Sono stati denunciati due ventenni a Montoro accusati di coltivazione di marijuana. Decisive ai fini della identificazione alcune fotografie scattate nella zona in cui erano state ritrovate piante di canapa, in una località montuosa di Montoro. Si tratta di tre piante coltivate in vasi di plastica, ben curate anche con l’uso di specifici fertilizzanti, occultati unitamente a delle taniche di acqua necessaria per la irrigazione.
LE ‘FOTOTRAPPOLE’. Dopo il ritrovamento, i Carabinieri hanno tenuto sotto controllo la zona, fin quando non sono stati individuati i presunti responsabili, due ventenni del posto ritenuti responsabili del reato di “Coltivazione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio”. I militari riferiscono di averli ‘incastrati’ dalle immagini acquisite dalle ‘fototrappole’, strumenti automatici di videosorveglianza attivati tramite sensori di movimento. Dalla visione delle immagini, i militari riferiscono di aver riscontrato in giorni diversi i due giovani adoperarsi nella cura delle piante di cannabis, partendo dall’irrigazione, all’apposizione di bacchette per il sostegno e tutte le altre attività svolte da coltivatori provetti. Una volta chiaro il “modus operandi”, i Carabinieri hanno proceduto al sequestro delle piante, recanti infiorescenze già idonee alla produzione di marijuana.
L’INDAGINE. L’attività investigativa, eseguita dai Carabinieri della Stazione di Montoro, congiuntamente con i militari della Stazione Forestale di Forino, aveva preso spunto dal pattugliamento che i Carabinieri pongono in essere anche nei tanti tratti di bosco dell’Irpinia e, in questo caso, nel montorese. Una volta identificati, i due ventenni sono stati denunciati a Montoro per coltivazione di marijuana, ai sensi dell’articolo 73 del D.P.R. 309/90.
L’OFFENSIVA ANTI DROGA. «La lotta senza quartiere allo spaccio in Irpinia da parte dei Carabinieri del Comando Provinciale di Avellino, sta permettendo di assicurare vari spacciatori alla Giustizia e, nel contempo, sequestrare svariati quantitativi di stupefacenti», sottolinea l’Arma dei Carabinieri attraverso una nota. «L’attività condotta da Carabinieri in divisa, coadiuvati da colleghi in borghese e spesso eseguita con unità cinofila, è mirata a dissuadere dall’uso di droghe».
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