Sciopero a Irpiniambiente oggi e domani contro Ato e Comune di Avellino

Blocco della raccolta urbana e degli assimilati commerciali per fermare lo smantellamento dell'attuale gestore. Le rappresentanze di tutte le sigle parleranno in piazza Libertà, spiegando le ragioni della protesta

Due giornate di sciopero a Irpiniambiente oggi e domani, 20 e 21 marzo, contro Ato e Comune di Avellino. Nunzio Marotta (Ugl), Francesco Codella (Fit Cisl), Michele Caso (Uil), Gianluca Musto (Fiadel), Licia Morsa (Cgil) hanno annunciato nei giorni scorsi il blocco della raccolta urbana e degli assimilati commerciali. Nonostante l’incontro tenuto presso la Prefettura alla presenza dell’amministratore unico di Irpiniambiente Claudio Crivaro, al momento tra istituzioni locali e sindacati non ci sono margini di intesa. Questa mattina un corteo muoverà da viale Italia verso il centro, per raggiungere piazza Libertà dove si terrà una manifestazione pubblica. Le rappresentanze sindacali spiegheranno le proprie ragioni alla cittadinanza e rivolgeranno un ulteriore appello alle istituzioni locali.

Irpiniambiente gestisce la filiera impiantistica ambientale in provincia di Avellino

LO SCENARIO. Mentre nel pomeriggio di venerdì a Palazzo Caracciolo il Presidente della Provincia Rizieri Buonopane ha annunciato un taglio consistente dei costi per i Comuni e i cittadini, grazie alla riorganizzazione della filiera di riciclo dei materiali raccolti e differenziati, Irpiniambiente si candida di fatto a succedere a se stessa. I ritardi accumulati dall’ente d’ambito di Avellino, che attende ancora dalla Corte dei Conti il via libera al suo progetto di società pubblica, favoriscono una soluzione in extremis a favore di Irpiniambiente, che la Provincia azionista totalitario ha già da tempo reso disponibile per un passaggio ai Comuni. I nuovi costi ipotizzati da Irpiniambiente risultano competitivi anche rispetto al piano del Comune di Avellino, che ha scelto di affidarsi un privato, costituendosi in sub ambito con una gestione solo cittadina per creare economie di gestione.

IRPINIAMBIENTE PRONTA A RIENTRARE. In linea teorica, la società (finora interamente partecipata dall’ente di Palazzo Caracciolo) può passare passare di mano per ricevere l’affidamento del servizio dai suoi stessi committenti, i Comuni. Per evitare una gara e la privatizzazione, gli enti locali devono controllare il gestore affidatario. In questo scenario, quindi, ad Avellino Irpiniambiente resta l’unico riferimento per il nuovo ciclo dei rifiuti tutto da costruire nel solco stabilito dalla legge regionale n.14 del 26 maggio 2016, che azzera il precedente assetto disegnato nel 2009. Sull’affidamento della gestione del ciclo integrato dei rifiuti devono decidere i Comuni, che tocca al Presidente dell’Ato Rifiuti convocare prima del 30 marzo.


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Sciopero a Irpiniambiente il 20 e 21 marzo contro Ato e Comune di Avellino

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