Calano i negozi al dettaglio ad Avellino, Caserta e Salerno. I dati Confcommercio

La fotografia nell'ultimo decennio della desertificazione commerciale nei centri urbani della Campania diffusa da Confcommercio Imprese per l'Italia. Il rapporto

Interno di un negozio di abbigliamento

Calano i negozi al dettaglio ad Avellino, Caserta e Salerno, secondo i dati elaborati dall’Ufficio Studi di Confcommercio, che vede una maggiore tenuta a Benevento. Sono il capoluogo irpino e il suo territorio provinciale a risentire maggiormente del trend negativo. Confcommercio conta 151 attività di vicinato perse in dieci anni ad Avellino, dove nel 2012 erano attivi 862 negozi di vicinato, a fronte dei 711 accertati nel 2022. Il calo riguarda tutte le province della Campania, come riporta la tabella diffusa da Confcommercio Imprese per l’Italia – Campania – Distretto d Avellino.


Le cifre

Calano i negozi al dettaglio ad Avellino, Caserta e Salerno. I dati Confcommercio

«I negozi di vicinato forniscono un servizio indispensabile ai cittadini e sono una garanzia di vivibilità e sicurezza delle nostre città», spiega il Presidente Confcommercio Campania Pasquale Russo, rappresentando il rischio sociale e culturale connesso alla desertificazione del commercio urbano. «Il nostro tessuto commerciale, cosi vario e diffuso, è una componente fondamentale dell’identità dei nostri centri urbani: le nostre città sarebbero irriconoscibili senza quella fitta trama di negozi caratteristica della cività urbana italiana».


IL RAPPORTO

Desertificazione del commercio: i dati elaborati dall’Ufficio Studi di Confcommercio

La targa di Confcommercio all’ingresso della sede avellinese dell’Ascom

C’era una volta il commercio: questo in estrema sintesi il “quadro” che emerge dalla consueta analisi dell’Ufficio Studi Confcommercio sulla demografia d’impresa nelle città Italiane. Negli ultimi 10 anni sono sparite quasi centomila attività di commercio al dettaglio e oltre quindicimila imprese di commercio ambulante. Crescono gll alberghi e ristoranti, ma senza riuscire a compensare le riduzioni del commercio. Anche in Campania il quadro è fortemente critico. Mentre a Napoli Il commercio al dettaglio si è mantenuto stabile con 30.000 esercizi attivi (anche in virtù del boom turistico della città). nei principali centri urbani della regione, tra il 2012 ed il 2022, una percentuale oscillante tra Il 10 ed il 20 % degli esercizi commerciali ha chiuso definitivamente. Queste le cifre: a Salerno in 10 anni hanno chiuso 71 negozi su 300 nel centro storico, e 400 su 1900 nel resto della città: un calo pari al 20%. A Caserta si è passati da 1081 esercizi aperti nel 2012 (di cui 521 nel centro storico) a 927 nel 2022 (462 nel centro storico). Calo drammatico ad Avellino, dove si passa dai 862 negozi del 2012 ai 711 del 2022. Meno marcato il calo a Benevento, da 784 negozi nel 2012 a 705 nel 2022.


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Avellino, Benevento, Caserta, commercio, Confcommercio Imprese per l’Italia – Campania – Distretto d Avellino, Negozi di vicinato, Salerno, Ufficio Studi di Confcommercio

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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