Maurizio Petraccaro, a Sturno il Presepe napoletano del ‘700

Domenica 19 dicembre dalle ore 10,30 svelerà al pubblico curiosità e segreti dell’arte presepiale. Il Settecento rivivrà poi anche a tavola. Il programma

Il maestro presepista Maurizio Petraccaro sarà a Sturno domenica 19 dicembre, presso il “Mulino dell Signora”, per svelare dalle ore 10,30 al pubblico «tutte le curiosità legate al mondo dell’arte presepiale», offrendo «un viaggio tra storia e simbolismo al cospetto della scena più celebre al mondo, quella della Natività». Come nasce un presepe? Quali sono i segreti che si celano dietro i personaggi che animano uno “scoglio”? E come scegliere materiali, forme e colori? Sono alcune delle domande a cui Petraccaro darà risposta.

Maurizio Petraccaro, maestro presepista

«Al ‘Mulino dell Signora di Sturno’ arrivano le suggestioni e le atmosfere del Natale del ‘700, tra ambientazioni storiche, menù dell’epoca e riproduzioni dei pastori realizzati secondo i canoni classici della tradizione del Presepe napoletano del ‘700, tradotte dal maestro presepista Maurizio Petraccaro», si legge in una nota degli organizzatori. Petraccaro è «interprete della più autentica arte nella creazione delle figure che animano la scena della Natività per eccellenza e membro e socio espositore dell’Associazione Presepistica Napoletana, insieme a Giovanna Bovenzi», si ricorda. «Nel corso della giornata mostreremo come nasce un pastore che si ispira alla tradizione settecentesca. Lavoreremo l’argilla, modelleremo una testina. Ma ci sarà spazio anche per i manichini in ferro e stoppa, per gli occhi di vetro, per la vestizione dei pastori e per tutti gli accessori realizzati senza mai discostarsi dai canoni dell’epoca. Insomma, scopriremo tutti i segreti del vero presepe del ‘700 napoletano», spiega il maestro Petraccaro.

IL ‘700 NAPOLETANO A TAVOLA. «Vivere il Natale, al Mulino della Signora, significa anche fare un tuffo nella storia e nella cultura della Campania in età borbonica, uno dei periodi più floridi sotto il profilo della verve artistica e culturale», fa sapere l’azienda, che . dalle 13.30 trasformerà la sala del Mulino della Signora in un salone da ricevimento settecentesco, con un menu ispirato alla cucina borbonica: dall’aperitivo al ragout della domenica alla pizza chiena su salsa di caciocavallo, dal sartù di riso napoletano al papupiére ed altre carni al ‘ragù che pippea’ per finire con l’immancabile babà e le sfizioserie del Mulino».

IL 21 DICEMBRE GIORNATA DEDICATA AI BAMBINI. Martedì 21 dicembre, a partire dalle 15.30, «la piazzetta del Mulino si trasformerà nella Casa di Babbo Natale, con tanti Elfi divertenti e indaffarati a raccogliere le letterine e dolci delizie», annunciano gli organizzatori. «Il Natale vive dei sogni dei più piccoli, dei ricordi che ciascuno si porta dietro da sempre ma anche dei sapori della festa, delle luci che fanno brillare il cuore. Proviamo a ricreare le atmosfere più tradizionali con dei momenti di condivisione – racconta il patron del Mulino della Signora, Gianfranco Testa – anche per rilanciare un messaggio di ottimismo, in un’epoca in cui ce n’è davvero tanto bisogno».


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