Pazienti Covid in ospedale, il 34% ricoverato per altre patologie. Lo studio

L'Azienda Ospedaliera San Giuseppe Moscati di Avellino ha partecipato allo studio della Fiaso. Il manager Pizzuti: «Necessario rivedere l’organizzazione assistenziale come abbiamo fatto ad Avellino»

Il 34% dei pazienti di Covid è in ospedale per altre patologie. Il dato contenuto nello studio della Fiaso (Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere), riguarda anche l’Azienda Ospedaliera San Giuseppe Moscati di Avellino, che ha partecipato alla elaborazione della ricerca. Ha partecipato con Asst Spedali civili di Brescia, Irccs Ospedale Policlinico San Martino di Genova, Irccs Aou di Bologna, Policlinico Tor Vergata e Policlinico di Bari.

Renato Pizzuti, Direttore Generale dell’Azienda San Giuseppe Moscati di Avellino

«I 6 ospedali italiani hanno fornito alla Fiaso la fotografia dei pazienti Covid positivi ricoverati il 5 gennaio scorso. Dallo studio elaborato dalla Federazione è emerso, tra l’altro, che il 34% dei degenti non è in ospedale per sindromi respiratorie o polmonari e non ha sviluppato la malattia da Covid-19, ma richiede assistenza sanitaria per altre patologie, come ictus, infarti, gravidanze o traumi, e al momento del tampone pre-ricovero è risultato positivo al virus Sars-Cov-2», si legge in una nota del Moscati. Il dato, che era stato già evidenziato dal Direttore Generale dell’Azienda Moscati Renato Pizzuti, viene confermato anche dalle caratteristiche anamnestiche dei pazienti positivi attualmente ricoverati.

IL MANAGER PIZZUTI: «LA GESTIONE DEI PAZIENTI COVID POSITIVI IN OSPEDALE VA ALLARGATA AI REPARTI SPECIALISTICI». «La rilevazione, per quanto riferita a un limitato numeri di ospedali, riguarda comunque un campione di pazienti ricoverati in Aziende di rilievo», sottolinea il manager Pizzuti, che è anche Coordinatore Fiaso Campania. «Emerge una sostanziale differenza tra le precedenti ondate pandemiche e l’attuale. Infatti, un terzo dei pazienti risulta affetto da patologie acute o croniche e spesso la positività al virus SARS-CoV-2 è un rilievo occasionale. Ciò significa, in termini assistenziali, che la gestione dei pazienti positivi al Covid non può più essere limitata ad ambienti di Medicina Interna, ma va orientata, per una parte di essi, verso reparti specialistici». Proprio partendo da questa valutazione, aggiunge il manager, «l’Azienda Moscati si è già organizzata, affidando un numero significativo di degenti alla gestione delle singole specialità, come ad esempio la Cardiologia, l’Ortopedia, l’Oncologia, che prendono in carico direttamente il paziente secondo le patologie da cui è affetto».


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