I conti della Sanità campana resistono all’emergenza Covid-19. Il dato emerge dalla rilevazione che l’Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali) ha fatto del conto economico delle Regioni nel 2020 in materia di sevizio sanitario su base regionale.

L’andamento preso in considerazione riguarda l’anno 2020, il primo dell’emegenza sanitaria, che ufficialmente si è conclusa il 31 marzo di quest’anno. Le Amministrazioni regionali hanno presentato rapporti preoccupanti sul prosieguo, in particolare per il 2022, chiedendo al Governo e al Parlamento di intervenire riequlibrando conti che hanno risentito dello sforzo prodotto, nel secondo e terzo anno di pandemia. Nel primo anno di emergenza Toscana, Puglia, Calabria, Molise e Abruzzo hanno registrato un passivo di bilancio. La circostanza rappresenta una novità in due casi, Toscana e Abruzzo, visto che le altre avevano registrato un deficit già nel 2019. Con oltre 27 milioni di attivo (27.313.853), i conti della Sanità campana hanno resistito all’emergenza Covid-19 nell’anno del primo tragico impatto, i cui costi in vite e sofferenze umane non sono tuttora calcolabili, a tre anni dal primo caso, come nel resto del Paese.
2021 in Italia
Finanziamento del Servizio Sanitario Nazionale in relazione al Covid-19. (Fonte Agenas). Il livello del finanziamento del Servizio sanitario nazionale cui concorre ordinariamente lo Stato per l’anno 2021 è pari complessivamente a 122.060,83 milioni di euro, comprensivi di 664 milioni di euro destinati ai Fondi per l’acquisto dei medicinali innovativi e dei medicinali oncologici innovativi. Nel 2021 il finanziamento comprende risorse finalizzate per la gestione dell’emergenza Covid-19 per 1.785,45 milioni di euro. Per il triennio 2022-2024 la legge di bilancio 2022 ha previsto un incremento annuo di 2 miliardi, circa +1,6%. Andamento finanziamento SSN 2001-2024.
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