Ciclo integrato dei Rifiuti in Campania, coordinamento per gli enti d’ambito

Il Presidente dell’Osservatorio Regionale Enzo De Luca ha riunito ieri a Napoli i Presidenti degli Eda in vista degli affidamenti. «Accelerare su raccolta differenziata e impiantistica abbattendo i costi per famiglie e imprese»

I 7 enti d’ambito della Campania si preparano ad affidare la gestione del Ciclo integrato dei Rifiuti in Campania all’interno dei rispettivi territori di competenza. In vista di questo riassetto operativo dei servizi l’Osservatorio presieduto da Enzo De Luca ha riunito ieri a Napoli i presidenti degli Enti d’Ambito, per approfondire l’andamento attuale della raccolta differenziata sui rispettivi territori di competenza, la situazione impiantistica anche in fase di programmazione e lo stato delle procedure di affidamento delle nuove gestioni.

Ciclo integrato dei Rifiuti in Campania, riuniti dall’Osservatorio Regionale (ORGR) le rappresentanze de 7 enti d’ambito

L’AUDIZIONE A NAPOLI: «SI RENDE COMPIUTA LA RIFORMA REGIONALE DEL 2016». L’audizione è stata convocata alla vigilia della attuazione della Carta dei Servizi, che fissa le regole e gli standard qualitativi della gestione ambientale. Lo scopo è di tutelare gli interessi e i diritti degli utenti, assicurando in tutti gli ambiti ottimali in maniera uniforme il rispetto dei principi di efficacia, efficienza ed economicità. Il Presidente dell’ORGR ha richiamato le rappresentanze locali alla massima responsabilità, in un momento decisivo per il compimento della riforma disegnata in Campania dal Governo e dal Legislatore fin dal 2016.

ENZO DE LUCA. «UN CICLO INTEGRATO RIFIUTI LEGALE E SOSTENIBILE». De Luca ha espresso l’auspicio di un riassetto tempestivo della gestione. «Occorre finalmente completare il percorso di riassetto locale della governance», ha esordito. «Il miglioramento dell’efficienza e l’abbattimento dei costi per famiglie e imprese sono obiettivi fondamentali, che impegnano tutti a dare un tempestivo e non più rinviabile contributo di responsabilità e innovazione». In questo scenario, ha ricordato che «legalità e sostenibilità sono i principi cardine su cui i Sindaci nella forma associata degli EdA dovranno costruire nei prossimi giorni, settimane e mesi, il nuovo ciclo integrato dei rifiuti», segnalando che «sulla raccolta differenziata occorre raggiungere gli obiettivi stabiliti dal Governo regionale, equilibrando il gap ancora sussistente tra i diversi territori».

RACCOLTA DIFFERENZIATA, NAPOLI E AREA METROPOLITANA IN RITARDO. A questo proposito, il Presidente ha ripreso i dati relativi al 2020, nello scenario più generale del quadriennio 2016 – 2020. «Il ritmo di crescita in percentuale della raccolta differenziata è frenato dalle diverse velocità dei Comuni, nonostante il miglioramento che ha portato il dato complessivo dal 49% del 2015 al 54% attuale», ha evidenziato. «Analizzando la performance degli enti locali, constatiamo che al 2020 si riscontrano 309 Comuni oltre il 65% di raccolta differenziata, 195 sono quelli che superano il 45% e solo 47 i Comuni che hanno una percentuale inferiore al 45%». In questo quadro, emerge un fronte più critico decisivo per le sorti dell’intera Campania. «Ci sono 15 Comuni – tra i quali Napoli – che raccolgono il 26% della popolazione complessiva, ma non superano il 45% della differenziata. Occorre intervenire per migliorare la performance a vantaggio del milione e mezzo di residenti ricompresi su questi territori e, di conseguenza, dell’intera popolazione che abita entro i confini regionali».

IL COORDINAMENTO TRA GOVERNO REGIONALE E I 7 ENTI D’AMBITO. Di qui, l’esigenza di raccordare sui territori la programmazione e il nuovo assetto. Ribadendo quanto affermato nei giorni scorsi agli operatori ambientali, pubblici e privati, riuniti a Napoli dalla Camera di Commercio per approfondire le modalità di compilazione e di invio del Modello Unico di Dichiarazione ambientale – MUD 2022, De Luca ha annunciato l’impegno dell’ORGR per favorire il massimo coordinamento tra Governo Regionale ed Enti Locali. L’iniziativa, ha concluso, «rientra tra i principali compiti dell’Osservatorio, cui spetta favorire il massimo raccordo istituzionale inter provinciale e locale, a supporto del Governo della Campania, che è impegnato a raggiungere la chiusura del ciclo integrato dei rifiuti interamente sul territorio regionale entro la fine del 2023».


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