Operazione dei Carabinieri contro le truffe, 59 arresti da Napoli a Genova ad Avellino

Blitz nella notte dal Comando Provinciale di Genova, supportato dai militari di altri 13 città nell'ambito dell'indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli. Contestato agli indagati un illecito di circa 1 milione e mezzo di euro. Sequestrati immobili, società e denaro per 2 milioni e 700mila euro

Sono stati eseguiti 59 arresti in 14 città nell’ambito di una operazione dei Carabinieri contro le truffe. Il blitz ha visto impegnato il Comando Provinciale dell’Arma di Genova, supportato dai  militari di Napoli e di Salerno, Varese, Venezia, Roma, Frosinone, Latina, Milano, Brescia, Lodi, Novara, Avellino, Pordenone. L’attività investigativa dei Carabinieri ha permesso di contestare agli indagati 70 episodi di truffa, per un conseguito profitto illecito complessivo di circa 1 milione e mezzo di euro. Sono stati sequestrati immobili, società e denaro per 2 milioni e 700mila euro. Bloccato anche un appartamento adibito a stamperia insieme a numerosi apparati informatici per la stampa professionale di banconote, documentazione contabile e titoli bancari/postali. Sono finite in carcere 46 persone e altre 13 sono ristrette ai domiciliari. Sono ritenuti appartenenti a tre sodalizi criminali specializzati nella commissione di truffe operanti su gran parte del territorio nazionale.

La sede della Procura della Repubblica di Napoli

L’INDAGINE. Le indagini sono iniziate nel 2018, quando a Genova un cittadino ha denunciato ai Carabinieri di aver subito una truffa nell’ambito della compravendita di un’auto di lusso. Di qui il filone di indagine che si è allargato a numerose città italiane. Gli illeciti sono riferiti alla compravendita on-line di autovetture di pregio e all’importazione dall’Europa orientale di olio industriale a mezzo cisterne accompagnate da false bolle di trasporto. Secondo quanto riferito, l’olio stoccato in un deposito presente nell’area di Salerno veniva miscelato con il gasolio allo scopo di allungarne la quantità per incrementare i ricavi derivanti dall’erogazione al dettaglio in nove impianti di distribuzione che sono nelle province di Napoli e Salerno, controllati dai truffatori.

Carabinieri in azione

Secondo quanto emerso dall’indagine, i proventi di tali attività sarebbero stati reimpiegati progressivamente nella costituzione di società-cartiere operanti nel settore, nei cui capitali confluivano anche i numerosi beni immobili e mobili acquistati nel tempo dal sodalizio per riciclare il denaro.

CLONAZIONE DI BUONI FRUTTIFERI, COINVOLTI DIPENDENTI DELLE POSTE. L’operazione dei Carabinieri contro le truffe ha riguardato anche dipendenti delle Poste. Tra le attività sotto indagine gli indebiti accessi agli archivi informatici delle Poste da parte di alcuni dipendenti ora indagati. Avrebbero individuato e fornito i nominativi di persone anziane o emigrate all’estero titolari di buoni fruttiferi a lunga scadenza o emittenti vaglia postali d’ingente valore. I buoni ed i vaglia venivano successivamente clonati ed incassati da soggetti compiacenti, in luogo dei legittimi titolari/beneficiari, utilizzando documenti falsi.

 

 

 

 

 

 

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