Sagre e fiere in Irpinia, Confesercenti ai sindaci: non ostacolare la ripresa

Il presidente provinciale di Avellino Giovanni Marinelli lancia un appello perché si consentano nel rispetto del protocollo Covid «appuntamenti importanti per gli operatori oltre che per le stesse comunità locali»

«Invito i sindaci e le amministrazioni locali dell’Irpinia a dare il proprio via libera a sagre, fiere e mercatini, nel rispetto delle norme anticovid, senza creare inutili ostacoli agli operatori del settore, che sono tra i più colpiti dalla crisi, determinata dall’emergenza». Questo l’appello lanciato, attraverso una lettera aperta, da Giuseppe Marinelli, presidente della Confesercenti provinciale di Avellino.

Giuseppe Marinelli, presidente della Confesercenti provinciale di Avellino

«Non ci sono ragioni oggettive che inducano, allo stato attuale, a congelare o impedire le iniziative all’aperto che, nelle passate stagioni, hanno caratterizzato la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno, spesso con manifestazioni che promuovono il territorio ed i prodotti tipici e che costituiscono appuntamenti importanti per commercianti ambulanti, ristoratori, ditte di spettacoli viaggianti, artigiani, piccoli produttori e società di allestimento stand, oltre che per le stesse comunità locali», spiega il rappresentante dell’associazione di categoria. «Assumendo le dovute cautele e adottando le misure di prevenzione, infatti, Sagre e fiere in Irpinia  possono svolgersi regolarmente, senza penalizzare ulteriormente ed indebitamente imprese e lavoratori del comparto». Tra l’altro, «il governo nazionale ha anche chiarito, su sollecitazione della Confesercenti, obblighi e modalità di controllo del ‘green pass’, nelle manifestazioni che si svolgono in strade e piazze, senza varchi di accesso, chiarendo che agli organizzatori spetta esclusivamente l’onere di informare in maniera adeguata i partecipanti alle iniziative sulla necessità della certificazione verde anticovid 19 e che in caso di controlli a campione sarà sanzionabile soltanto il soggetto privo di tale certificazione. Ogni preclusione, rispetto all’allestimento di sagre e fiere, perciò sarebbe ingiustificata, anche sotto il profilo delle responsabilità formali». Per queste ragioni, Marinelli chiede «ai sindaci irpini la disponibilità a collaborare con gli operatori commerciali, le imprese ed i comitati che sono pronti a rimettere in campo manifestazioni all’aperto, in diversi casi anche di qualità, che animano i nostri territori e rappresentano un importante volano per l’economia locale».


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