Reti idriche nel Sannio e in Irpinia: Sandra Lonardo, appello in Senato

La senatrice componente del gruppo Misto per Noi Campani - Noi di Centro è intervenuta nell'Aula di Palazzo Madama per chiedere l'intervento del Ministro sul finanziamento dei progetti per il Distretto Calore Irpino

Occorre finanziare gli interventi necessari a ristrutturare e rendere efficienti le reti idriche nel Sannio e in Irpinia, sbloccando i progetti presentati per conto del Distretto Idrico Calore Irpino dalle società Alto Calore Servizi spa e Gesesa spa. Lo ha chiesto al Governo nell’Aula di Palazzo Madama la senatrice Sandra Lonardo, autrice nei giorni scorsi di una interrogazione nel merito dell’esclusione delle due società dal riparto del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR). Ricordando che «il territorio del Distretto Calore Irpino, corrispondente alle Province di Avellino e Benevento, rappresenta, con le sorgenti di Caposele, Cassano Irpino, Cesinali, Serino ed altre, presenti nella Provincia di Avellino, e con la Diga di Campolattaro presente nella Provincia di Benevento, uno dei bacini idrici più importanti d’Italia e d’Europa», la senatrice ritiene la decisione del Ministero lesiva dei diritti di milioni di cittadini tra Puglia e Campania, ma anche un danno per i territori. Di seguito il testo del suo intervento a fine seduta al Senato.

Reti idriche nel Sannio e in Irpinia, intervento della sen. Sandra Lonardo | componente del gruppo Misto: IDEA-CAMBIAMO!-EUROPEISTI-NOI DI CENTRO (Noi Campani)

Reti idriche nel Sannio e in Irpinia, intervenga il Ministro

Intervento nell’Aula del senato pronunciato dalla sen. Sandra Lonardo | componente del gruppo Misto: IDEA-CAMBIAMO!-EUROPEISTI-NOI DI CENTRO (Noi Campani)

Sorgenti del Calore a Cassano Irpino

Grazie PRESIDENTE, COLLEGHI, GOVERNO, nei giorni scorsi ho presentato all’attenzione del Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili una interrogazione, al fine di chiedere chiarimenti, ed eventuali e conseguenti urgenti interventi in autotutela, con riferimento alla decisione di non ritenere ammissibili le due richieste di finanziamento formulate nell’interesse delle aree interne della Campania, ed in particolare per il Distretto Idrico Calore Irpino, ovvero per le Province di Benevento e Avellino, per un importo pari a circa 56 milioni di euro, con riguardo all’Avviso pubblico avente ad oggetto la “Riduzione delle perdite nelle reti di distribuzione dell’acqua, compresa la digitalizzazione e il monitoraggio delle reti”. Tenuto conto che per esperienza posso dire che le interrogazioni non hanno quasi mai risposta, allora ho ritenuto far giungere la mia voce chiara e forte al Ministro, attraverso questo intervento di fine seduta. Il territorio del Distretto Calore Irpino- rappresenta, con le sorgenti di Caposele, Cassano Irpino, Cesinali, Serino ed altre, presenti nella Provincia di Avellino, e con la Diga di Campolattaro presente nella Provincia di Benevento, uno dei bacini idrici più importanti d’Italia e d’Europa, dai quali proviene la risorsa idrica servita oggi, e che verrà servita in misura sempre maggiore in futuro, a milioni di cittadini tra Puglia e Campania. Tale area interna della Campania non può essere solo depredata della propria preziosa risorsa idrica senza ricevere, quantomeno, la possibilità di migliorare l’efficienza delle reti di distribuzione dell’acqua presenti a servizio del territorio. Non si può condividere, pertanto, che tutto venga risolto con la laconica motivazione “la proposta NON RISULTA AMMISSIBILE atteso che l’EGA ha dichiarato di non aver ancora ultimato le verifiche in ordine alla conformità dell’affidamento”. L’Ente Idrico Campano aveva fornito ampi riscontri e rassicurazioni in proposito al Ministero e, in ogni caso, è assurdo che pur in presenza di proposte progettuali di ottimo livello non si ritenga neanche di valutare le stesse nel merito per inserirle nella relativa graduatoria, bensì solo di ricorrere ad un orpello formale per escludere tali progettazioni anche da una valutazione nel merito. A prescindere dai due gestori, che avevano predisposto le progettazioni per il tramite dell’Ente Idrico Campano, l’Alto Calore Servizi SpA e la GESESA SpA, i due maggiori gestori operanti attualmente nel Distretto Idrico Calore Irpino, in attesa della gara per l’individuazione del gestore unico del servizio idrico integrato, a patire l’epocale e gravissimo danno saranno i Cittadini di quel Territorio che perderanno così una occasione irripetibile per una questione burocratica priva di ratio giuridica, logica e di buon senso. E’ ovvio che l’Ente Idrico Campano sarebbe il garante della realizzazione dei progetti in discussione in caso di finanziamento, anche a prescindere da un prossimo eventuale cambio di gestore che potrebbe concretizzarsi, a seguito di gara, nel subentro di un nuovo soggetto ai due proponenti Alto Calore e GESESA. Al Ministro dico che i finanziamenti sono per il bene dei Cittadini e del Territorio, non delle Società che hanno redatto i progetti, ed il Ministero è a quei Cittadini e quel Territorio che farebbe un gravissimo danno! Quindi, chiedo che si ponga urgentemente rimedio, secondo giustizia, prima che sia troppo tardi! Chiedo quindi che sia effettuata una serena valutazione nel merito delle due proposte progettuali in questione, con la relativa attribuzione di punteggio ed inserimento nella graduatoria; poi si vedrà se le proposte si riveleranno degne di ricevere l’intero finanziamento richiesto, una quota dello stesso, oppure nulla. Ringrazio il Signor Ministro, che sono certa dimostrerà rispetto per i tanti Cittadini delle Province di Benevento e Avellino e solo in questo modo potrà dire di aver agito secondo una sostanziale e reale “giustizia”.


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