Comizio affollato ad Avellino per Conte questa mattina. Ad accogliere la manifestazione elettorale del Movimento Cinque Stelle c’erano alcune centinaia di persone. Sul palco con lui il deputato uscente e ricandidato Michele Gubitosa, il Sottosegretario in carica Carlo Sibilia e Stefano Patuanelli. Con loro ha trovato il consigliere regionale Vincenzo Ciampi e il consigliere comunale Ferdinando Picariello, tra gli altri esponenti locali del Movimento. Per l’ex Presidente del Consiglio un ritorno piacevole nel Capoluogo, dove era già stato in visita da Premier, per ricordare Fiorentino Sullo, peraltro su invito dell’attuale candidato alla Camera del Centrodestra ad Avellino, Gianfranco Rotondi.

L’AGENDA SOCIALE E GLI INVESTIMENTI. A poche ore dal suo intervento a Napoli, con incontri nei quartieri popolari di San Giovanni a Teduccio e Barra, anche ad Avellino ha cercato il dialogo con la gente comune, soffermandosi sui problemi sociali che aggrediscono le famiglie: il caro energia, l’inflazione e i prezzi alle stelle, il Reddito di cittadinanza. Spunti per andare contro il Partito Democratico e il segretario nazionale Enrico Letta, cui Conte rimprovera il salto compiuto tra i Governi Conte II e Draghi. Rivendicando i risultati del suo Governo, ha contestato ai Democratici di aver abbandonato l’impegno sui temi sociali per sposare l’agenda Draghi e il salario minimo «con cui un lavoratore può pagarsi la colazione la mattina». Il leader pentastellato ha ricordato che il suo Governo ha chiuso l’accordo in Europa sul Next Generation Eu, ottenendo le risorse su cui è stato elaborato l’attuale Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), «che oggi il Centrodestra vuole utilizzare, dopo aver provato ad affossarlo nelle aule parlamentari italiane ed europee». In questo scenario, si propone come forza di governo, ma chiude ad ogni possibile futura collaborazione con Enrico Letta, rivendicando l’equilibrio e la serietà del suo impegno al governo. La vittoria sulla pandemia, il Recovery Fund, il sostegno sociale ai meno abbienti, le politiche per il lavoro e perché lo ha perso ed una percentuale di impegni mantenuti pari all’80%, i punti forti del suo bilancio.

«NÉ CON LETTA NÉ CON SALVINI E MELONI: IL VOTO UTILE È AL M5S». Nel merito della campagna elettorale, Conte si è scagliato contro la logica del voto utile proposta dal Centrosinistra, esprimendo le proprie riserve su una legge elettorale che giudica inadeguata. Ma ha ammonito a scegliere con pragmatismo chi votare, disegnando all’orizzonte una scelta che non ammette dubbi. La proposta della Destra somiglia ad una restaurazione, che vuole ripristinare vitalizi e immunità, imbavagliando la magistratura, pronti a realizzare una grande ammucchiata in Parlamento.

RIPARTO SANITARIO CALCOLATO SUL LIVELLO NAZIONALE. Guardando al futuro, ha strizzato l’occhio al Governatore della Campania, citando uno dei suoi principali obiettivi: il recupero del gap nella distribuzione delle risorse sanitarie pro capite. La proposta di Conte è di fissare un unico parametro nazionale, i ‘Livelli Essenziali di Prestazioni’, e poi calarlo nei diversi contesti regionali, superando l’attuale gap che vede tra le regioni più penalizzate la Campania.
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