Gran Caffè Romano di Solofra alla finale di Panettone day

Dopo la vittoria di 3 anni fa tentano il bis. A giudicarli una giuria di esperti, capitanata dal maestro Iginio Massari, con lo chef stellato Carlo Cracco e Marco Pedron, pastry chef di Cracco Bistrot

Il Gran Caffè Romano di Solofra parteciperà a Milano al concorso nazionale Panettone Day, ideato per celebrare gli artigiani italiani della pasticceria, pronti a sfidarsi nella miglior interpretazione del panettone.

Gran Caffè Romano di Solofra alla finale di Panettone day

I PASTICCERI SOLOFRANI PUNTANO AL BIS. A giudicarli una giuria di esperti, capitanata dal maestro Iginio Massari, che quest’anno vede l’ingresso di due nomi eccellenti: lo chef stellato Carlo Cracco e Marco Pedron, pastry chef di Cracco Bistrot. In gara le proposte di lievitati che spaziano all’interno di tre differenti categorie: tradizionale, creativa dolce e al cioccolato Ruby. Ed è proprio in quest’ultima categoria che proveranno la volata i pasticcieri solofrani Lello e Gianfranco Romano della pasticceria Gran Caffè Romano di Solofra, per bissare il successo del 2018. Dopo aver vinto la medaglia d’oro per il miglior panettone classico, i due artigiani ritentano la sfida nella categoria Ruby ovvero quella che annovera tra gli ingredienti il prezioso cioccolato rosa naturale realizzato con delle particolari fave di cacao.

«Panettone day è un concorso che offre una grande opportunità di crescita personale e professionale a noi pasticceri che amiamo trovare nuovi stimoli per migliorarci e per confrontarci con colleghi ed amici», spiegano Lello e Gianfranco Romano. «Nel 2018 abbiamo vinto nella categoria classica, con Rosa di Bosco abbiamo caricato la nostra partecipazione di un significato importante. Un omaggio alle donne della nostra famiglia che hanno la pazienza e l’amore di sostenerci nonostante la vita di un pasticciere non conosca né feste, né domeniche. È un omaggio doveroso a loro e a tutte le donne che nella società rivestono un ruolo nevralgico».

IL LIEVITO MADRE ‘ROSA DI BOSCO’. I due pasticceri si soffermano sul lievito utilizzato per il panettone in gara. «Nell’immaginario mediterraneo il lievito madre, la sostanza magica che gonfia l’impasto è sempre il dono di un essere soprannaturale, santa, ninfa, Madonna o dea, esseri di genere femminile, depositarie di saperi utili agli uomini e al miglioramento delle loro condizioni di vita, individuale e collettiva, simboli della comunicazione sociale, della solidarietà, dell’apertura all’altro. Da questa bellissima storia è nata Rosa di Bosco con la quale abbiamo superato tutte le selezioni di Panettone Day e siamo arrivati alla finalissima che si terrà il 14 settembre, insieme ad altri quattro colleghi».

IL SEGRETO È NELLE FAVE DI CACAO. Il lievitato in gara ha nelle fave di cacao, dal particolare colore rosa, il leitmotiv di una ispirazione che i pasticcieri Raffaele e Gianfranco Romano dedicano alle loro mogli, ma anche a tutte le donne che amano vedere la vita a colori. Una dolce suggestione che allo stesso tempo non dimentica l’anima selvaggia e un po’ peperina, archetipo di quel sapere profondo e ancestrale che abita in ogni donna. Da qui l’intuizione di sposare il cioccolato rosa con le sfumature dei frutti di bosco canditi e le note del pepe rosa. Ingredienti simbolici, ma anche ricercati che ben bilanciano le nuances del burro e delle uova. Il risultato è una cupola sofisticata dal colore vicace e dallimpasto soffice e leggero. Al palato vince un’esplosione di sentori esaltati dalla nota finale intensa e persistente data dalla presenza del pepe rosa.


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