Autobus Gran Turismo in crisi, corteo di protesta a Napoli

Questa mattina 1000 autobus hanno sfilato “a lutto” lungo l’autostrada A1 in segno di protesta. Il presidente di Confesercenti Campania Vincenzo Schiavo: comparto è in ginocchio, 300 milioni di fatturato in meno nel 2021, occorre anche sospendere leasing, mutui e debiti con le banche altrimenti il fallimento è dietro l’angolo

Corteo di protesta a Napoli in difesa della categoria Autobus Gran Turismo, in grave crisi economica. È partito questa mattina il corteo di protesta degli Autobus Gran Turismo, autonoleggio bus, NCC e dell’intero comparto della Campania sull’autostrada A1 in direzione Caianello. Preceduti da un auto delle pompe funebri  listata a lutto – con tanto di manifesti – 100 tra autobus e van, partiti alle ore 8 dal Centro Direzionale, hanno marciato a 30 chilometri all’ora in segno di protesta. Alla manifestazione ha aderito anche Confesercenti Campania/Federnoleggio con grande partecipazione, spiegano i promotori.

Autobus Gran Turismo in crisi, corteo di protesta a Napoli

LE RAGIONI DELLA PROTESTA. Per Vincenzo Schiavo, presidente di Confesercenti Campania e vicepresidente Nazionale con delega al Mezzogiorno, «è stata una manifestazione di dolore, il grido di disperazione di un comparto in ginocchio: 1058 aziende sono sull’orlo del fallimento, lamentando 300 milioni di fatturato in meno nel 2021, quando fatturavano 450 milioni, rispetto al periodo che precede la pandemia. 4500 tra autobus, van e Ncc hanno avuto una forte contrazione della propria attività e non riescono a far fronte alle spese e alle esposizioni con le banche». Schiavo chiede interventi immediati. «Una categoria fortemente penalizzata da un turismo semi-assente da due anni, eppure continua a subire tutti i rincari possibili, dal costo dell’autostrada a quello del gasolio. Senza intervento del Governo le aziende sono destinate a fallire e 10mila posti di lavoro, contando i 5000 lavoratori diretti dipendenti delle aziende e i circa 5000 lavoratori dell’indotto (tra carrozzieri, meccanici, gommisti e tutti coloro che lavorano nella manutenzione dei “mezzi”) sono a forte rischio».

Autobus Gran Turismo in crisi, corteo di protesta da Napoli a Caianello lungo l’autostrada A1 Napoli-Milano

LE RICHIESTE AL GOVERNO. Confesercenti/Federnoleggio chiede al Governo di «farsi carico di queste enormi difficoltà, sostenendo le imprese e dando ad esse risposte e ristori concreti. Innanzitutto va liberato il turismo da restrizioni in modo che riparta. Non dimentichiamo che, peraltro, questa categoria è il primo biglietto da visita per i turisti che arrivano in Campania. Necessario poi che il Governo riattivi la moratoria per sospendere e bloccare i leasing (la media di spesa è 5mila euro al mese per ogni autobus), i debiti con le banche, i mutui. È evidente che senza incassi le aziende di autonoleggio bus non possono più sostenere questi costi. Lamentiamo anche promesse non mantenute: si attendeva un contributo che non è mai arrivato».

Autobus Gran Turismo in crisi, corteo di protesta a Napoli di Confesercenti/Federnoleggio Campania lunedì 14 febbraio. La locandina

«ULTIMA CHANCE PER CONTINUARE A LAVORARE».  Per Gennaro Lametta, Coordinatore di  Federnoleggio/Confesercenti Campania, la categoria è completamente dimenticata. «L’unico nostro obiettivo è tornare a lavorare ma se non si eliminano le restrizioni allora il governo deve darci la possibilità di sopravvivere. I nostri bus si sono svalutati ed hanno perso due anni di vita utile. Tutto è ripreso, finanziamenti, tasse, caro carburanti e stipendi ai dipendenti , tranne il lavoro. Non possiamo fallire per scelte non nostre. Viviamo di turismo ma non siamo destinatari dei provvedimenti varati per il turismo, facciamo parte del comparto trasporti ma non rientriamo neanche nei provvedimenti adottati per questo settore, perché non siamo trasporto pubblico locale». Federnoleggio si scusa «per il disagio procurato a coloro che transitavano oggi in autostrada» e ringrazia «la Digos di Napoli, la Polizia stradale e i Carabinieri per l’eccellente lavoro svolto. Purtroppo il settore noleggio bus e vetture con conducente sta per fallire ma venderemo cara la pelle».

LA PROTESTA CONTINUA A NAPOLI. APPELLO ALLA REGIONE CAMPANIA. Le protesta proseguirà giovedì 17 febbraio con un sit-in presso la sede della Regione Campania, «in modo da sollecitare il Governo nazionale al fine smuovere i fondi stanziati ma non ancora oggetto di bando». Vincenzo Schiavo conclude chiedendo «al Governatore De Luca e all’assessore Marchiello, sempre attenti su questi temi, di sbloccare tali fondi che darebbero ossigeno alle nostre attività».


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