PNRR Salute e medicina del territorio, 410 milioni alla Campania dal Contratto di Sviluppo

INVESTIMENTO PER 169 CASE E 45 OSPEDALI DI COMUNITÀ. RESTA IL NODO DEL RIPARTO SUL SERVIZIO SANITARIO ORDINARIO. È stata annunciata dal Ministro Roberto Speranza la firma dell'intesa istituzionale che sblocca il riparto e dà accesso ai fondi per gli investimenti

È stata annunciata dal Ministro Roberto Speranza la firma del Contratto istituzionale di sviluppo con la Campania e tutte le altre regioni italiane che ripartisce dà accesso ai fondi del PNRR Salute e Medicina del territorio. «Con 30 giorni di anticipo rispetto alla milestone europea del Pnrr ho firmato i contratti istituzionali di sviluppo con tutte le Regioni e le Province Autonome italiane. Sono 6.000 progetti per costruire il Servizio Sanitario Nazionale del futuro», ha scritto il Ministro sui social media. In Italia «nasceranno 1.350 case di comunità, aperte fino a 24 ore al giorno e 400 ospedali di comunità. Così la sanità sarà più vicina ai bisogni delle persone». Roberto Speranza ha concluso affermando che il prossimo obiettivo è il progetto di riforma del Servizio Sanitario Nazionale da concludersi entro il 2026. Il provvedimento assegna definitivamente le risorse, che sono state suddivise fra le Regioni, a cui è affidata l’attuazione relativa agli interventi del PNRR, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, e del PNC, il Piano per gli investimenti complementari. Di seguito le tabelle riepilogative.


Il riparto finale

PNRR Salute e medicina del territorio, fondi e interventi assegnati per Regione

PNRR Salute e medicina del territorio, fondi e interventi per ammodernamento e supporto tecnologico assegnati per Regione

GLI OBIETTIVI IN CAMPANIA: INVESTIMENTO DA 410 MILIONI PER 169 CASE E 45 OSPEDALI DI COMUNITÀ. Alla Campania sono destinati complessivamente 410.664.845,43 su 8 miliardi destinati alle Regioni italiane. Il 41,1% del plafond va al Sud d’Italia. Diviene operativo il decreto ministeriale di ripartizione, varato il 20 gennaio 2022, comunicato con la pubblicazione della notizia sul sito istituzionale. Secondo quanto illustrato il 24 febbraio scorso dal Governatore nel corso di una conferenza stampa, la Regione Campania punta a realizzare 169 Case della Comunità, 45 Ospedali di Comunità, (ciascuno con 20 posti letto, cioé 1 ogni 50-100mila abitanti, come da parametri indicati dal Ministero della salute) e 58 Centrali Operative territoriali (COT). L’obiettivo, ha spiegato allora il Presidente De Luca, è creare «un raccordo tra i diversi soggetti coinvolti nel processo assistenziale» per «gestire il servizio del 118, sul territorio regionale», in modo da «decongestionare i grandi ospedali», e «far ripartire lo screening anti-tumorale», che dal 2018-2019 ha visto un progressivo rallentamento per l’emergenza sanitaria del Covid-19. Sono disponibili 249.721.198,08 euro

INVESTIMENTI PER NUOVE APPARECCHIATURE: DISPONIBILI 160 MILIONI. L’accordo finale stanzia e rende disponibili altri 160.943.647,35 euro per le apparecchiature con cui dovrà essere aggiornata la dotazione tecnologica s supporto della Sanità in Campania. Si acquisteranno, tra l’altro: 7 risonanze magnetiche e 47 Tac. Parte dei fondi saranno destinati al completamento del programma di digitalizzazione delle ASL, per realizzare il fascicolo sanitario elettronico per ciascun residente nella Regione, oggi sperimentato in una piccola parte del Paese.

RESTA APERTA LA VERTENZA DEL GOVERNATORE DE LUCA CON IL GOVERNO SUL RIPARTO ORDINARIO PER IL SSR. Il Governatore continua a rilanciare il confronto nel merito del finanziamento del servizio Sanitario Regionale. Dopo averlo fatto in sede di Conferenza Stato Regioni, ritiene debba essere rivisto il riparto del fondo sanitario tra le Regioni, «che penalizza da decenni la Campania, ancor più dopo i 10 anni di commissariamento». De Luca sollecita soprattutto l’autorizzazione a nuove assunzioni, visto il prolungato blocco del turn over che ha depauperato gli organici medico-sanitari e ospedalieri dal 2007 in poi. Chiede di trasferire un extra budget di fondi europei pari almeno a 220 milioni di euro, in modo da pareggiare l’attuale divario della quota di riparto pro capite con le altre regioni.


Il Piano per l'Italia

PNRR DELLA SALUTE, LE RISORSE PER LA MEDICINA TERRITORIALE: GLI INVESTIMENTI. SI AGGIUNGONO 2,720 MLD PER LA TELEMEDICINA. Il piano per la medicina territoriale investe nel complesso precisamente a 8.042.960.665,58 euro. Somma gli investimenti della Missione 6 e le risorse del Fondo Complementare per l’investimento “Verso un ospedale sicuro e sostenibile” per un importo complessivo di 1.450.000.000 euro. A queste somme si aggiungeranno quelle dell’intervento M6C1 1.2.1 Casa come primo luogo di cura e Telemedicina – sub investimenti Assistenza Domiciliare, per un importo di 2.720.000.000 euro. Questo fondo sarà oggetto di una successiva proposta di ripartizione, con tempi in linea col cronoprogramma finanziario del PNRR.

PNRR SALUTE  E MEDICINA DEL TERRITORIO: GLI INTERVENTI.  Si avvia così l’iter di attuazione degli interventi della Missione 6 – Salute del PNRR e del PNC, che prevedono: per la Component 1 – Reti di prossimità, strutture e telemedicina per l’assistenza sanitaria territoriale: la realizzazione di 600 Centrali Operative Territoriali entro il primo semestre 2024; la realizzazione di 1.350 Case della Comunità; la realizzazione di 400 Ospedali di Comunità entro il primo semestre del 2026; per la Component 2 – Innovazione, ricerca e digitalizzazione del Servizio sanitario nazionale: la sostituzione di 3100 grandi apparecchiature entro la fine del 2024; l’ultimazione di 280 interventi di digitalizzazione di DEA di I e II livello entro il 2025; l’ultimazione di 109 interventi di antisismica, cui si aggiungono ulteriori 220 interventi finanziati con le risorse del PNG; l’adozione da parte delle Regioni di 4 nuovi flussi informativi – nell’ambito del nuovo sistema informativo sanitario NSIS – relativi alla riabilitazione territoriale, ai servizi di assistenza primaria, agli ospedali di comunità e ai consultori familiari, entro il 2025; lo sviluppo di competenze tecnico-professionali, digitali e manageriali per 293.386 dipendenti del Servizio Sanitario Nazionale entro il primo semestre 2026.


La missione

La sesta Missione riguarda la Salute, un settore critico, che ha affrontato sfide di portata storica nell’ultimo anno. L’impatto della crisi del Covid-19 sui sistemi sanitari ha dimostrato l’importanza di una garanzia piena, equa e uniforme del diritto alla salute su tutto il territorio nazionale; la pandemia, poi, ha posto il benessere della persona nuovamente al centro dell’agenda politica. Ecco la sintesi nella scheda.


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