Sostenibilità Ambientale, in Campania 5 conferenze e un meeting regionale

Si è riunito questa mattina presso l’Osservatorio Rifiuti (ORGR) il Coordinamento della Sostenibilità Ambientale. Definito il programma di iniziative nella società civile, nella scuola e negli enti locali. Obiettivo: «Coinvolgere i territori nella strategia»

Si è riunito questa mattina a Napoli, presso la sede dell’Osservatorio Regionale sulla Gestione dei Rifiuti, il Coordinamento della Sostenibilità Ambientale in Campania, presieduto da Enzo De Luca. L’organismo, costituito in attuazione del Decreto n. 53 del 4 marzo 2021 firmato dal Presidente della Giunta Regionale, «si prepara a fornire in raccordo con l’Assessore all’Ambiente, on. Fulvio Bonavitacola, un contributo tecnico e scientifico per il redigendo Piano Regionale di Sviluppo sostenibile in Campania, elaborando indirizzi sui temi propri della transizione ecologica e della lotta ai mutamenti climatici, in primo luogo nell’ottica dell’economia circolare», si legge in una nota diffusa dalla Regione Campania. Questa mattina sono state definite le attività con cui il Coordinamento intende supportare il Governo regionale, impegnato con la ‘Cabina di Regia’ nella elaborazione del Piano.

Il Vicepresidente della Giunta Regionale della Campania, Fulvio Bonavitacola, accanto al Presidente dell’Osservatorio dei Rifiuti, Enzo De Luca, al termine della manifestazione per la premiazione degli studenti che hanno partecipato al concorso scolastico su riciclo e riuso

COINVOLGIMENTO DEI TERRITORI NELLA DISCUSSIONE CON TRE AZIONI. La strategia si svilupperà attraverso tre azioni, si fa sapere. «Saranno promosse iniziative territoriali con l’obiettivo di coinvolgere il tessuto vivo della società civile campana nella discussione sugli indirizzi e sulla proposta». Nel dettaglio, la prima riguarda la partecipazione degli attori sociali. Il Coordinamento stilerà un calendario di cinque conferenze territoriali a carattere provinciale, con un sesto meeting conclusivo in ambito regionale. Associazioni, istituzioni, aziende, università ed enti locali verranno coinvolti nella discussione degli aspetti fondamentali riguardanti la transizione verso un modello di sviluppo sostenibile, nel quadro più generale del contrasto globale ai mutamenti climatici. «L’obiettivo è arrivare ad un documento regionale di indirizzi con il pieno coinvolgimento delle componenti che nella società civile svolgono un ruolo chiave per il successo della transizione ecologica». Una seconda azione è dedicata «alle nuove generazioni, attraverso l’università e la scuola. Ai giovani di età compresa tra i 15 e i 19 anni verrà proposto di misurarsi con la grande questione ambientale, formulando proposte e indicando soluzioni». Infine, la terza azione «concerne la formazione negli enti locali. L’obiettivo è preparare la burocrazia locale al nuovo approccio che il Governo nazionale individuerà per la piena attuazione della transizione ecologica, nel contesto del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e degli altri strumenti di riprogrammazione economica in campo ambientale». Il Coordinamento della Sostenibilità Ambientale in Campania si riunirà a stretto giro per ufficializzare il calendario dei lavori, si legge nella nota.

IL PRESIDENTE DEL COORDINAMENTO, ENZO DE LUCA: «FONDAMENTALE IL COINVOLGIMENTO DI GIOVANI, IMPRESE E MONDO ACCADEMICO E SCIENTIFICO».  Il presidente del Coordinamento, Enzo De Luca, ha spiegato le ragioni delle conferenze territoriali. «L’obiettivo della sostenibilità ambientale richiede il coinvolgimento della società civile a partire dai giovani, ma anche la responsabilizzazione delle istituzioni locali. La crisi climatica va affrontata e risolta affermando un nuovo modello di sviluppo eco- sostenibile che richiede il contributo di tutti. Il dialogo tra le diverse generazioni è la premessa di un impegno che impone responsabilità e apertura alla innovazione nelle istituzioni locali, nell’impresa, tra i cittadini», ha sottolineato. «Per rendere davvero possibile un cambiamento, occorreranno dialogo e concretezza. Il nostro obiettivo è costruire su questi due pilastri una visione del futuro necessario per il Pianeta e per l’Umanità».


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