Il frantoio Nata Terra nella guida all’extravergine di Slow Food Italia 2022

«VINTA LA SFIDA DELL'AGRICOLTURA BIOLOGICA E SOCIALE». La Cooperativa sociale Osiride annuncia riconoscimento come presidio slow food

Il frantoio Nata Terra entra nella guida all’extravergine di Slow Food Italia 2022. È stato riconosciuto come presidio slow food ed inserito nella guida tra le varie eccellenze.

Il frantoio Nata Terra nella guida all’extravergine di Slow Food Italia 2022

L’ORIGINE DELL’EXTRAVERGINE ‘NATA TERRA’. Si tratta di «un risultato importante, che premia l’impegno di realizzare un prodotto di qualità, non solo dal punto di vista agroalimentare», fa sapere ‘Nata Terra’, ricordando la sua origine. «Nasce da un progetto di agricoltura sociale della Cooperativa sociale Osiride, che coltiva i propri ulivi tra le colline sidicine e sessane, nel territorio che dalla Campania si estende fino a quello aurunco del basso Lazio. L’olio Nata Terra deriva da cultivar autoctone come il Leccino, l’Itrana, la Frantoiana e la Sessana. Sono tre le tipologie di olio prodotte a marchio Nata terra: olio extra vergine fruttato leggero, olio extra vergine fruttato medio e olio extra vergine fruttato intenso».

Il frantoio Nata Terra nella guida all’extravergine di Slow Food Italia 2022

IL RICONOSCIMENTO.  L’azienda sottolinea anche che «il riconoscimento come presidio slow food attesta il rispetto di rigorosi principi di tutela ambientale, con verifiche dell’impatto dell’olio sulla salute e la sostenibilità». Il risultato si somma quest’anno a quello già maturato nel corso del 2022: il marchio Nata Terra è entrato a far parte della Lodo Guide – una guida internazionale dei migliori oli extravergine d’oliva nel mondo – con un punteggio di 90/100.

LA COOPERATIVA SOCIALE OSIRIDE: VINTA LA SFIDA DELL’AGRICOLTURA BIOLOGICA. «Si tratta di un grande risultato, che arriva dopo un duro lavoro nei campi e nel frantoio. Abbiamo studiato molto e sperimentato, nel rispetto della terra. Il perimetro dentro cui il progetto ha preso piede è quello dell’agricoltura sociale: abbiamo generato economia, sostenendo la valorizzazione di un territorio complesso», afferma Ciro Maisto, presidente della cooperativa sociale Osiride. «La terra che accoglie gli uliveti è stata sottratta allo sfruttamento intensivo, a favore di metodi di agricoltura biologica. Trattandosi, inoltre, di un progetto di agricoltura sociale, l’intero ciclo di produzione, dalla cura degli ulivi fino alla raccolta e alla trasformazione delle olive, coinvolge uomini e donne che la legge definisce svantaggiati». Maisto conclude ricordando che «in un territorio ad essere sfruttato non è solo il terreno, ma soprattutto le persone», per questo «la cooperativa applica tutte le tutele previste dal CCNL rispettando i tempi di ognuno». Il marchio Nata Terra ha ottenuto nel 2022 anche il riconoscimento EVO IOOC Italy 2022 – Gold Medal, tra i primi cinque concorsi internazionali sull’olio extravergine e primo in Italia.


Per info e ordinazioni: https://www.nataterra.it/


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