Profughi ucraini a Nusco, il Pd chiede strutture al Vescovo

LETTERA APERTA: ABBIAMO BISOGNO DI  SPERANZA ED UMANITÀ. Il segretario del Circolo Emilio Mantellini rivolge l'appello a Monsignor Pasquale Cascio, Vescovo della Diocesi di Sant'Angelo dei Lombardi, Conza, Nusco e Bisaccia

Nusco

Il segretario del Circolo Pd Emilio Mantellini chiede spazio per ospitare i profughi ucraini a Nusco. Rivolge l’appello a Monsignor Pasquale Cascio, Vescovo della Diocesi di Sant’Angelo dei Lombardi, Conza, Nusco e Bisaccia, attraverso una lettera aperta, rilanciando i valori della solidarietà cristiana in questi tempi tornati di guerra nel cuore dell’Europa. Di seguito la nota con l’appello a Nusco per i profughi ucraini.


LETTERA APERTA AL VESCOVO: ABBIAMO BISOGNO DI  SPERANZA ED UMANITÀ

di Emilio Mantellini | Segretario Circolo PD Nusco

Monsignor Pasquale Cascio Vescovo della diocesi di Sant’Angelo dei Lombardi, Conza, Nusco e Bisaccia

Caro Mons. Pasquale  Cascio, questa lettera interpreta il pensiero di tutti gli  iscritti del Circolo PD di Nusco. E’ una missiva pensata, in questi giorni drammatici,  da  persone  “piccole e che fanno errori”  che non vogliono subire  le scelte di un mondo che non sembra più il luogo dove l’intera umanità possa  trovare rifugio, comprensione, accoglienza, amore, uguaglianza, fratellanza, PACE. Siamo certi che Lei saprà accogliere il nostro ideale  di una “Chiesa Casa”. Una chiesa che con coraggio invera l’accorato appello del Santo Padre Francesco nell’Angelus, volto a spronare la coscienza di tutti i cristiani a testimoniare, nei segni delle tragedie umane in corso, un appello alla carità fattiva e operante. E’ pertanto il nostro un sincero appello perché ove possibile siano  messe a disposizione alcune strutture ecclesiastiche in Irpinia (per esempio il Seminario di Nusco) per l’accoglienza di famiglie ucraine che fuggono dalla guerra. Probabilmente a questa lettera, scritta di getto, in un preciso momento storico, dovrebbe seguire ogni giorno una riflessione più alta. Le chiediamo di ascoltare e prendere in considerazione la nostra lettera. Sono parole di un gruppo di persone che,  pur tra mille  difficoltà, cerca di operare per una  società “meno ingiusta”. Sono parole che possono anche diventare di tutti, se esprimono un sentimento comune utile ad agire per il bene. In terra di Irpinia si rafforza  il Discorso della Montagna, se viene recepito con generosità il nostro accorato appello: ogni  realtà amministrativa, religiosa, istituzionale, diventi un’isola della Misericordia nel mare dell’indifferenza. Contro la guerra per la Pace! ABBIAMO BISOGNO DI  SPERANZA ED UMANITÀ.


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