Nelle stesse ore in cui il commissario regionale del Partito Democratico ha emanato il Regolamento per le procedure dei Congressi provinciali PD in Campania a partire dai Circoli, contestualmente alla elezione del Segretario e dell’Assemblea Regionale, Enzo De Luca interviene per chiedere «una svolta morale nel partito di Avellino».
In un’intervista rilasciata al Quotidiano del Sud, il componente irpino della Direzione nazionale del Partito Democratico segnala la ‘questione’ della Federazione provinciale di Avellino. Premettendo che il partito è passato dal commissariamento diretto del Nazareno a quello indiretto di un congresso celebrato senza la partecipazione degli iscritti – argomenta in sostanza – ritiene necessaria l’assise con effetto immediato. Enzo De Luca ritiene ormai superato l’accordo unitario, che portò a proclamare «ma non ad eleggere» un gruppo dirigente in una fase di emergenza, alla vigilia di scadenze elettorali perentorie. In questo senso, considera non affidabile e rappresentativo il tesseramento dello scorso anno, per diverse ragioni. In primo luogo, per le contestazioni mai risolte nel merito a proposito di una cospicua parte delle adesioni registrate, con riferimento a quelle contestate già dal nazionale e altre giudicate da una parte del partito non compatibili con il regolamento. Considera quel tesseramento non rappresentativo della comunità democratica irpina, perché realizzato frettolosamente ‘on line’ a scapito di quello concluso solo pochi mesi prima, accantonato a pochi giorni dalla celebrazione di un congresso organizzato pe mesi dal commissario in carica su mandato nazionale. Infine, De Luca registra una forte discrepanza tra aderenti e militanti effettivi, che a suo avviso delegittima gli organismi dirigenti in carica. «Una parte del partito alle ultime elezioni ha votato contro il Pd», ha dichiarato testualmente, con riferimento anche alla fuoriuscita di rappresentanze politiche, istituzionali e militanti nelle settimane precedenti il voto per Camera e Senato.
«DAI CONGRESSI PROVINCIALI FORZA A BONACCINI PER IL NUOVO PD». Alla vigilia della assemblea costituente di sabato, De Luca spiega di sostenere la candidatura alla segreteria nazionale di Stefano Bonaccini perché l’unica in grado di comporre in un progetto di rilancio le tre ispirazioni culturali del Pd: il cattolicesimo democratico, la tradizione riformista e l’ambientalismo. Per il Presidente dell’Osservatorio Regionale sui Rifiuti in Campania, va riorganizzato nella trasparenza, nella legalità e nella lealtà ai valori fondamentali costituzionali e fondativi del Pd un partito, che deve poter assolvere ai doveri stabiliti dall’articolo 49 della Carta. I partiti devono tornare ad essere il luogo dove i cittadini si incontrano per partecipare direttamente e attivamente alla vita del Paese, concorrendo attraverso le istituzioni al progresso civile, sociale, culturale ed economico, conclude, facendo appello agli uomini e alle donne del Pd. «Resto convinto che le idee camminano sempre sulle gambe degli uomini», dichiara al Quotidiano del Sud. «Mi piace a proposito ricordare David Sassoli, che spesso è stato qui in Irpinia: uomo esemplare delle istituzioni, modello d etica pubblica, di appartenenza, fedele ai valori in cui credeva».
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