRIVO. Per Fulvio Bonavitacola non ha importanza la soluzione che i sindaci attraverso la forma associata dell’Ato vorranno scegliere – società pubblica o mista – a patto che si faccia presto. Dal 2016, cioè da quando la legge regionale 14 ha dettato le regole per il ritorno ai poteri ordinari dopo oltre vent’anni di emergenza, i Comuni non sono stati ancora capaci di organizzare autonomamente il ciclo integrato. Il prezzo di questi ritardi lo pagano gli utenti, ancora in attesa di veder completata la filiera degli impianti e resa competitiva la tariffa. Nelle prossime settimane una legge regionale stabilirà i tempi tassati entro i quali il nuovo piano d’ambito dovrà essere attuato. Non solo l’affidamento del servizio di igiene urbana, ma anche il passaggio di consegna degli impianti e il nuovo piano tariffario dovranno essere approvati e resi esecutivi, altrimenti ci penserà la Regione Campania esercitando i poteri sostitutivi consentiti dalle norme nazionali.

TAVOLO PERMANENTE. In questo scenario, Ato rifiuti e Provincia di Avellino proseguiranno il confronto al tavolo istituzionale per arrivare ad una sintesi. L’obiettivo è scongiurare il rischio di un commissariamento.

Gli uffici della Regione Campania ad Avellino

LA MEDIAZIONE REGIONALE. La mediazione regionale ha l’obiettivo di risolvere il conflitto politico, che ha vanificato negli ultimi sei mesi ogni tentativo di attuare la legge regionale, disagiando il nuovo ciclo integrato in Irpinia. Lo scontro coinvolge Ato Rifiuti, Comune e Provincia di Avellino. Con i primi due enti pronti ad affidarsi a società proprie (rispettivamente pubblica e mista, entrambe destinatarie di osservazioni e rilievi sollevati a vario titolo dalla Corte dei Conti) e la terza azionista dell’azienda tuttora in campo, Irpniambiente,  tutti ritengono di dover portare avanti il proprio soggetto operativo. Il tentativo della Regione Campania è far convergere tutte le parti in causa su un modello condiviso, in grado di garantire ai cittadini e agli utenti il necessario grado di efficienza e competitività, nel solco delle norme e delle direttive nazionali e comunitarie. Nel frattempo, in queste ore Ato e Comune capoluogo stanno producendo controdeduzioni alle osservazioni della Corte dei Conti, con l’obiettivo di proseguire con il proprio progetto.


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