‘Alla scoperta di Dante’ a Castelfranci con Salvatore Mazza

PRIMA LA DECLAMAZIONE SULLA TOMBA DEL SOMMO POETA. Il 18 settembre alle ore 18:30 nell’ambito di “Festìna lente” organizzato dalla Pro-Loco lo spettacolo teatrale allestito dal Clan H

Il 18 settembre alle ore 18:30 a Castelfranci nell’ambito di “Festìna lente” organizzato dalla Pro-Loco appuntamento ‘Alla scoperta di Dante’ a Castelfranci con Salvatore Mazza e la Compagnia teatrale Clan H. Si conclude la prima parte del progetto di docu-narrazione SIDERA ITINERISe.

PRIMA LA DECLAMAZIONE SULLA TOMBA DEL SOMMO POETA. Prima dell’appuntamento irpino, il 14 settembre alle ore 18 a Ravenna nel giorno della presunta morte del Sommo poeta, «il Camminatore/Viandante/Pellegrino Salvatore Mazza, si ritroverà a leggere sulla tomba di Dante», fa sapere la Compagnia. “L’ora che volge il desio” e “il velo ora ben tanto sottile, che ’l trapassar dentro è leggero”: il desio dell’incontro e del dialogo di un Attore/narratore con il Poeta; il “velo” delle parole di Lui svelato dalla voce dell’altro.

‘Alla scoperta di Dante’ a Castelfranci con lo spettacolo di Salvatore Mazza (nella foto nelle vesti del sommo poeta) e del Clan H

NEI VERSI DI DANTE SI RISCOPRONO L’ESPERIENZA E LA SPERANZA». È questo, spiega l’attore Salvatore Mazza, «insieme ad ‘Alla scoperta di Dante’, spettacolo teatrale, che quest’estate ha riscosso un notevole successo, in programma il 18 settembre alle ore 18:30 a Castelfranci nell’ambito di ‘Festìna lente’ organizzato dalla Pro-Loco, il dono di Salvatore Mazza e della Compagnia Teatrale Clan h» a colui che “fa aguzzar l’ingegno”. Mazza sottolinea la passione per l’opera del sommo poeta. «Come un rinnovato Casella, cantore amico di Dante alla ricerca della visione; o come un moderno Sordello, trovatore mantovano aggrappato alla bellezza della poesia di fronte alla degenerazione della virtù; o semplicemente come uno smarrito pellegrino che attende risposte, da anni leggo, studio, rappresento e narro la Divina Commedia, Dante, la sua vita e il suo tempo». Con il progetto ‘Alla scoperta di Dante «sperimentiamo non solo il potere maieutico della narrazione dantesca, delle storie e delle passioni dei suoi personaggi, ma la lingua inventata e il sottotesto, la pausa e il canto, e soprattutto il vissuto inedito di ognuno di noi, l’esperienza e la speranza. Non è un semplice racconto né una comune teatralizzazione dell’opera. È l’ascolto dei colori dell’anima di Dante e Beatrice, di Paolo e Francesca, di Ulisse ed Ugolino: la loro caduta e la loro risalita, il loro respiro e la loro voce, il loro distacco e la loro tenerezza».

«DANTE VIVE OGGI AL DI LÀ DEL TEMPO». Con l’enthousiasmo dei testimoni e dei visionari, Salvatore, Lucio Mazza e gli altri attori del CLAN H, costruiscono con gli spettatori un composito e articolato dispositivo sentimentale e poetico, fatto di metamorfosi e seduzione. Un comune orizzonte di senso e, dunque, un futuro: quello del riscatto, della cura, dell’etica, della cittadinanza. Con lo sguardo penetrante di un Dante redivivo che lentamente si posa su ogni spettatore, e lo osserva, lo interroga, lo turba forse; ma soprattutto lo seduce in una dimensione senza tempo e senza spazio. Perché Dante vive oggi, come nel tempo passato, e vivrà domani, al di là del tempo». Concludendo, Mazza cita Calvino. Dante vive al di là del tempo «sia quando s’impone come indimenticabile, sia quando si nasconde nelle pieghe della memoria individuale o collettiva, nella luce di una prospettiva letteraria, storica e soprattutto umana im-mutata», scrive Italo Calvino.


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