Per i precari della Sanità campana arriva la proroga dei contratti al 31 dicembre e la stabilizzazione dal 2023. Pietro Antonacchio, Reggente della CISL FP Irpinia-Sannio, annuncia che l’accordo unitario è stato raggiunto tra la Regione e le sigle sindacali. Ora si accelerano tempi e procedure per garantire a tutto il personale a termine l’ingresso negli ospedali e nelle aziende sanitarie. Nei dettagli l’intesa è illustrata da Pietro Antonacchio, Reggente della CISL FP Irpinia Sannio. Di seguito la nota
ACCORDO PER LA STABILIZZAZIONE DEI PRECARI IN SANITÀ. SI POSSONO STABILIZZARE TUTTI GLI EROI COVID
Nota di Pietro Antonacchio | Reggente della CISL FP Irpinia Sannio
Un accordo importante quello siglato in Regione Campania in data 11 luglio tra organizzazioni sindacali e la Direzione Generale Tutela della Salute e Coordinamento SSR. Alla luce di due fattori di cambiamento. Il primo che riguarda la stabilizzazione del personale sanitario e socio sanitario che ha maturato i requisiti dei 18 mesi previsti dalla legge di bilancio entro il 30 giugno 2022. L’altro che lo spostamento delle date entro le quali poter fare ancora i percorsi di stabilizzazione con concorsi riservati del 50 per cento dei posti per gli atri aventi diritto in quanto assunti mediante procedure diverse, potranno slittare e concludersi entro il 31 dicembre 2024. Percorsi non differenziati ma applicabili contestualmente e simultaneamente. Ovviamente le procedure dovranno essere attenzionate in ogni azienda poiché vige il vincolo finanziario e la compatibilità economica finalizzata ai reclutamenti nell’ambito dei piani triennali dei fabbisogni di personale approvati dalla Regione Campania. Per le aziende sanitarie dell’Irpinia Sannio sono ampie le possibilità di stabilizzare tutti gli operatori sanitari e socio sanitari. Infatti, per l’Azienda Ospedaliera Moscati risultano aventi diritto all’applicazione della legge Madia, (posseggono cioè i requisiti dei 36 mesi) solo 2 dirigenti nel mentre per tutte le altre non vi sono operatori interessati. Per quanto attiene ai requisiti dei 18 mesi all’Azienda Ospedaliera Moscati, a fronte di una carenza di organico definita nel piano dei fabbisogni triennali relativi agli anni 2020/2022, abbiamo a fronte di una necessità assunzionale per 173 dirigenti, 101 operatori del comparto e 99 operatori socio sanitari (OSS), abbiamo un numero di operatori aventi diritto rispettivamente di 9 per la dirigenza, 39 per il comparto e 38 per gli OSS. Per la ASL di Avellino invece, a fronte di una carenza di 125 unità della dirigenza sanitaria, 109 unità del comparto e 83 OSS, hanno diritto alla stabilizzazione 5 dirigenti, 21 operatori del comparto sanitario e 25 OSS. Stessa situazione si manifesta per la ASL di Benevento con una carenza di 47 dirigenti, 105 operatori del comparto e 20 OSS e rispettivamente aventi diritto 2 per la dirigenza, 25 per il comparto e 17 OSS. Per l’Azienda Ospedaliera San Pio i numeri sono sempre favorevoli alla stabilizzazione per tutti i lavoratori che si concentrano all’interno del comparto con un fabbisogno di 93 unità e soli 2 operatori aventi diritto. Ne deriva che gli aventi diritto alla stabilizzazione sono sempre inferiori al fabbisogno previsto. Inoltre con l’accordo si sancisce che tali procedure sono prioritarie e prevalenti rispetto alle ordinarie forme di reclutamento per il medesimo profilo professionale.
Documentazione
La nota unitaria
«FINALMENTE SI VA ALLA STABILIZZAZIONE PRECARI DELLA SANITÀ CAMPANA». Finalmente con l’accordo di oggi si avvia un percorso serio di stabilizzazione di tutto il personale precario, sia di quello relativo al d.l.gs. 75 comma 1 e 2 e sia della legge 234/2021 comma 268 lettera b, alla proroga di tutto il personale precario al 31/12/2022. L’accordo ha definito linee guida che a breve saranno inviate a tutti i direttori generali delle aziende e degli enti del S.S.R. Abbiamo condiviso di imprimere una forte accelerazione ai processi di stabilizzazione. Nell’esprimere un giudizio positivo sull’accordo raggiunto, le scriventi saranno fortemente impegnate a vigilare con attenzione a tutti i livelli aziendali e regionali, sul pieno rispetto di quanto previsto dalle linee guida concordate. L’accordo, altresì, prevede l’istituzione di un tavolo di confronto periodico sia per la verifica dell’attuazione dell’intesa e il superamento di eventuali criticità applicative sia per aprire un confronto sui processi di internalizzazione nel perimetro della legge 234 comma 268 lettera c.
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