Buonopane dimezza il costo della gestione rifiuti e rilancia Irpiniambiente

"SI ALLEGGERISCE LA TARI". Conferemza stampa a Palazzo Caracciolo tenuta dal Presidente della Provincia: tagliati gli oneri per smaltire la frazione umida del 50%. Si sgraveranno i cittadini di 7 milioni

Rizieri Buonopane

Il Presidente della Provincia di Avellino Rizieri Buonopane dimezza il costo della gestione rifiuti e rilancia Irpiniambiente. Lo fa mentre i tentativi di superare l’attuale gestione dei rifiuti segnano il passo per le difficoltà incontrate da Comune e Ato di Avellino. Intervenendo con una conferenza stampa a due voci, accanto all’amministratore unico Claudio Crivaro, il rappresentante dell’azionista unico ha presentato i numeri del suo impegno profuso senza clamore nell’ultimo anno per abbattere i costi, che si riflettono direttamente sui cittadini con la Tari.

Claudio Crivaro

“SI ALLEGGERISCE LA TARI”. A Palazzo Caracciolo il Presidente della Provincia ha annunciato che saranno tagliati gli oneri per smaltire la frazione umida del 50%. Si sgraveranno i cittadini di 7 milioni con un alleggerimento diretto e progressivo sulla tariffa, che entro il 2024 porterà il costo di gestione su livelli di risparmio impensabili un anno fa. Buonopame ha ringraziato il manager Crivaro, rivendicando la bontà della scelta fatta a settembre. In quell’occasione non poche critiche salutarono il cambio della guida, fortemente voluto da Buonopane. Dopo 5 mesi sono arrivati i numeri a dimostrare che Irpiniambiente, unico gestore in Campania sia del servizio che della impiantistica, è competitivo rispetto al mercato. Con il nuovo appalto, il trattamento della frazione organica consentirà all’Irpinia – che produce 35mila tonnellate l’anno,l per 200 euro in oneri di smaltimento a tonnellata – di portare a 100 euro il prezzo.

ACCELERA ANCHE LO STIR DI PIANODARDINE. La spending review della Provincia ha permesso di agire su tutte le voci di costo, puntando a migliorare la resa dell’impiantistica. Buonopane ha annunciato l’attivazione della seconda linea produttiva presso l’ex Stir di Pianodardine, dove sarà possibile acquisire nuovi ordinativi che miglioreranno il fatturato e ridurranno il carico tariffario sui cittadini. Altre economie strutturali derivano dalla revisione delle consulenze legali, con una sforbiciata pari a 400 mila euro l’anno. Ora tocca all’Ente d’ambito decidere come amministrare la nuova realtà industriale realizzata negli ultimi cinque mesi. Il sindacato, che ha indetto uno sciopero di due giorni in difesa di Irpiniambiente, non ha dubbi.


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