Il Governo garantisce un futuro per IIA a Bologna e Flumeri, ma entra il privato

Tavolo tecnico per Industria Italiana Autobus presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy. La nota dell'ex deputato arianese Generoso Maraia

L'ingresso alla sede del Ministero per lo Sviluppo Economico

Il Governo garantisce un futuro per IIA a Bologna e Flumeri, dopo aver indicato nuovi vertici e l’impegno assunto lo scorso 24 maggio dal Sottosegretario con delega alle crisi industriali, Fausta Bergamotto, nel corso dei confronti al MIMIT (Ministero delle Imprese e del Made in Italy), sulla vertenza IIA. Il produttore di pullman nei due stabilimenti di Bologna e Flumeri in Irpinia, deve affrontare il mercato. Industria Italiana Autobus va avanti, ma non restando completamento in mano pubblica. L’arrivo dei privati appare ormai deciso, osserva l’ex deputato Generoso Maraia, commentando l’eco dell’incontro tecnico odierno al Ministero delle Imprese e del Made in Italy per discutere il futuro della società Industria Italiana Autobus. Di seguito la sua nota


I TEMPI SONO MATURI PER LA NASCITA DEL POLO DELL’AUTOMOTIVE IN VALLE UFITA

Nota di Generoso Maraia | Già Deputato

Generoso Maraia

Oggi si è svolto presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy l’ennesimo tavolo per Industria Italiana Autobus. Grazie alle interlocuzioni con i gruppi parlamentari continuo a seguire da vicino le sorti di questa azienda e ringrazio l’on Rotondi per la disponibilità mostrata. Sembrerebbe che il Governo sia convinto di continuare ad investire in quella che è un’azienda, ad oggi, quasi 100% proprietà proprio del Ministero del Made in Italy. Questa è un’ottima notizia che garantisce la continuità nella produzione anche dei nuovi bus elettrici. Quella cattiva, se così la possiamo chiamare, è che questa azienda continua ad aver bisogno di un partner industriale o finanziario. Condivido e comprendo le preoccupazioni degli operai e dei sindacati con un distinguo: anche io concordo con la necessità che il Governo continui a rimanere all’interno della compagine societaria ma con un socio privato serio. La Valle Ufita come futura Automotive Valley non è l’ennesimo slogan, è già realtà non solo con l’unica grande azienda che produce bus in Italia ma anche con aziende che producono treni, tram e componentistica. L’investimento in Valle Ufita è un investimento redditizio per tante ragioni che vanno dalla specializzazione degli operai alla Zona Economica Speciale fino all’investimento più grande per Ferrovie dello Stato nella Stazione dell’Alta Capacità Hirpinia. Nei cinque anni che ci precedono questa azienda è stata messa nelle condizioni di avere uno stabilimento nuovo e più di mille bus da produrre in portafoglio. Ora il Ministero, dopo aver garantito la produzione, deve continuare nelle interlocuzioni con soggetti credibili evitando di perdere tempo con avventurieri che personalmente ho sempre contrastato. I tempi sono maturi perché c’è un piano industriale ed è presente negli oltre 3000 bus finanziati dal PNRR, che si aggiungono agli altri 2 Miliardi concessi a Regioni ed enti locali per la transizione ecologica del trasporto pubblico locale. Non è una sfida semplice, ma ci sono tutte le condizioni per poterla vincere.


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Il Governo garantisce un futuro per IIA a Bologna e Flumeri. Il 9 marzo la ricapitalizzazione. Si è concluso in serata il confronto presso il MIMIT

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