Piano in caso di emergenza nucleare pronto. Le Regioni: ora decreto per lo iodio

LE MISURE RIVISITATE A 12 ANNI DALL'ULTIMA REVISIONE. LE AUTORITÀ: NESSUN PERICOLO. Aggiornate le Linee Guida per emergenze radiologiche e nucleari dovute a incidenti. Domani la Conferenza delle Regioni si riunisce di nuovo sul programma di iodioprofilassi

È pronto nella sua versione aggiornata il Piano in caso di emergenza nucleare. Dopo il via libera arrivato il 10 marzo dalla Conferenza delle Regioni al Piano Nazionale per la gestione delle emergenze radiologiche e nucleari, domani 14 marzo la Conferenza si riunirà nuovamente. Deve fare il punto con il Governo sul programma distributivo preventivo delle pillole di iodio sui territori in caso di incidenti al momento solo ipotetici. Il Piano è stato aggiornato a 12 anni dall’ultima revisione. Individua “e disciplina le misure necessarie a fronteggiare le conseguenze di incidenti in impianti nucleari di potenza ubicati ‘oltre frontiera’, ossia impianti prossimi al confine nazionale, in Europa e in Paesi extraeuropei”, si legge. Si tratta di uno strumento di prevenzione rispetto ad un rischio non considerato presente al momento. Tuttavia, il recentissimo attacco in una zona dell’Ucraina dove è ubicato una centrale nucleare, ha generato timori e apprensione in una parte dell’opinione pubblica, rassicurata invece da autorità ed esperti. Non c’è alcun pericolo imminente o conclamato.

Il Presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, accanto al Ministro Maria Stella Gelmini

LE RICHIESTE DELLE REGIONI AL GOVERNO. “Rispetto alla iodoprofilassi chiediamo al Governo di facilitare la distribuzione dello iodio stabile, anche con riferimento alla sua classificazione farmacologica, e di emanare un documento attuativo integrativo che specifichi tempistiche, modalità, attività di comunicazione, soggetti coinvolti, ruoli e responsabilità”, aveva dichiarato il Presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, dopo avere espresso il parere favorevole. Nel merito, la “Conferenza evidenzia la necessità, con riferimento alla iodoprofilassi, di dettagliare la procedura di distribuzione dello iodio stabile in un documento attuativo integrativo che ne specifichi tempistiche, modalità, soggetti coinvolti, ruoli e responsabilità, anche con particolare riferimento alla classificazione dello iodio stabile al fine di consentire una distribuzione più agevole”. La richiesta viene sollecitata per giungere ad una organizzazione preventiva di un piano di distribuzione, a prescindere da una vera e propria eventuale emergenza. “Resta inteso che le Regioni e le Province autonome possono attuare modalità organizzative che tengono conto delle specificità territoriali, anche avviando la distribuzione in fase preventiva e non di emergenza”. Infine, i Governatori evidenziano “altresì l’importanza di una specifica comunicazione nazionale univoca e coordinata in materia” a proposito del Piano in caso di emergenza nucleare.

LE PILLOLE DI IODIO. In queste ore si moltiplicano gli inviti alla popolazione perchè non assuma farmaci. L’Istituto Superiore di Sanità ha fatto sapere che non c’è bisogno di farmaci o pillole di iodio stabile, al centro di richieste in farmacia.


LEGGI ANCHE:

In Campania i positivi al Covid-19 sono 5.189 con 3 morti. Le tabelle

La Campania è zona bianca fino al 31 marzo, ma risalgono i contagi: +7,7% in 7 giorni. Le regole

Trapianti, protocollo d’intesa in Campania sull’espianto da vittime di reati o incidenti

 

 

 

 

 

ARTICOLI CORRELATI