Autocandidatura, perché puntare sulla lettera di presentazione per trovare lavoro

È il primo documento ad esser letto dai recruiter: gioca un ruolo strategico di notevole importanza. Vediamo perché

Ci sono ottime ragioni che spiegano perché puntare sulla autocandidatura, cioé sulla lettera di presentazione, per trovare lavoro. Oggi sono numerosi gli italiani alla ricerca di un lavoro, e la ripartenza senza dubbio propone diverse occasioni, che bisogna però sfruttare al meglio. Spesso si pensa che conti soltanto il curriculum, ma in realtà sono anche altri gli elementi che influiscono sulla riuscita di una candidatura, come nel caso della lettera di presentazione. Questo documento, infatti, è il primo ad esser letto dai recruiter, e di conseguenza gioca un ruolo strategico di notevole importanza. Per questo motivo, oggi scopriremo insieme alcuni consigli preziosi in merito all’autocandidatura e alla lettera di presentazione.

Autocandidatura per trovare lavoro

Il modo migliore per inviare un’autocandidatura di lavoro. La candidatura spontanea può avere successo, soprattutto perché permette all’azienda che la riceve di mettere da parte il curriculum del candidato e di rispolverarlo nel caso servissero delle figure di questo tipo. Naturalmente sono rari i casi in cui si ottiene subito un colloquio di lavoro, ma molto dipende anche dalla qualità della presentazione. In primis, per inviare la propria application nel modo migliore, sembra essere molto importante l’approccio con il quale ci si propone al datore di lavoro, che dovrà essere coerente con il tipo di azienda che si contatta. Ad ogni modo, è sempre meglio evitare gli approcci ironici e simpatici, a meno di situazioni rare e speciali, piuttosto informali, in quanto degli atteggiamenti di questo tipo potrebbero innervosire e indispettire il recruiter. In secondo luogo, bisogna ricordarsi di allegare alla propria domanda tutti i file importanti, perché in caso contrario potrebbe trasparire uno scarso interesse da parte del candidato. Naturalmente è fondamentale inviare un cv a tema con il lavoro richiesto, che possa contenere delle esperienze e delle competenze realmente utili per chi valuterà la candidatura. Infine, sì al rispetto delle tradizionali regole per la redazione di un curriculum, come la brevità e il focus sulle informazioni più importanti, nonché ai consigli per presentarsi al meglio. Spazio però anche alla propria immaginazione, ad elementi creativi ed originali.

L’importanza della lettera di presentazione e i consigli utili. La lettera di presentazione è un vero e proprio biglietto da visita: se non convince il recruiter, con tutta probabilità quest’ultimo nemmeno aprirà il cv in questione, specialmente se stiamo parlando di un’autocandidatura. Questo significa che è importante redigerla correttamente, magari leggendo con attenzione alcuni esempi di lettera di presentazione gratuiti disponibili sul web, così da capire come impostarla in maniera professionale a seconda del tipo di professione alla quale si aspira. Successivamente, è bene progettare una lettera che sia in grado di stuzzicare l’interesse del lettore: non dovrà essere dunque banale, ma senza per questo esagerare. Un’attenzione particolare è da rivolgere al testo, soprattutto dal punto di vista grammaticale e sintattico, ma non solo: bisogna comunicare le informazioni principali in maniera breve e concisa, come una sorta di antipasto del curriculum. Se l’azienda di interesse o il datore di lavoro, poi, avessero bisogno di capire le ragioni che spingono il candidato a presentarsi per una specifica professione, si può procedere anche con una lettera motivazionale. Questa, rispetto a quella di presentazione che si concentra su qualità ed esperienze, è leggermente più spinta e diretta, e mira a convincere le imprese a preferire un candidato rispetto ad un altro.


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