Green pass in Campania addio. Mascherine obbligatorie al lavoro. Le regole

CIRCOLARE MINISTERIALE E PROVVEDIMENTO REGIONALE: FINO AL 15 GIUGNO DISPOSITIVI DI PROTEZIONE RESPIRATORIA NECESSARI, ECCO DOVE. Terminato dopo due anni lo stato di emergenza, cadono molti obblighi per il contenimento del rischio sanitario, ma non tutti. Le regole

Palazzo Reale, Napoli

Il Green pass in Campania e in Italia non deve più essere esibito nei luoghi di lavoro e nei locali pubblici. Resta soltanto nel settore medico sanitario. Una ordinanza ministeriale proroga fino al 15 giugno, invece, l’obbligo per le mascherine in tutti i luoghi di lavoro (all’aperto e al chiuso), oltre che sui mezzi di trasporto (aerei, treni, navi e autobus), a scuola e nei luoghi di svago e attività culturali e di spettacolo. Le disposizioni ministeriali stabilite per uffici e aziende sono stati oggetto di un “atto di richiamo e raccomandazione all’obbligo dell’uso delle mascherine nei luoghi di lavoro pubblici e privati”, a firma del presidente Vincenzo De Luca. Le mascherine sono comunque raccomandate nei bar, nei ristoranti. Di seguito le regole.


LE REGOLE
  • OBBLIGO DELL’USO DI MASCHERINE SUI LUOGHI DI LAVORO. Il Presidente della Regione Campania ha richiamato con u provvedimento regionale tutti i datori di lavoro, del pubblico e del privato, all’osservanza delle norme di prevenzione sanitaria, in particolare riferite all’uso delle mascherine. Sulla base di quanto previsto nel provvedimento, fino al 15 giugno 2022, i titolari degli esercizi commerciali e di attività produttive, compresi gli alberghi, i ristoranti e i bar, sono tenuti ad assicurare il rispetto da parte del relativo personale del protocollo di sicurezza che impone l’uso delle mascherine in tutti i casi di condivisione degli ambienti di lavoro, quali i luoghi di riunione, le mense e le cucine. (Mascherine obbligatorie al lavoro, atto di richiamo e raccomandazione della Regione Campania | 5 maggio 2022).
  • MASCHERINE OBBLIGATORIE SUI MEZZI PUBBLICI DI TRASPORTO E NEI LUOGHI DI SPETTACOLO. Obbligo di mascherine Ffp2 negli ambienti al chiuso quali i mezzi di trasporto (lunga percorrenza e locali) e i luoghi dove si tengono spettacoli aperti al pubblico. Nei luoghi di lavoro i dispositivi di protezione delle vie respiratorie sono raccomandati ma non obbligatori (salvo specifici protocolli nelle singole aziende). Serve la Ffp2 per assistere agli spettacoli che si svolgono al chiuso: nei teatri, sale da concerto, cinema, locali di intrattenimento e musica dal vivo, quindi per seguire le competizioni sportive al chiuso.
  • MASCHERINE NELLE STRUTTURE SANITARIE E OSPEDALIERE. Le mascherine sono obbligatorie per tutti, addetti, utenti e visitatori, nelle strutture sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali. Sono incluse: strutture di ospitalità e lungodegenza, residenze sanitarie assistite (Rsa), hospice, strutture riabilitative e residenziali per anziani e non autosufficienti, tutte le strutture residenziali.
  • MASCHERINA NON OBBLIGATORIA: LE CATEGORIE ESENTATE. Non hanno l’obbligo di indossare la mascherina: i bambini di età inferiore ai sei anni; le persone con patologie o disabilita incompatibili con l’uso della mascherina e le persone che devono comunicare con una persona con disabilità; chi sta svolgendo attività sportiva.

  • GREEN PASS ELIMINATO QUASI PER TUTTO: ECCO DOVE. Il Green pass in Campania non va esibito nell’ambito del trasporto locale nè su aerei, navi, treni e pullman a lunga percorrenza. Non serve per teatri, cinema, concerti, all’aperto e al chiuso e in discoteca, alberghi e hotel, mostre e fiere. Ancora, non occorre più nelle palestre, piscine al chiuso, saune e soa, sale convegni e congressi. Matrimoni, battesimi e le altre feste religiose sono accessibili senza certificazione verde, esattamente come i corsi universitari in presenza e per i concorsi. Resta solo nel comparto sanitario.
  • IL GREEN PASS RAFFORZATO RESTA OBBLIGATORIO NELLA SANITÀ. L’obbligo di Green Pass rafforzato in Campania come in Italia resta in vigore per tutto il personale, medico, paramedico e amministrativo negli ospedali, nelle strutture mediche e cliniche private e nelle Rsa.

  • OBBLIGO VACCINALE NELLA SANITÀ FINO AL 31 DICEMBRE. Fino al 31 dicembre 2022 resta l’obbligo vaccinale con la sospensione dal lavoro per gli esercenti le professioni sanitarie e i lavoratori negli ospedali e nelle RSA; fino alla stessa data rimane il green pass per visitatori in RSA, hospice e reparti di degenza degli ospedali (oggi 2Gplus).
  • OBBLIGO VACCINALE FINO AL 15 GIUGNO PER OVER 50, INSEGNANTI PERSONALE DELLA SICUREZZA. Fino al 15 giugno l’obbligo vaccinale riguarda gli over 50 e il personale dei comparti scuola, sicurezza e difesa.
La Prefettura di Napoli
  • PROROGATE LE MISURE PER L’INGRESSO IN ITALIA. È stata disposta la proroga delle misure sugli ingressi in Italia: resta l’obbligo della vaccinazione anti Covid completa, o guarigione da meno di 6 mesi o test molecolare o antigenico per entrare dall’estero nel nostro Paese.
  • IMPIANTI SPORTIVI. Le capienze degli impianti sportivi sono al 100% all’aperto e al chiuso.

Strutture Emergenza

CAMPAGNA VACCINALE E CONTRASTO ALLA PANDEMIA, COORDINA L’UNITÀ AL COMANDO DEL GENERALE DELL’ESERCITO TOMMASO PETRONI. Il generale dell’Esercito Tommaso Petroni è il Direttore dell’Unità per il completamento della campagna vaccinale e per l’adozione di altre misure di contrasto alla pandemia. L’Unità è istituita presso il Ministero della Difesa e si coordina con il ministero della Salute. È composta da una parte del personale della struttura di supporto alle attività del Commissario straordinario per l’emergenza Covid e da personale in servizio al Ministero della Salute. Le funzioni vicarie del Direttore dell’Unità sono attribuite a Giovanni Leonardi, dirigente del Ministero della Salute. Dal 1° gennaio 2023 il ministero della Salute subentra nelle funzioni commissariali.

PERSONALE COVID FINO AL 15 GIUGNO. Il personale per l’emergenza viene prorogato fino alla fine delle lezioni e comunque non oltre il 15 giugno 2022. Per la proroga sono disponibili ulteriori 204 milioni, oltre le somme già stanziate.


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