Depotenziamento del Landolfi a Solofra, i sindaci chiamano il Prefetto. I sindaci di Solofra, Serino e Montoro inviano una richiesta di un incontro al Prefetto di Avellino Paola Spena in merito alla “rimodulazione dell’offerta assistenziale” del Landolfi di Solofra come presidio accorpato all’Azienda Ospedaliera Moscati di Avellino, decretata dalla delibera di giunta del 21 maggio scorso. I sindaci Michele Vignola, Vito Pelosi e Girolamo Giaquinto chiedono al Prefetto la convocazione di un incontro urgente “possibilmente in presenza con la Direzione generale di Tutela della Salute e Coordinamento del Sistema Sanitario Regionale, la Direzione generale dell’Aorn Moscati, la direzione generale dell’Asl di Avellino, il comitato di rappresentanza dei sindaci dell’Asl di Avellino e le parti sociali.
La delibera di giunta del 19 maggio scorso modifica in maniera sostanziale l’offerta sanitaria del presidio ospedaliero “Agostino Landolfi” di Solofra, contrariamente a come invece erano stati programmati nel DCA n.29 del 19 aprile 2018 e recepiti dal Piano Ospedaliero Regionale. Stando alla rimodulazione approvata recentemente il presidio diventa “punto di primo intervento”, contravvenendo a tutte le raccomandazioni e agli indirizzi di politica sanitaria annunciati alla vigilia dell’annessione del Landolfi all’Azienda Ospedaliera Moscati di Avellino. Non solo. I sindaci hanno argomentato con i numeri, il tributo dell’ospedale durante la pandemia, che ha testimoniato la necessità di garantire l’offerta sanitaria in quell’area geografica.
Oltre ai numeri della pandemia, lo stesso Comune di Solofra aveva immaginato investimenti sulla mobilità per garantire la fermata sulla Salerno- Avellino, nell’ambito del progetto di elettrificazione della tratta. Una progettazione tesa a rafforzare la fruibilità della struttura e a garantire l’accesso ad una platea importante di persone, che avrebbero raggiunto il Landolfi da un vaso circondario.
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