Consiglio degli Agronomi di Avellino, affluenza al 91%. Picariello: risultato storico

Il Presidente Ciro Picariello ha espresso soddisfazione per la significativa prova di democrazia offerta dagli iscritti. «Bilancio favorevole nel quadriennio»

Ad Avellino oltre il 91% degli iscritti ha partecipato alle elezioni per rinnovare il Consiglio degli Agronomi. Nel presentare il bilancio del quadriennio, il presidente Ciro Picariello ha espresso la sua soddisfazione per la grande partecipazione alla consultazione. «In un periodo storico in cui la democrazia risulta sempre più una lontana chimera, una bella iniezione di fiducia, in controtendenza, arriva dai Dottori Agronomi e Dottori Forestali della Provincia di Avellino», si legge in una nota diffusa dall’Ordine. Sono stati 198 i votanti su 217 aventi diritto al voto. «Un risultato unico in Italia in termini di affluenza». A proclamare i nuovi eletti è stato il presidente dell’Ordine Ciro Picariello che si è congratulato per il risultato conseguito.

IL VOTO. Il gruppo di dottori agronomi che si è proposto, è stato votato in blocco per poter continuare il lavoro svolto sino ad oggi dal consiglio in carica. «Brillante affermazione per i consiglieri uscenti», osserva l’Ordine, che riporta il consenso raccolto individualmente dagli eletti: il vice presidente Antonio Capone con 154 voti; il tesoriere Francesco Castelluccio con 164 voti; il consigliere Antonio Dello Iacono con 143 voti e il segretario Maurizio Petrillo con 123 voti. Tra i nuovi consiglieri ci sono: Luigi Salvatore Cafagno funzionario della Regione Campania con 156 voti, Mariano Fusco con 108 voti, Giovanna Lambiase della sezione B con 165 voti, i dottori forestali Salvatore Moscariello con 143 voti e Mara Nardiello con 166 voti. Al termine del voto per rinnovare il Consiglio degli Agronomi, il Presidente Ciro Picariello ha rilasciato alcune dichiarazioni.


Consiglio degli Agronomi rinnovato ad Avellino con un’affluenza unica in Italia

di Ciro Picariello | Presidente Dottori Agronomi e Dottori Forestali della Provincia di Avellino

Ciro Picariello, presidente dell’Ordine dei dottori agronomi e dei dottori forestali di Avellino

La nuova formula di elezioni in modalità telematica, mediante piattaforma POLYAS, ha dato la possibilità ai nostri iscritti distribuiti su tutto il territorio provinciale e in particolar modo a quelli fuori regione per motivi lavorativi, di poter esprimere il proprio diritto al voto senza limitazioni. La grande partecipazione e disponibilità è merito della fiducia che abbiamo saputo infondere presso gli iscritti con il nostro operato nel quadriennio appena concluso. La nostra attività nel corso di questi anni ha puntato soprattutto per la difesa delle professioni, visto che molte professioni prive di competenze in campo agronomico o forestale venivano incaricate dalle amministrazioni pubbliche. Inoltre, sono stati svolti più di 80 convegni in presenza e in webinar. I temi principalmente affrontati sono stati le colture irpine e la loro salvaguardia e il verde pubblico. Non sono mancate le nostre partecipazioni ai DAQ del vino, delle nocciole e dell’olio. E sono stati diversi gli incontri con la Regione sul Psr e con l’VIII Commissione Agricoltura della Regione Campania, commissione Ambiente del Comune di Avellino per affrontare la problematica delle polveri sottili a causa dei continui sforamenti. Un ringraziamento va a tutti i consiglieri uscenti, auguri ai nuovi eletti in particolare ai giovani per l’ impegno che li attende e tutta la commissione elettorale che ha lavorato anche di domenica.

LE INIZIATIVE DURANTE LA PANDEMIA. Grande soddisfazione è stata espressa dal presidente Picariello per l’affidamento ad un agronomo della redazione del “Piano del Verde” del Comune di Avellino. Non sono mancate, pertanto, nel periodo di emergenza sanitaria le iniziative di solidarietà a favore dell’ospedale “Moscati” di Avellino e del “Frangipane” di Ariano Irpino. È stata, inoltre, inaugurata la nuova sede a Corso Europa 109 e il salone delle riunioni è stato intitolato al compianto ex presidente Tommaso Vitale.


 

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