Centrosinistra alla Provincia di Avellino, «appello al Pd di Bordo»

«CRESCONO LE ADESIONI, TRA CUI IL MOVIMENTO 5 STELLE». Dopo l'assemblea territoriale tenuta a Lioni lo scorso 11 novembre i promotori Amalio Santoro, Domenico Fruncillo, Giuseppe Pedoto, Carmine, Acierno, Salvatore Sicuranza, Angelina Spinelli, Giuseppe Moricola incalzano i potenziali alleati per uno schieramento ispirato ai valori del riformismo democratico»

Si annunciano nuove adesioni alla proposta di una coalizione di Centrosinistra alla Provincia di Avellino contro il centrodestra alle elezioni provinciali «al di fuori di logiche trasformistiche e consociative che hanno caratterizzato negli ultimi anni la conduzione dell’ente», come sottolineano i promotori. Tra queste si segnalano «amministratori progressisti e di forze politiche, a partire dal Movimento 5 Stelle», si legge in una nota. «Per un’innovativa compagine del CentroSinistra alla Provincia di Avellino» è il titolo del documento intorno al quale raccolgono adesioni i firmatari del documento per una coalizione progressista alla Provincia di Avellino (Amalio Santoro, Domenico Fruncillo,  Giuseppe Pedoto, Carmine, Acierno, Salvatore Sicuranza, Angelina Spinelli, Giuseppe Moricola).

L’ingresso alla amministrazione provinciale

ASSEMBLEA A LIONI. Lo scorso 11 novembre presso il centro sociale di Lioni si è svolto un incontro tra amministratori che hanno aderito al documento presentato la settimana scorsa al Circolo della stampa di Avellino «Per un’ innovativa compagine del CentroSinistra alla Provincia di Avellino». I promotori hanno espresso «soddisfazione per le numerose adesioni al documento pervenute da amministratori ed esponenti di forze politiche, a partire dal “ Movimento 5 Stelle”, i quali ne hanno condiviso l’impostazione che invoca un pubblico dibattito trasparente sulle elezioni del Presidente e del Consiglio della nostra Provincia». Inoltre, «gli amministratori hanno ribadito la necessità di scongiurare il trasformismo e l’indistinto consociativismo finalizzati solo all’acquisizione di posizioni di vantaggio per interessi specifici e particolari», si legge in una nota. In secondo luogo, «hanno sottolineato la necessità di pervenire alla formulazione di una proposta di governo della Provincia che si articoli in un programma di chiaro segno riformista e nella definizione delle liste per il Consiglio Provinciale e del candidato alla Presidenza che si collochino chiaramente nel campo largo del Centrosinistra». Si sottolinea che «gli interlocutori sono, quindi, tutti gli amministratori che a prescindere dalla loro specifica adesione organizzativa alle forze politiche di CentroSinistra, pensano e operano nelle loro comunità avendo a riferimento progetti e valori che sono riferibili a quell’area culturale e politica». Inoltre, «in vista della ormai imminente scadenza elettorale, è necessario che tutte le forze politiche irpine chiariscano i loro obiettivi e le loro strategie. In particolare diventa necessario che i gruppi dirigenti delle forze del CentroSinistra dichiarino esplicitamente i loro intendimenti, i loro orientamenti e i loro progetti».

Michele Bordo

APPELLO AL PARTITO DEMOCRATICO. I promotori lanciano un appello «innanzitutto al PD e al suo attuale Commissario Michele Bordo, perché chiariscano il loro orientamento in merito ad una coalizione possibile per il Centrosinistra alla Provincia di Avellino. Gli amministratori locali riunitisi a Lioni invitano tutte le forze politiche che si riconoscono nel campo largo del CentroSinistra a cogliere l’opportunità della elezione del Presidente e del Consiglio provinciale per rilanciare, su basi programmatiche e nel quadro di ben chiare opzioni politiche, la sfida per lo sviluppo del nostro territorio».

NUOVI APPUNTAMENTI TERRITORIALI IN AGENDA. Nell’incontro di Lioni, «confidando che gli interlocutori politici possano condividere questa impostazione, è emersa chiara la volontà di proseguire nel percorso intrapreso, preparandosi anche organizzativamente alle scadenze elettorali per l’Ente Provincia», si conclude la nota. Di seguito, il documento per «una coalizione progressista alla Provincia di Avellino contro il centrodestra alle elezioni provinciali»


IL DOCUMENTO

Per un’ innovativa compagine del CentroSinistra alla Provincia di Avellino

Documento di Amalio Santoro, Domenico Fruncillo, Giuseppe Pedoto, Carmine Acierno, Salvatore Sicuranza, Angelina Spinelli, Giuseppe Moricola

Amalio Santoro

Tra poco più di un mese si terranno le elezioni provinciali secondo le regole fissate dalla Legge del Rio. Si tratta di consultazioni di secondo livello in cui sono gli amministratori comunali a scegliere gli organi di Governo della nostra Provincia. Le province hanno poteri e funzioni in materie di grande rilievo e impatto nella vita quotidiane dei cittadini. Eppure, le elezioni provinciali sono scomparse dall’orizzonte politico e dagli interessi dei cittadini. Gli organi di informazione le descrivono come una partita tra addetti ai lavori, scissa dai reali interessi dei cittadini, come un confronto privo di qualsiasi riferimento politico-progettuale. Si tratta di una tendenza di carattere generale che in Irpinia ha corrisposto ad un progressivo arretramento del protagonismo e del ruolo strategico di un Ente che in passato ha esercitato un ruolo non secondario nell’innesco di processi di sviluppo territoriale e che in ogni caso si è proposto come luogo di discussione di progetti e disegni politico-programmatici. Da troppo tempo l’Ente Provincia Irpino è ripiegato in una dimensione autonoma e separata, del tutto avulsa dal suo contesto politico sociale ed economico. Di fatto, i problemi veri di questa provincia si trascinano nell’indifferenza dei rappresentanti dell’Ente. In questo estraniamento interessato dalla realtà, la Provincia si è separata dalle grandi questioni del suo territorio: ciclo dei rifiuti, Alto Calore, PNNR, crisi economica e sociale, per citare quelle più urgenti e drammatiche. A questa dimensione subpolitica concorre un esasperato modello consociativo che si stabilisce tra tutti gli eletti dagli amministratori locali, che dal momento in cui varcano Palazzo Caracciolo sono interessati alla mera difesa di interessi localistici, e si impegnano ad oltranza in pratiche compromissorie. E tale impostazione si sta riverberando e “fortificando” anche in questa silente campagna elettorale caratterizzata dall’assenza di qualsiasi contributo programmatico e di idee generali per lo sviluppo generale della nostra provincia. I poteri di fatto, quelli brutali della rendita economica di potentati locali ed extraprovinciali trovano convenienza e comodità nel silenziare un qualsiasi dibattito che abbia significato e valore politico inteso cioè come discussione tra idee generali e tra concreti progetti sui temi del recupero dei disastri ambientali che affliggono molte aree della provincia, del dissesto idrogeologico che riguarda quasi l’intero territoriale provinciale, dello spopolamento che investe quasi tutte le comunità locali, dei processi di periferizzazione che coinvolgono le aree periurbane della città capoluogo, della incertezza di ruolo politico e progettuale della città di Avellino. Né si discute della necessità e della opportunità di mettere in sinergia le molteplici risorse che la nostra provincia esprime in termini di valorizzazione di produzioni agricole di qualità, di attività industriali in grado di reggere sul mercato globalizzato, di relazioni con centri culturali e di formazione. Di fronte alla dichiarata e ulteriormente auspicata spoliticizzazione dell’attività della Provincia, è ormai necessario reagire per il bene di tutta l’Irpinia. Le dinamiche di rappresentanza individuale affidata a notabili locali che al massimo possono consentire un vantaggio relativo solo ad alcune comunità, devono essere contrastate attraverso la costruzione di un dibattito pubblico ed alto sulle prospettive di sviluppo dell’intera Irpinia. Gli organi di Governo della Provincia, benché non eletti direttamente dai cittadini, devono rispondere ai cittadini stessi implementando programmi e progetti politici che, a partire dal punto di vista dei più sofferenti e dei più svantaggiati, siano capaci di innescare processi che si risolvano a beneficio di ogni lembo e di ciascun cittadino di questa terra. Non riteniamo si possa condividere l’impostazione di cui si è fatto interprete  e alfiere di recente il Presidente uscente Biancardi, teorizzando una concezione “proprietaria” dell’ente, in cui è bandita la politica e le scelte dei futuri governi diventano un fatto loro, nelle mani di quel gruppo che siede nei banchi dell’ex parlamentino irpino, quasi come un conclave di pietra votato a succedere a se stesso. In questa prospettiva è necessario che le principali forze politiche, da tempo paralizzate da scontri interni, rifiutino con chiarezza di “acconciarsi” alla piccola tavola delle spartenze approntata a Palazzo Caracciolo per chiudere definitivamente questa fase di indistinto consociativismo. Occorre che il prossimo appuntamento di dicembre per il rinnovo del Presidente e del Consiglio della Provincia sancisca il ritorno ad una dialettica realmente democratica, basata su una condivisa visione della nostra provincia e sulle priorità che è necessario affrontare per la sua gente e il suo territorio. Auspichiamo che si possa realizzare una alleanza progressista e riformista che sappia rappresentare queste istanze e finalmente mostri una sua autonomia e identità programmatica e ideale. Facciamo appello in primo luogo al PD, ma anche a tutte le forze che si riconoscono nello schieramento di centrosinistra, perché in linea con quanto è avvenuto alle recenti amministrative a livello nazionale siano parte attiva di una coalizione di rinnovamento davvero alternativo al centro destra. Confidiamo che gli amministratori locali sappiano rappresentare nel loro protagonismo questa esigenza e ne siano gli interpreti più rigorosi. Crediamo che le forze politiche che si richiamano ai valori del progressismo democratico debbano lavorare nella direzione da noi auspicata: sarebbe un bene per l’ente provincia e per l’Irpinia. Per questo invitiamo forze politiche e amministratori ad un confronto pubblico che si terra il giorno mercoledi 3.alle ore 17.00 ad Avellino presso il Circolo della Stampa.


LEGGI ANCHE:

Sindaci del Sud: piattaforma unitaria per azzerare il gap col Nord

Positivi al coronavirus in Irpinia 13: l’elenco. In Campania 354 casi. Le tabelle

Open day vaccinale in Irpinia da martedì. Terza dose anche per odontoiatri, farmacie, personale sanitario. Le sedi

 

 

 

 

 

 

ARTICOLI CORRELATI