Rifiuti in Campania, arriva la Carta dei servizi per l’Ato

NEL DIRETTIVO ORGR ENTRANO 6 COMPONENTI ESTERNI, DI CUI 3 RAPPRESENTANTI DELLE ASSOCIAZIONI AMBIENTALI. Il Consiglio dell'Osservatorio presieduto dal sen. De Luca ha definito il programma delle attività per i prossimi mesi. Tra le priorità: la “Carta dei diritti e dei doveri dell'utente” e i Protocolli di Legalità con le Istituzioni locali

Arriva la Carta dei servizi per l’Ato della Campania e i sette enti d’ambito in cui si articola la governance dei rifiuti in Campania. Lo fa sapere l’Osservatorio Regionale sulla Gestione dei Rifiuti, riunito ieri al Centro Direzionale di Napoli dal presidente dell’ORGR, Enzo De Luca. La riunione ha visto la presenza del Direttore Generale “per il Ciclo integrato delle acque e dei rifiuti – Valutazioni e autorizzazioni ambientali”, Antonello Barretta.

Il Consiglio direttivo dell’Osservatorio Regionale sulla Gestione dei Rifiuti (ORGR) riunito il 7 aprile nella sede di Napoli, presso il Centro Direzionale

«L’ORGR si appresta ad accompagnare la fase cruciale del riordino in Campania del ciclo ambientale, operando in raccordo con l’Amministrazione Regionale, anche attraverso il dialogo e il confronto con gli ambiti territoriali, gli enti locali e i cittadini», afferma il Direttivo dell’Osservatorio attraverso una nota. Il Consiglio elaborerà e proporrà in tempi brevi la ‘Carta dei Servizi’ sui diritti e i doveri dell’utente all’interno degli ambiti territoriali. Di questo discuterà con le nuove rappresentanze degli Enti d’Ambito, convocate in audizione per acquisire lo stato delle procedure di affidamento del servizio integrato nei singoli territori.

NEL DIRETTIVO ENTRANO 6 COMPONENTI ESTERNI, DI CUI 3 RAPPRESENTANTI DELLE ASSOCIAZIONI AMBIENTALI. Ai lavori hanno partecipato per la prima volta anche i componenti esterni previsti dal Disciplinare, individuati con procedure pubbliche nelle scorse settimane. Nel dettaglio, si tratta dei tre esperti amministrativi e tecnico/scientifici Vincenzo Carullo (Economia Ambientale), Vincenzo Pugliese (Giurista dell’Ambiente), Antonino Di Palma (Amministrazione e Gestione dell’Ambiente), e dei tre rappresentanti delle associazioni ambientaliste e dei consumatori Marilù Cerciello (Difesa Utenti), Francesco Della Corte (Fare Verde Movimento Ecologista Europeo), Michele Buonomo (Legambiente Campania Onlus). I componenti esterni completano il Consiglio Direttivo, di cui fanno parte l’Assessore Regionale all’Ambiente, il Presidente della Commissione all’Ambiente del Consiglio Regionale, il Direttore Generale all’Ambiente della Giunta Regionale e il Direttore Generale dell’ARPAC.

UN PROTOCOLLO PER LA LEGALITÀ AMBIENTALE. Nel corso della seduta è stato discusso il Protocollo di Legalità che l’Osservatorio intende siglare con le istituzioni territoriali. «L’accordo propone lo scambio di informazioni e dati non sensibili relativi all’attività di gestione dei rifiuti in Campania, il potenziamento delle azioni comuni connesse alla corretta gestione dei rifiuti e alla tutela ambientale, quindi il reciproco sostegno, nel rispetto delle funzioni,  al fine di migliorare l’azione di contrasto ai reati ambientali connessi al territorio campano», si legge ancora, ricordando che un primo Protocollo d’intesa è stato sottoscritto il 24 marzo 2019 tra la Prefettura di Avellino – Ufficio Territoriale del Governo e l’Osservatorio sulla Gestione dei Rifiuti, che lo ha proposto.

«CICLO INTEGRATO COMPLETO IN CAMPANIA NEL 2023, L’ORGR AL FIANCO DELL’ASSESSORATO ALL’AMBIENTE». Il Presidente dell’ORGR, sen. Enzo De Luca, ha indicato il programma dei prossimi mesi. «LOsservatorio è pronto a fare la sua parte nel raccordare istituzioni, ambiti provinciali e locali per supportare il Governo della Regione Campania nellobiettivo di arrivare entro la fine del 2023 alla chiusura del ciclo integrato dei rifiuti interamente sul territorio», ha affermato. «Lapporto delle associazioni ambientaliste e delle migliori risorse professionali disponibili in Campania è prezioso per conseguire i risultati programmati in un settore chiave per la salute, lequilibrio ecologico e la competitività economica quale è quello della gestione ambientale».


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