I vini d’Irpinia sbarcano a New York e sulle reti Rai

LA PRESIDENTE TERESA BRUNO: «CRESCONO LE ADESIONI E LA FIDUCIA». Progetto di internazionalizzazione promosso dal Consorzio di tutela che ha approvato ad Avellino il bilancio di previsione 2023

I vini d’Irpinia sbarcano a New York e sulle reti Rai con un progetto di internazionalizzazione promosso dal Consorzio di tutela. Il programma è stato illustrato martedì pomeriggio presso la sala blu del Carcere Borbonico di Avellino, dove si è tenuta l’assemblea dei soci del Consorzio di Tutela dei vini d’Irpinia. I soci hanno approvato il bilancio di Previsione 2023, presenti «il Presidente e l’intero Consiglio di Amministrazione, il commercialista dott. Picariello, il segretario Giuseppe Iannone e una folta platea di soci che hanno salutato con viva soddisfazione l’approvazione unanime di un bilancio di previsione che passa da circa 80mila ad oltre 280mila euro, segnando un incremento di crescita del 213%», si legge in una nota diffusa dal Consorzio.

Teresa Bruno

UN BRAND INTERNAZIONALE PER I VINI D’IRPINIA. Prima del voto sul bilancio di previsione, la breve relazione della Presidente Bruno che ha condiviso le strategie del Consorzio per il 2023 con particolare riferimento ai progetti definiti e appena approvati da Regione Campania e MIPAF. In particolare, il progetto OCM internazionalizzazione, per 54mila euro, rivolto al mercato statunitense. «Nel prestigiosissimo Tribeca theater, New York city, Il consorzio metterà in scena le denominazioni DOC e DOCG Irpine. Una straordinaria occasione di scambio e confronto con stampa internazionale ed importatori, anche attraverso degustazioni alla ceca, con il supporto del GRUPPO ITALIANO e di Gianfranco Sorrentino, oltre che di Brand Ambassador che collaborano già con rinomati consorzi Italiani», si spiega. Consegnato a Settembre, il progetto MIPAF per 144mila euro di investimento è rivolto al territorio Italiano, «con lo scopo di innalzare la percezione delle nostre denominazioni in Italia. L’Irpinia sarà protagonista con masterclass e programmi formativi, messaggi promozionali sui canali televisivi e radio della RAI». Inoltre, il Consorzio ha presentato «ma non inserito nel bilancio preventivo in quanto non ancora approvato», il Progetto di Filiera SIVITIS, articolato su tre anni di attività, con un finanziamento al 100% a fondo perduto.

LA PRESIDENTE TERESA BRUNO: «CRESCONO LE ADESIONI E LA FIDUCIA». Da segnalare, infine, un risultato estremamente significativo. Sono oltre 70, infatti, le nuove adesioni raccolte dal Consorzio di Tutela dei vini d’Irpinia nel corso di questi mesi. Il segno tangibile del cambio di passo che la nuova governance ha saputo imprimere al Consorzio nel corso di questi mesi. Una crescita di fiducia che va di pari passo con i numeri del previsionale appena approvato e la concretezza delle strategie messe in campo. Per la Presidente Teresa Bruno cresce la fiducia, ma serve maggiore concretezza nelle attività promozionali.  «Dobbiamo far conoscere la nostra Irpinia ad un pubblico più ampio, in Italia e all’estero. Troppo spesso i nostri vini destano stupore al palato del degustatore, questo non va più bene. Le nostre denominazioni non possono continuare ad essere piacevole sorpresa, ma globale certezza di qualità e di longevità»


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