Incendio di Airola, la Confederazione Agricoltori chiede lo stato di emergenza

Lettera del Presidente Alessandro Mastrocinque all’Assessore Agricoltura Regione Campania, Nicola Caputo: «La vasta portata dell'evento e le conseguenze ambientali al vaglio tutt'oggi dell'Arpa Campania hanno reso necessario l'abbandono delle abitazioni limitrofe così come disposto da ordinanza comunale. Serve un intervento»

La Confederazione Italiana Agricoltori della Campania (CIA) chiede formalmente il riconoscimento dello stato di emergenza per l’incendio di Airola. «La vasta portata dell’evento e le conseguenze ambientali al vaglio tutt’oggi dell’Arpa Campania hanno reso necessario l’abbandono delle abitazioni limitrofe così come disposto da ordinanza comunale», si legge in una nota di seguito riportata.

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La CIA segnala «il congelamento delle attività condotte dalle aziende agricole, che hanno dovuto rinunciare alla raccolta dei prodotti» e i primi esiti delle rilevazioni effettuate dall’ARPA Campania. Per queste ragioni, la Confederazione «ritiene urgente e necessaria la dichiarazione di Stato di Emergenza». Ecco il testo della nota, firmata dal Presidente.


Stato di emergenza per l’incendio di Airola, riconoscimento subito

Lettera di Alessandro Mastrocinque all’Assessore Agricoltura Regione Campania, Nicola Caputo

Alessandro Mastrocinque- Presidente Cia – Agricoltori Italiani – Campania

Con la presente, la Confederazione Italiana Agricoltori della Campania a seguito di attenta valutazione e verifica dei danni, presenta ufficialmente a questa Istituzione la richiesta di dichiarazione dello Stato di Emergenza regionale per supportare le numerose aziende agricole che insistono nel raggio di coinvolgimento dell’incendio che ha interessato l’area industriale di Airola, nel beneventano, il 13 ottobre scorso. La vasta portata dell’evento e le conseguenze ambientali al vaglio tutt’oggi dell’Arpa Campania hanno reso necessario l’abbandono delle abitazioni limitrofe – così come disposto da ordinanza comunale- e il congelamento delle attività condotte dalle aziende agricole, che hanno dovuto rinunciare alla raccolta dei prodotti. Alla luce dell’ultimo report di monitoraggio licenziato da Arpac il 16 ottobre scorso, in cui è stata rilevata una concentrazione di diossine superiore al limite consentito; dell’iter di campionamento dei terreni per la verifica del deposito di inquinanti previsto in circa 4 settimane, e della necessità da parte dell’Asl di competenza del campionamento dei prodotti agricoli, Cia Campania ritiene urgente e necessaria la dichiarazione di Stato di Emergenza. Inoltre la stessa Agenzia sottolinea che è in corso il controllo dei possibili impatti ambientali delle acque di spegnimento utilizzate per estinguere l’incendio, con campionamenti delle acque che giungono all’impianto di depurazione comunale dalla rete delle acque reflue dell’area industriale. A questo si aggiungono le variabili metereologiche. Infatti l’Arpac rileva che “in riferimento al territorio complessivo interessato dall’evento, il quadro meteorologico continua ad essere caratterizzato da una sostenuta ventilazione di grecale che favorisce la dispersione delle sostanze inquinanti. In attesa di una verifica puntuale del territorio immediatamente esposto attraverso il laboratorio mobile che monitorerà lo stato della qualità dell’aria, e i campionamenti di terreno superficiale in aree di possibile ricaduta degli inquinanti atmosferici diffusi nel corso dell’evento, Cia Campania ritiene urgente intervenire per supportare le aziende agricole, oggi interessate da una grave penalizzazione. Restiamo in attesa di un puntuale riscontro.


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