«Non privatizzare l’Alto Calore», appello di Sinistra Italiana ai Sindaci

Monito contro il rischio di superamento della gestione pubblica reso possibile dal Disegno di Legge “Concorrenza”. ​La lettera aperta

«Non privatizzare l’Alto Calore» e la gestione idrica pubblica. Sinistra Italiana lancia un appello ai Sindaci  perché si associno alla battaglia in corso nel Paese contro il Disegno di Legge “Concorrenza”, rivendicando «innanzitutto attraverso un ruolo partecipativo dei Comuni, una fase di concreto risanamento e rilancio» per non privatizzare con l’Alto Calore il sistema integrato delle acque della Campania. ​Di seguito la lettera aperta.


Appello ai Sindaci e ai Consigli comunali della Provincia di Avellino L’acqua è un bene comune da non privatizzare

Nota di Sinistra Italiana Avellino

Le finestre della presidenza nella sede dell’Alto Calore Servizi al corso Europa di Avellino

Il Disegno di Legge “Concorrenza” è un collegato della Legge di Bilancio 2021 che è parte integrante delle cosiddette “riforme abilitanti” concordate con l’Unione Europea per accedere alle risorse finanziarie del “Recovery Plan” . Attraverso di esso si mette in regime di attuazione la filosofia che è alla base di una logica governativa italiana ed europea che ritiene strategica la centralità della concorrenza in un ambito di mercato di una grande parte dei servizi pubblici locali, sia di rilevanza economica ma anche sociale, logistica, energetica, ambientale e finanche sportiva-ricrerativa. La preoccupante novità sta nel rendere ordinaria la gestione di questi servizi comunali attraverso il ricorso al mercato, dove, cioè, dei soggetti economici privati concorrono alla gestione dei servizi comunali. Si giunge, pertanto, al paradosso che l’Ente locale, che per sua natura si occupa del pubblico, debba giustificare il ricorso alla gestione diretta, prevedendo, inoltre, un insieme di procedure che devono esplicitare il perché non si è ricorsi al mercato sottoponendo tale relazione all’Antitrust rinnovando annualmente il pronunciamento per la gestione pubblica. In tal modo siamo di fronte a un vero e proprio snaturamento delle funzioni pubbliche e dei ruoli sociali riservati ai comuni, che, così facendo, non sono messi più nelle condizioni di garantire i diritti fondamentali delle comunità, trasformandoli di fatto i terminali operativi di interessi finanziari di privati. Questo DDL pone un macigno sull’esito del Referendum che nel 2011 che ha visto la maggioranza assoluta degli italiani votare contro la privatizzazione dei servizi pubblici locali, La campagna nazionale lanciata dal “Forum Nazionale dei movimenti per l’acqua” , che facciamo nostra in un costruttivo spirito collaborativo, si pone il concreto obiettivo di far schierare gli organismi elettivi degli Enti locali contro questo provvedimento che ha raccolto in tutta Italia centinaia di adesioni da parte di comuni, reti associative, di movimenti e sindacati. Per questo viene proposto un ordine del giorno che attraverso il voto dei Civici Consessi, o dei loro organismi esecutivi, producano delle delibere per chiedere lo stralcio dell’art. 6 del decreto in questione. In questa giornata di mobilitazione nazionale chiediamo ai Sindaci e ai Consigli comunali della provincia di Avellino di procedere a una ravvicinata convocazione delle loro assemblee e organismi elettivi per deliberare l’ordine del giorno in allegato. A tal riguardo per Sinistra Italiana tale impegno si associa a quella che da tempo si sta conducendo perché si avvii, innanzitutto attraverso un ruolo partecipativo dei Comuni, una fase di concreto risanamento e rilancio dell’Ente idrico irpino e del più generale sistema integrato delle acque della Campania. ​


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