La minoranza striglia l’esecutivo Franza ad Ariano Irpino. Al termine del consiglio comunale del 29 settembre scorso, il consiglieri di minoranza Luparella, Tiso, La Carità, Mazza, Della Croce e La Vita pubblicano un documento in cui denunciano omissioni e ritardi perpetrati dall’esecutivo in merito a questioni determinanti per la città. Nello specifico i consiglieri sottolineano che “Il dibattito continua a latitare, intervengono quasi esclusivamente i consiglieri di minoranza che pongono problemi e domande, alle quali non si risponde con argomentazioni o tesi contrapposte, ma solo con vittimismo e improbabili giustificazioni delle proprie omissioni e ritardi. Il tutto in un clima di palese violazione dei diritti dei Consiglieri Comunali e delle Commissioni Consiliari, soprattutto quella presieduta dalla minoranza” si legge in una nota diffusa ai giornali.
E poi ancora: “Sull’AMU regna la confusione più assoluta, e va consolidandosi un ritardo gravissimo rispetto a scelte di risanamento che non sono certo facoltative, ma imposte dalla legge. Si sta scherzando con il fuoco, dimenticando che l’Azienda di Trasporti è patrimonio di tutti i cittadini e non solo del Sindaco e dei suoi assessori”. Infine i gruppi consiliari criticano il voto favorevole assegnato al bilancio dell’Alto Calore e il raddoppio del compenso all’Amministratore Unico. “Sull’Alto Calore sono prevalse nell’ultimo anno scelte inconsapevoli e dettate unicamente da logiche di appartenenza politica: emblematico il voto favorevole al bilancio ed il raddoppio del compenso dell’Amministratore Unico (da 39.300,00 a 75.456,61 euro annui),deliberato su proposta di Franza quale Presidente della Commissione Assembleare di Controllo, in un momento di gravissimo dissesto economico della società, oggi attestato dall’istanza di fallimento presentata dalla Procura di Avellino” polemizzano.
“In un panorama non certo incoraggiante, noi continueremo a non fare sconti, e ad esercitare un controllo rigoroso sugli atti e le scelte del Sindaco e della sua Amministrazione, sempre privilegiando l’analisi e la proposta, a costo di continuare a parlare nel deserto. E pretenderemo il rispetto rigoroso dello Statuto e del Regolamento Consiliare, pronti a disertare le prossime sedute se le violazioni fino ad oggi sistematicamente perpetrate dovessero continuare” concludono.
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