Home banking violato con mail phishing, 30enne denunciato dai Carabinieri di Calabritto

L'uomo residente a Napoli è accusato di aver prelevato denaro da un conto all'insaputa del titolare. È indagato per truffa, ndebito utilizzo di carte di credito e di pagamento, accesso abusivo a sistema telematico

Prelevavano dal suo conto attraverso l’home banking violato con una mail phishing. I Carabinieri di Calabritto hanno identificato e denunciato in stato di libertà il presunto responsabile. Si tratta di un trentenne della provincia di Napoli, ritenuto responsabile di “Truffa”, “Indebito utilizzo di carte di credito e di pagamento” nonché “Accesso abusivo a sistema telematico”.

Carabinieri della Stazione di Calabritto

Le indagini hanno permesso di far luce su alcuni bonifici effettuati dal conto corrente della vittima che, in fase di denuncia, disconosceva tali operazioni: ignoti erano riusciti ad ottenere le credenziali di accesso alla sua “home banking” ed effettuato a proprio favore bonifici per circa mille euro. Bloccato immediatamente il flusso, secondo quanto riferiscono i militari, l’attività d’indagine condotta dai Carabinieri ha consentito di acquisire inconfutabili elementi a carico del trentenne che aveva illecitamente carpito le credenziali di accesso al conto corrente on line del malcapitato. Con i dati rubati è stato possibile acceder all’home banking violato con mail phishing.

I Carabinieri spiegano come difendersi dalla frode informatica realizzata con la tecnica denominata “phishing”

«ATTENZIONE ALLE MAIL PHISHING». I Carabinieri del Comando Provinciale di Avellino mettono in guardia sulla tecnica della mail phishing. «Molti avranno certamente ricevuto qualche strano SMS o mail con richiesta di comunicare i dati per favorire una pseudo “verifica” in atto da parte della banca o dalle Poste. Questa tipologia di mail è detta ‘Phishing’, termine che tradotto in italiano vuol dire letteralmente ‘pescare’. Ed è quello che i truffatori tentano di fare per accaparrarsi i dati segreti che i correntisti detengono», spiega l’Arma. «In Italia i tentativi di raggiro sono stati effettuati verso i clienti di Poste Italiane e dei maggiori gruppi e Istituti Bancari, per cui è importante che tutti gli utenti prestino la dovuta attenzione. Queste comunicazioni hanno l’aspetto di una vera e propria mail che la banca o Poste Italiane potrebbe inviare a favore di una ‘verifica’ dei dati: l’obiettivo del testo è quello di invogliare l’utente a comunicare i propri dati che, però, non giungono al proprio istituto, ma a criminali che sfruttano le informazioni per prosciugare i risparmi». Quindi, sottolineano i Carabinieri, «è molto importante prestare le dovute attenzioni: le Banche e le Poste Italiane non effettuano mai la richiesta di dati sensibili tramite mail perché optano per vie di comunicazione dirette e meno soggette a truffe». Pertanto, «l’Arma invita i cittadini a diffidare da queste mail e a sporgere immediata denuncia poiché certamente si tratta di tentativi subdoli di rubare i dati personali».

 

 

 

 

 

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