Irpinia Rifiuti Zero Spa congelata dal Tar Campania. Sì al ricorso Agcm. L’Ato Avellino spiazzato

Concessa la sospensiva richiesta dai ricorsi prodotti dall'«Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato» e dal Comune di Sant'Angelo all'Esca

Il destino della società costituita ma non ancora operativa, Irpinia Rifiuti Zero Spa, è stato deciso dal Tar Campania, che ha emesso le sue sentenze. Dopo l’udienza nel merito delle impugnazioni presentate dai Comuni, si attendeva dal 22 novembre la decisione. I giudici amministrativi si sono pronunciati anche a proposito dei ricorsi depositati in sede cautelare dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato – AGCM. Come annunciato dall’emittente regionale ITV di Avellino, il Tar ha respinto tutti i ricorsi dei Comuni dichiarandoli non ammissibili nel merito, ma ha concesso la sospensiva all’Antitrust, supportata dal Comune di Sant’Angelo all’Esca.

Ato Rifiuti. La sede dell’ente d’ambito di Avellino nel complesso della Regione Campania sulla Collina dei Liguorini

Di fatto, in attesa del pronunciamento nel merito, che non avverrà prima della prossima primavera, l’Ato non può procedere all’affidamento dei servizi ambientali alla società in house, ma dovrà trovare un’altra soluzione per un ordinato passaggio di cantiere entro aprile. L’ente deve affidare la gestione generale dell’impiantistica da un lato, dell’igiene urbana (spazzamento, raccolta e trasporto) nei 113 Comuni dell’ambito ottimale, escludendo la città di Avellino che si è costituita in sub ambito, provvedendo autonomamente con una sua società mista. Le soluzioni a questo punto restano due: la prima è pubblicare una gara europea per affidarsi ad un privato, la seconda è una società mista partecipata dai Comuni,  con modalità da approfondire. In ogni caso i margini per mantenere una gestione interamente pubblica sembrano esigui, tenuto conto che lo stop imposto dal Tar verte proprio sul vulnus creato nell’esclusione del mercato.

LA ROAD MAP. L’ente d’ambito deve perfezionare entro il 6 aprile l’affidamento, per non incorrere nel commissariamento regionale o in quello ministeriale. Come è noto, l’attuale concessionaria, la Irpiniambiente spa, opera in proroga di legge nelle more della individuazione del soggetto abilitato secondo le procedure stabilite dalle norme nazionali ed europee. Dal 7 dicembre, termine ultimo fissato dalla norma regionale per ottemperare, sono previsti i poteri sostitutivi negli ambiti campani dove non risulteranno assegnate le gestioni in base alla norma regionale. In Irpinia è in regola solo il Comune di Avellino che, costituitosi in Sub Ambito, ha costituito una società pubblico privata, selezionando il  partner con gara pubblica e trasferendo i poteri al nuovo gestore nei giorni scorsi.


La scheda

IRZ SPA: L’ORGANIGRAMMA INSERITO NELL’ATTO. La nuova società è stata costituita dal notaio, in forza del deliberato consiliare che il Distretto ha licenziato il 29 marzo scorso, autorizzandone la costituzione come Irpinia Rifiuti Zero Spa, il provvedimento riporta anche i suoi vertici e organi di controllo. Il Cda è così composto: Fausto Picone Presidente del Consiglio di Amministrazione; Gerarda Russo componente del Consiglio di Amministrazione; Antonio Rauzzino componente del Consiglio di Amministrazione. Il Collegio sindacale con il Presidente e due supplenti, che sono: Rosanna Romanini Presidente del Collegio sindacale; Giovanni Cella e Andrea Canonico componenti; con Antonella Freda e Virgilia Barbieri supplenti. Carica di Revisore legale ad Antonio Savino.

IRPINIA RIFIUTI ZERO SPA, L’ITER. Il Consiglio dell’Ato Rifiuti di Avellino ha dato il via libera il 28 aprile scorso alla procedura di affidamento del servizio integrato alla nuova società Irpinia Rifiuti Zero Spa (IRZ Spa). Ma da allora nessun passo avanti concreto è stato fatto per i ricorsi al Tar della Campania presentati dai sindaci e dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, agenzia di controllo indipendente dal governo. Dopo aver mosso rilievi sostanziali circa la sostenuta economicità di un affidamento intero ad una società partecipata interamente dall’ATO, l’AGCM puntava a bloccare un iter, che invece la giustizia amministrativa consente di far proseguire.


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Ciclo integrato dei rifiuti, Claudio Crivaro, Comune di Avellino, Ente d’ambito rifiuti Avellino, Francesco Codella, Gianluca Musto, Irpiniambiente, Legge Regionale n. 14 del 26 maggio 2016, Licia Morsa, Michele Caso, Nunzio Marotta, Provincia di Avellino, Rizieri Buonopane


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Irpinia Rifiuti Zero Spa, stop anche dall’Antitrust che ricorre al Tar Campania

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